CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / CHI SARA’ IL NUOVO “PARMA DELL’ANNO SCORSO”? E LA NUOVA CREMONESE?

(Gianni Barone) – L’inizio del mercato in concomitanza con l’inizio dei ritiri delle varie squadre, non permette a nessuno di emettere giudizi qualificati su chi saranno le favorite e le sfavorite della serie B. Infatti pochi si cimentano in questo rischioso esercizio, anche in considerazione di ciò che è avvenuto lo scorso anno, quando tutti davano il Parma come favorito assoluto e sicuro protagonista. Si è capito, alla luce dei deludenti eventi e fatti  Crociati, che scottarsi e bruciarsi come un salamino alla griglia è estremamente facile; inoltre quest’anno, rispetto al precedente, le partite che si disputano a mercato aperto, quindi con la possibilità di correggere o invertire la rotta, sono sicurante superiori e non permettono a nessuno, siano essi tifosi o esperti di mercato in servizio permanente effettivo, di avventurarsi in perigliosi sentieri emettendo giudizi e pronostici prematuri e preconcetti. Siamo in un limbo mediatico e social che lascia molti dubbi e molte incertezze su ciò che sarà la vera scala di valori della prossima serie B, già fiore all’occhiello di Lega e di piattaforme Tv, detentrici di diritti, che in sede di presentazione del Torneo hanno già espresso giudizi lusinghieri su quello che sarà il percorso, alla luce dei successi, di pubblico e critica, riscossi nella tornata precedente. Si parla, quindi, non di squadre forti, perché le rose sono incomplete ed il rischio di toppare, percentualmente è altissimo, ma di piazze importanti, che scendono dalla A, o che salgono dalla C, oltre alle solite che lo scorso anno non sono state in grado di centrare, chi per poco, chi per molto, l’agognata promozione. “Agognata”, e non cognata come diceva, nel secolo scorso, il piccoletto Renato Rascel, nella mitica scenetta di varietà del corazziere. Qui di nani, giganti, corazzieri e ballerine, forse ce ne sono a bizzeffe o scarseggiano a seconda dei punti di vista, perché ognuno nel calciomercato, scritto e parlato, discusso e sviscerato in Tv in salotti all’uopo allestiti, può dire di tutto e ciò che vuole: il tutto e il suo contrario, può dire ciò che piace e ciò che non piace, può dire chi arriverà e chi no, anche in anticipo tanto alla fine tutto sarà scordato e perdonato e alla fine, turandosi il naso, come diceva il grande Montanelli, voteremo tutti DC e “moriremo democristiani”, nel senso che daremo ragione a tutti, avversari e acerrimi nemici solo sulla carta. Il calcio mercato unisce, fa inclusione, come piace dire a molti politici moderni e ai sacerdoti del politically correct, rende tutti partecipi, pieni di speranza e di fede per ciò che è, ma ancora meglio per ciò che sarà, fa entusiasmo, fa sottoscrivere abbonamenti in più, dopo anni di difficile e dura assenza di pubblico pagante agli stadi, in poche parole fa sognare qualcosa di buono e di bello che la realtà quotidiana di battaglie fisiche, economiche e mentali, troppo spesso nega inesorabilmente. E allora estraniamoci, per un attimo, perché come diceva il maestro Fellini, che aveva trovato nel cinema il modo più diretto per entrare in competizione con Dio: “nulla si sa e tutto si immagina”. Ecco; la