CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / INVISIBILITA’ CONTEMPORANEA
(Gianni Barone) – Mentre l’arrivo di Pecchia sulla panchina del Parma, la sua presentazione con tanto di proclami – a prima vista reali, realizzabili e positivi – sono stati salutati con favore da stampa e tifoseria, le dichiarazioni presidenziali, condite di delusione per il passato e ottimismo per il presente, non convincono ancora la maggioranza non silenziosa che non riesce a stemperare lo scetticismo nato e prosperato da due stagioni vissute pericolosamente. Aver finalmente, sentito la voce della società, silente, a detta di molti, per troppo tempo, non placa, infatti il desiderio di chi vorrebbe avere subito davanti ai propri occhi la chiarezza di un mercato che, nonostante le voci che rimbalzano da un sito all’altro, non presenta ancora la vera fisionomia della prossima rosa Crociata, al contrario, invisibile, proprio come l’aggettivo che Pecchia, ha voluto, accompagnare al termine squadra o club, ripetuto in sede di conferenza stampa. “Squadra invisibile”, un termine che sentirete e sentiremo spesso udire, ci ha assicurato Pecchia, lasciandoci la sorpresa su ciò che veramente questa locuzione vorrà significare. L’invisibilità, che in sociologia, ha un’accezione un po’ negativa, assurge a livelli di positività, anche se al momento, agli occhi di ignari sostenitori, lascia spazio a dubbi o incertezze circa la sua reale spiegazione. Essere stato definito, da Krause, allenatore “contemporaneo”, che qualcuno, semplicisticamente ha voluto tradurre, erroneamente, in moderno, fa pensare o dubitare su quali saranno, veramente, le basi del suo gioco e su quali principi si reggerà per la realizzazione pratica sul campo. Cosa vuol dire contemporaneo? O cosa ha voluto veramente dire il Presidente quando ha pronunciato tale termine nel definire il suo nuovo tecnico? Forse, per scaramanzia, abbandonando la definizione “moderno”, usata in A con Liverani e in B con Maresca, entrambi esonerati in corsa, ha voluto giocare con le parole per dire la stessa cosa, anche se il termine “contemporaneo” vuol dire altro oppure si tratta solo di un equivoco in fase di traduzione? Chissà? Però a noi piace sapere e capire che Pecchia non sia davvero un modernista come i suoi predecessori che non hanno certo lasciato, all’interno dei confini ducali, un buon ricordo. Soprattutto perché contemporaneo è colui che si costruisce e si progetta in modo assolutamente autentico nei confronti di se stesso, vivendo il presente con obiettività. Forse ci siamo spinti oltre, anche perché alla gente non interessano le etichette, le definizioni, servono i fatti, i risultati, e all’oggi i nomi di coloro i quali daranno vita alla squadra “visibile”, quella che andrà in campo, e che già dal ritiro dovrà progettare una stagione vincente. Semplice a dirsi, però il popolo Crociato, quello più disamorato, all’invisibile contemporaneo, preferisce i nomi dei terzini, destro e sinistro che non ci sono, Adyapong e Frabotta? Di meglio non c’è? Il popolo Crociato vorrebbe conoscere chi in mezzo al campo farà compagnia a Bernabé e Vazquez sempre bene accetti e ben voluti? E soprattutto chi sarà la prima punta che tanto è mancata quest’anno? Visto che né Coda, né Lapadula verranno o saranno trattati a breve, ed Inglese e Tutino non bastano più al pari di Beneck, che molti vorrebbero confermato. Tutte domande che non trovano risposte immediate, e il tempo passa!, qualche inguaribile scettico, sostiene. Qui non basta sostenersi a vicenda nell’affermare – stampa e tifosi – che le cose cambieranno e che gli errori non si ripeteranno. «Vedrai, vedrai, che un bel giorno cambierà, forse non sarà domani, ma un bel giorno cambierà», cantava Tenco, ma se non è domani, bisogna stringere i tempi, altra locuzione usata da Pecchia, che a parole sta cercando, prima dei fatti, di vincere la sfida. Ecco in cosa consiste la sua contemporanea invisibilità: forse l’abbiamo rintracciata in attesa della visibile risoluzione dei problemi contemporanei, pure loro, per quanto annosi possano apparire agli di occhi di tutti, anche di chi crede. L’ennesima sfida con se stessi e con la propria realtà, di società solida che non solidifica risultati e vittorie e che non trasforma l’oro in certezze, che non costruisce l’anima che manca, lo spirito che lotta, e la personalità che guida. Il tutto con la volontà di un gioco che non sia fine a se stesso, ma funzionale ad una serie B che non perdona neanche se ti chiami Parma. Gianni Barone
Sarà la serie B più difficile degli ultimi 100 anni. Una A2 e con piazze storiche come Bari e Palermo salite dalla C poi sarà almeno pari a un girone di “cempion”. Praticamente Craus dovrà cercare di non farci retrocedere e poi il futuro a partire dal 2023/2024 sarà roseo come dice Pizzarotti. Sperando che la serie B del 2023/2024 non sia però la più difficile degli ultimi 200 anni
Inizialmente i commenti sarcastici mi infastidivano…ora…a pensarci bene..è anche giusto che i tifosi dicano la loro dopo due anni di schifo totale.
Che poi se la protesta è semplicemente una contestazione di questo tipo, chi sta in dirigenza può anche sentirsi fortunato, tuttalpiù annoiato dal sentirsi ripetere sempre le stesse parole (chi di spada ferisce..).
Che poi interpreterei anche i pochi commenti a corredo degli articoli come un segnale…c’è molta sconsolazione e si crede sempre meno in questa società.
Speriamo di ricrederci.
Una domanda. Ma a tre settimane dal ritiro con campionato finito a marzo a parte la serie A femminile aspettiamo ancora un po’ a fare la squadra? Ma non ci avevano detto i soliti espertoni leccapomelli che “si è imparato dagli errori del passato” e via di cazzate così?
Nessun giocatore è tesserabile prima del 1 luglio 2022… praticamente nessuna squadra di A e B ha annunciato un acquisto. Anche io vorrei la squadra fatta per l’inizio del ritiro ma è pura utopia. Il ritiro inizierà sostanzialmente con i giocatori attualmente di proprietà del Parma. Sinceramente mi auspico che si riescano a portare a bordo certi giocatori di rientro come Grassi e Brugman.
Tecnicamente Non esistono più le mezze stagioni
e sarà la B più difficile degli ultimi 20 anni e tanto prima o poi bisogna affrontarle tutte. Ormai la stampa locale invece di incalzare il nulla cosmico di questo circo, si occupa del Palermo di Baldini, delle vacanze di Pioli e Murelli, del “parmigiano” Ancelotti per non “dare fastidio”. Mi aspetto qualche articolo su Pejo e Pinzolo, magari sulle passeggiate attigue ai campi di allenamento. Anche perchè come ha detto Pizzarotti domenica “l’ora della svolta è arrivata”…quindi siamo a posto
Veh, sono tornati Gianni e Pinotto
al cuor non si comanda
Sarà una A2!
E noi voleremo con il super progetto visionario di Craus.
ho letto le parole di Piazzi un Grande l unico che ha fatto un analisi vera e a parlato senza ipocrisie Piazzi for president
L’unico tra gli addetti ai lavori che ha avuto il coraggio di dire la verità.
Verità che peraltro è talmente evidente da essere compresa perfino a noi tifosi che viviamo a migliaia di km da Collecchio, e che le parole di Piazzi hanno finalmente confermato anche dal di dentro.
Il vero problema di questo Parma è Kyle Krause, altro che storie.
Il suo modo di portare avanti le cose, non coincide con le necessità di una società di calcio impegnata a competere nella realtà italiana. Ma questo è un problema fisiologico per un imprenditore che non si occupa di calcio professionistico e per di più vive in USA.
Per risolverlo, sarebbe bastato individuare un AD esperto e competente cui affidare la completa gestione una volta assegnati a lui gli obiettivi strategici ed il budget.
Invece il nostro Presidentissimo pretende di gestire lui in prima persona in compagnia del figlio Oliver e del misterioso Algoritmo.
Così facendo si vanno a mortificare le molte professionalità che pure albergano o hanno albergato nel Parma Calcio, facendo sembrare tutti inadeguati quando in verità l’unico inadeguato è proprio Krause.
Facesse tesoro in fretta di queste critiche perchè occorre cambiare registro per ottenere i risultati.
Ed il modo in cui sta nascendo la nuova stagione non sembra promettere niente di buono.
Craus ne è uscito a pezzi da questa intervista. Soprattutto la mitica “area metodologica” utile come una urinata di un ubriacone. Esattamente come la A femminile
anche il Parma 2022 2023 punterà su INGLESE si bob inglish , pecchia ci crede se sta bene in B fa la deferenza ahahah non è uno scherzo ancora inglese ! ma andate a dar via i ciapi
Inglese se sta bene in B fa la differenza e sarà una A2. Quindi direi che siamo a posto. La squadra è quella dell’anno scorso (arrivata in zona play out) meno Cassata.
Si, a sem apost Faggiano e tutta la zavorra che ancora ci tiriamo dietro, Da Cruz, Karamoh e compagnia cantante, non per dire ma dei giocatori da lui presi non ricordo una plusvalenza, si forse lo scambio con la Juventus e l’Inter che ci ha inguaiato. Piazzi? Ma meno male che è andato, il prossimo anno sicuramente andiamo in Primavera1.
P.S. Dimenticavo, se lo seguissero anche Galli e Pederzoli faremmo bingo, per ora purtroppo è solo terno. Ma dopo lo sputo nel piatto di Piazzi non si sa mai….