sintesi di questi giorni, i primi del ritiro, con il mercato aperto, incerto, insidioso su cui non si sa niente o quasi e quel poco che si crede di sapere ecco che occorre, giocoforza immaginarlo. E così che non ci si scontra più nemmeno in Tv, in questo periodo, si è all’apparenza d’accordo o si concorda perché non si hanno certezze anche con chi in passato la pensava diversamente al punto che come ammoniva Oscar Wilde, occorre non dire, ma pensare questo: “perdona sempre i tuoi nemici, nulla li fa arrabbiare di più”. Non sempre, nel calcio, nella logica dei tifosi e delle loro passioni, questo è vero, e infatti il tifoso Crociato, pur tra mille diffidenze, ha perdonato gli errori di squadra e società del passato, e lo ha fatto non per far o non far arrabbiare qualcuno, ma per continuare a credere e sperare che non sempre tutto dovrà o potrà andare storto. Ci si accontenta dunque, anche di quello che c’è, di una rosa quasi uguale, al momento, rispetto a quella dell’anno passato, con due sole nuove pedine acquistate – una in difesa, Romagnoli, e una centrocampo Estevez – che alcuni ammirano e altri no perché non conoscono, ma con il valore aggiunto di un allenatore Pecchia, che alla luce di quello che ha fatto con la Cremonese, data per favorita da nessuno, difficilmente si potrà, sempre al momento, avere la forza di criticare. Si ci chiede allora “Chi sarà quest’anno il Parma dell’anno scorso”? Domanda che ho personalmente posto a Nicola Binda, della Gazzetta dello Sport, durante l’ultima puntata di “Calcio e calcio estate”, su 12 Tv Parma (clicca qui per rivedere la puntata), ricevendo in risposta che Genoa e Cagliari, molto acclamate la prima per l’acquisto, sicuro, del capocannoniere Coda, che molti sognavano a Parma, e la seconda per il probabile interesse per Lapadula, altro oggetto del desiderio Crociato, potrebbero incappare nelle forche caudine di una B, spietata, che ha, non molto tempo fa, fatto crollare la corazzata Potionkim-Parma. Però sarebbe a questo punto lecito anche domandarsi, visto che il giornalista è pagato per fare domande e non dare risposte: chi sarà la Cremonese di quest’anno? Ai posteri, quando il mercato sarà chiuso e quando i giochi saranno fatti l’ardua sentenza? Al momento non ci resta che il cinema del ritiro pre campionato che serve a fare gruppo, ci dicono quelli che sono bravi, e a permettere al tecnico di valutare se chi già c’è può bastare o servire oppure se invece dell’emergenza portiere, le priorità non siano da ricercare in altri settori, tipo la fascia sinistra di difesa, storicamente da Nunzella a Ooesterwolde, sempre molto debole da queste parti, o in attacco dove occorre scoprire se uno tra Tutino, Beneck, o Inglese, potrà bastare oppure occorrerà rivolgersi al mercato, non più immaginario o onirico come quello di oggi. Servono esterni d’attacco da affiancare a Man e Mihaila, qualcuno sussurra, perché Pecchia in quei ruoli e compiti esige molto impegno e lavoro. Bene allora speriamo sia vero il detto nobile di Schopenhauer secondo il quale “il destino può mutare, la nostra natura mai”. Basta che qualcosa cambi davvero, ci viene a questo punto spontaneo dire, va bene tutto, purché qualcosina muti o no? Eh? O no? Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