Amico mio ma di cosa ti lamenti?Parliamo di Pejo e delle bellezze del Trentino, altro che parlare di terzini, centrocampisti e punte, li siamo apposto. Abbiamo giovani di belle speranze e talento e gente esperta come Inglese. Co vot?
La geremiade Davidiana non fa parte del mio modo di argomentare, cerco sempre di essere positivo, sapendo che anche altre proprietà soprattutto americane hanno trovato difficoltà, ma la speranza è che ci sia un ravvedimento e si imbocchi la strada giusta, sapendo che non ci sono reali alternative, non mi faccio sicuramente portabandiera di certi dirigenti che non hanno sicuramente lasciato il segno, manco fossero Salvioni che magari sperava in una promozione Per quanto riguarda il mercato penso ci sia tempo, prima troviamo un Direttore sapiente che sappia coordinare le varie aree, compresa quella femminile si dice (TRUPO cit.) stavolta non si può sbagliare. Cordiali saluti
×Speravano in una promozione
Fino a che comanda krause il ns massimo obiettivo è la salvezza in serie b
Ma i tizi del Catar invece di Palermo non potrebbero venire qui e mandare Craus a Palermo che per altro è anche la sua città del cuore?
Ribalta al marsiglia ( la voce c era prima delle dimissioni ) della serie nessun Eroe anzi ……avrà dato le dimissioni sapendo dove andare e cercando la buona uscita ! ma marsiglia non E’ Parma attento ribalta attento guardati alle spalle se sbagli li paghi
a Marsiglia se fai sto schifo ti fanno un gnao tanto….come a St. Etienne e Gelsenkrichen altro che fogli A4 di protesta…a Ribalta conviene stare all’occhio…
onorevole ma vai alla camera a lavorare o a radio dj ……. invece di spargere ottimismo fuori luogo , al 15 giugno periodo di calcio mercato non abbiamo neppure un resp area tecnica a dir che siamo ridicoli e’ poco cosa vuoi essere ottimista
Nessuna società ha mosso nulla finora. L’unica notizia degna di nota è la rinuncia della Lega all’indice di liquidità per l’iscrizione. Della serie, non vorremo mica metterci a fare le cose seriamente vero?
Il calcio italiano vale l’eliminazione da due mondiali e la figura di ieri sera. I presidenti, ns compreso, sono quelli che lo hanno portato a questa situazione. Il Parma non è meglio degli altri ma nemmeno peggio.
Si andrà in ritiro con la vecchia squadra, torneranno i prestiti su cui pende una condanna per retrocessione colpevole, poi si farà mercato. Il solito…
Caro Roby l’ottimismo è il sale della vita, come avrei fatto a farmi eleggere e non fare niente dalla mattina alla sera se fossi stato un menagramo come te? Dimmi quanti acquisti sono stati fatti in serie B ad ora?
Onorevole ma ne spari di grosse !!! in che mondo vivi ? sei bamby ? i contratti si depositano il 1 luglio ma di acquisti ne sono già stati fatti svegliati !!!! secondo te ‘i procuratori e i ds seri aspettano con le mani in mano a far niente come gli onorevoli il 1 luglio ? spero tu scherzassi certo non lo dicono a te o non possono ufficializzare , ma non preoccuparti le squadre serie già chiudono trattative …..
Quindi da quello che si evince dalle tue parole è che molto probabilmente di acquisti ne abbiamo già fatti e si attende il 1 luglio per depositarli, allora del DT che tu reclami a gran voce cosa ne facciamo, già ci stanno pensando Pederzoli Notari e Pecchia a comprare!!!???
Il dato politico come dicono i dottoroni è che per Craus se come ormai è certo vincerà il nuovo professorino con gli occhialetti la vedo buia per lo stadio. Il dottorino per compiacere i pensionati della Cittadella si è affrettato a mettere paletti per lo stadio. Ora se serve per mandare via Craus ben venga ma mi chiedo quale problema genetico abbia la politica italiana rispetto agli stadi. Sono visti come il baubau, come un assembramento per Speranza, come uno senza autoannusafiato per la Meschi, insomma sono il male assoluto.
Da quello che scrivi Davide sembri ingenuo, ma non lo sei, sai benissimo che ambedue i candidati per questione di voti sono sulla stessa linea, il nuovo stadio è considerato una astronave al centro della città e per questo sicuramente verranno fatti dei cambiamenti, ma uno è talmente fuori da non sapere che non verrà fatto con soldi privati.
Meglio una astronave nuova o un rudere vecchio e puzzolente? Risponda il professorino con gli occhialini
sullo stadio tutti i candidati hanno detto più o meno le stesse cose tentando di tenere i piedi in due scarpe ……..non diciamo cazzate sono tutti professorini o dottorini con gli occhiali
Intanto anche domani devo mettere l’autoannusafiato per prendere il filobus