11 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / CHI SARA’ IL NUOVO “PARMA DELL’ANNO SCORSO”? E LA NUOVA CREMONESE?

  • 8 Luglio 2022 in 11:47
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    Non essendo cambiato assolutamente nulla rispetto alla scorsa stagione, le vere domande da porci sono:
    A- Pecchia arriverà a Natale o salterà prima?
    B- Quest’anno il Parma riuscirà a salvarsi o retrocederà in Serie C?

    • 8 Luglio 2022 in 12:32
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      Gazzetta dello Sport – Sondaggio del Parma per Gytkjaer: il Monza deve però prima trovare un sostituto.
      E’ tornato Faggiano?
      Amico mio hai ragione. Siamo quelli dello scorso anno meno Simy e Pandev. Abbiamo si Inglese “recuperato” che nei 4 allenamenti fatti non si è ancora infortunato, ma si sa è solo questione di tempo (citando Mr. Rain) e prima o poi succederà, per il resto non è cambiato nulla. A meno che gli “esperti” non considerino la grigliata a casa di Man un “apgraid” del tasso tecnico della squadra in grado di portarci dal 12 al primo posto.

    • 8 Luglio 2022 in 17:06
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      Sarebbe anche ora di finirla di fare gli uccelli del malaugurio, ancora prima di cominciare.
      Prima di tutto è cambiato molto, la società si sta muovendo nel modo giusto.
      Non c’è più Iachini, che è riuscito nell’impresa di fare peggio di Maresca. Abbiamo un allenatore che ha dimostrato (recentemente, non 10 anni fa) di essere in grado di vincere in serie B, abbiamo preso un difensore centrale ed un centrocampista di categoria ed il mercato è appena iniziato, giocatori di buona qualità ne abbiamo, mancano solo alcuni inserimenti per completare La Rosa. Ci sono tutti i presupposti per fare bene, poi alla fine giudicheremo
      Se poi sparare fango è un divertimento, beati voi che vi divertite con poco.
      Sempre Forza Parma

      • 8 Luglio 2022 in 18:09
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        Quali sarebbero a dio piacendo tutte queste cose cambiate? Romagnoli e l’open day? Iachini di campionati ne aveva vinto anche più di Pecchia se per quello. Mancano sempre il terzino sinistro, la punta centrale, il secondo portiere e per noi secondo non è, nel senso che gioca almeno 15 partite etc.. poi se Romagnoli dal 12 posto ci porta al 1 🍾

        • 8 Luglio 2022 in 20:05
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          Basta leggere, invece di sparare fango gratis, per quanto riguarda Iachini, l’ultimo campionato l’ha vinto 8-9 anni fa e negli ultimi 7 anni ha collezionato esoneri su esoneri, mantenendo una media di 1,1 punti a partita, non certo una media da promozione.
          Comunque buon divertimento.

  • 8 Luglio 2022 in 12:37
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    Basta non essere il nuovo Vicenza

  • 8 Luglio 2022 in 14:48
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    il lecce e monza erano dati per favoriti alla promozione diretta e cremonese andate a leggere tutti quotidiani sportivi era sempre tra le 5 favorite nel novero ! la chiamavano l ambiziosa cremonese !! per cui nessuna sorpresa lo sarebbe stato il pisa . Il Parma tra le favorite ? dai ci beccavano per il culo era un azione di disturbo c erano troppe incognite dall allenatore si pochi centrocampisti i giornalisti seri lo sapevano …….

  • 8 Luglio 2022 in 15:03
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    pronostici adesso sono impossibili piuttosto buffon e’un mito lo ringraziamo io per primo è stato un ottima azione d immagine l anno scorso ha dato morale alla piazza ha giocato anche bene non benissimo di sicuro concordo , una bella storia di calcio , e’uno di noi !! ecccccc chi più ne a ne metta ……ma il prolungamento di altri due anni oltre questo non l avrei fatto …..è possibile che dobbiamo prendere un altro buon portiere ma uno titolare in b pagandolo bene perché sappiamo che per acciacchi o impegni vari un 15 partite le salterà !!!!!!! è assurdo il solito circo tanto più che buffon prenderà oltre 1 ml di eur ! per cui 2 lordi è più ! e poi per 1,5 non prendiamo coda o forte o puscass ci spaventa lo stipendio che il pisa gli dava tranquillamente ! qualcosa non mi quadra è un circo o una squadra di calcio ? che senso ha altri due anni a buffon teniamolo per carità ma come dirigente che ne sa più di pederzoli ecco potrebbe fare il direttore area tecnica con le sue conoscenze forza scatenate l inferno buffon non si può toccare

  • 8 Luglio 2022 in 20:45
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    E mentre il Genoa a sinistra mette Pajac e davanti Coda noi rispondiamo con Zagaridis e Inglese/Bonny. Però è cambiato tutto rispetto all’anno scorso

  • 9 Luglio 2022 in 19:14
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    Perchè Buffon non è in ritiro? Comunque in ogni caso con una rosa uguale allo scorso anno l’unico valore in più è Pecchia. Non credo basti.

  • 9 Luglio 2022 in 23:36
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    possibile che non dicono perché buffon non fa il ritiro ? se è infortunato lo dicano se no non va bene non si crea spirito di squadra , se il capitano fa quello che vuole !! e’ il circo krause se non va via la serie A c’è la scordiamo la vediamo solo in tv . L’ americano peggiora non tira più fuori i soldi incassa da pezzella grassi ma non compera ….. pederzoli continua a dire che siamo a posto in avanti non serve la punta si infortuna cobboutb ma siamo a posto il terzino sinistro ? siamo coperti ….ma pederzoli e ‘ ebete o
    lo fa ?

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