CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / SIAMO SEMPRE UN PO’ TROPPO D’ACCORDO A META’…
(Gianni Barone) – «Caos o casino organizzato, nacque da un principio su cui ho fondato la mia idea di calcio: l’imprevedibilità. Nel pallone non esistono dogmi o sistemi monolitici. Le squadre devono sapersi adattare all’avversario e sorprenderlo laddove non se l’aspetta. Senza offrire punti di riferimento. Bisogna pensare velocemente abbinare alla tecnica individuale la velocità e la coesione del gruppo. Mai essere uguale a noi stessi». Ecco, sintetizzato, il manifesto di calcio postmoderno che potrebbe e dovrebbe funzionare. E soprattutto rappresenta ciò che ci piacerebbe leggere nelle cronache sportive e soprattutto sentire nelle trasmissioni televisive in cui regna «il tutto ed il contrario di tutto» ed emerge a spizzichi e bocconi il «sono completamente d’accordo con te a metà». Invece, oltre a sentire la solita tiritera del campo di patate e del modulo che dovrebbe cambiare (ma che non cambia, visto che è sempre lo stesso dacché si pratica quello a zona da decenni) di fatto si è aperta la querelle «Inglese si Inglese no», non la lingua, of course, ma il giocatore del Parma, che fatica pur dando il suo massimo, che non sappiamo quanto possa giovare ai destini sia della squadra che del giocatore stesso. Ormai il tema è incentrato anche sul perché s’insista, dopo due giornate sulla stessa formazione e sugli stessi cambi, dimenticando o facendo finta di farlo, che, non essendoci alternative, al tecnico risultano scelte sempre più obbligate. Però, la musica è cambiata rispetto agli anni passati, su questo sembra che i tifosi e critica locale, siano d’accordo, anche se ancora non si capisce se completamente o a metà. Il merito viene ascritto alla capacità del tecnico d’intervenire sulla testa dei giocatori trasformando gli asini in cavalli. Emblematico il caso di Valenti (reietto per due anni sotto ogni guida tecnica) ora rigenerato e soprattutto Oosterwolde che, grazie alla sua corsa e al suo fisico, impressiona e inganna un po’ tutti. Era oggetto misterioso, ora è campione e addirittura inamovibile, nonostante l’arrivo di Ansaldi, a nostro avviso tatticamente irraggiungibile da parte del tulipano che tutti già adorano e magnificano, sulla base di qualche recupero e qualche cross imbroccato a fronte di illimitate lacune di tecnica applicata (posizionamento e tempi d’intervento e di non intervento: lo scappare indietro per esempio per non lasciare sguarnita la fascia) invisibili agli occhi anche di coloro i quali si professano esperti della materia. Ma il calcio vive d’impressioni: tutti sono esperti e nessuno si prende la briga di studiare e d’impegnarsi per evitare errori tattici, di pensiero e di concetto. Tutti ad almanaccare possibili interventi con spostamenti di Bernabè, Vazquez dalla trequarti in su o in giù o giù di lì. Però alla fine tutti d’accordo (completamente o a metà) sul fatto che è cambiato l’atteggiamento è che c’è e si respira più entusiasmo. Non importa se qualche bastian contrario dice che servono ritocchi e che mancano alternative e soprattutto rifacendoci al manifesto di calcio postmoderno, proposto all’inizio e targato Eugenio Fascetti, ciò che non c’è ancora, è l’imprevedibilità, merce molto rara in questi nostri tempi. La capacità di non essere noi stessi che permette di sorprendere gli altri è ciò che scarseggia, pur in presenza di qualità tecniche superiori. Purtroppo questo tipo di merce, come l’amalgama di una volta, neanche il mercato lo può reperire, quindi accontentiamoci del fatto che, pur non avendo mai vinto, finora in campionato, il Parma è riuscito anche a non perdere ed adattandosi al “campo di patate” del Curi ha dimostrato, che pur snaturandosi, di aver capito quale è e sarà il clima di questa serie B. Sempre molto presto per emettere sentenze definitive, però, abbandonando schematicità e numeri che le rappresentano, ricorrendo eventualmente a caos o casini più o meno organizzati, una nuova vecchia idea di calcio semplice e sempre verticale potrebbe farsi largo, senza il bisogno di ricorrere scienziati o alchimisti della tattica, per essere finalmente non più d’accordo con tutti (a metà) e nemmeno con sé stessi, tanto non conta e non serve farlo nei discorsi e nei dialoghi fuori e dentro i Bar dello Sport che ognuno si onora di frequentare. Gianni Barone
Chi veste Ampollini? È agghiacciante.Comunque abbiamo preso uno più rotto di Inglese. Pedersoli è un genio.
Il Como ha preso Cutrone…dal Wolwerhampton, etor che gli scarti rotti del Genoa.
Va bé dai, parliamo di una categoria diversa dalla nostra, altri obbiettivi, altre possibilità economiche; salviamo la pelle quest’anno è poi vediamo se riusciamo a liberarci di questo fardello
Avete ragione, Fabregas 21/22, 6 presenze in 4 competizioni, 35 anni, Cutrone 21/22, 28 presenze 3 reti, negli anni precedenti anche peggio, Mancuso 21/22, 22 presenze 2 reti, il Como in pole position.
L’entusiasmo di queste prime gare dovuto finalmente a un mister che gioca ed insegna calcio in maniera semplice senza fare il santone mandato da Oltremanica o da qualche altra meta estera svanirà se non iniziano ad arrivare i risultati. Ma lì il colpevole non sarà lui, ma la società che non ha rinforzato adeguatamente la rosa.
Hai visto quanto costano le bollette? È giusto essere oculati chiedi a Buia. Abbiamo una discreta squadretta per galleggiare si spera sopra la zona play out augurandoci che come sono andati a Como o Girona nel frattempo arrivi qualcuno a liberaci da questo incubo.
Speriamo in una salvezza tranquilla come l’anno scorso
Charpentier va valutato dopo qualche partita, legittime le perplessità sulla condizione fisica ma soprattutto sull’ingaggio. Se è vero che hanno fatto un contratto di 3 anni direi che è un’altra scommessa azzardata.
Ma vediamolo all’opera, magari ci stupisce in positivo. Never say never.
Il fatto è che per me mancano ancora almeno 2 o 3 giocatori fra titolari e riserve, e il 31 è vicinissimo.
Non concordo con chi scrive che le altre hanno fatto una sessione di mercato eccezionale e hanno preso dei campioni: questo lo vedremo, non ne sono del tutto sicuro.
In teoria ci sono squadre molto più forti di noi, ma è solo una teoria che va poi dimostrata.
Ma quindi Craus improvvisamente non è più un ricco magnate? Cioè adesso siamo una piccola società che lotta con Santopadre del Perugia o con Guarascio?
Il relativismo è una scienza affascinante. Chi si entusiasma per un giovane dotato atleticamente che sta apprendendo i primi rudimenti del gioco del pallone perché si ricorda che non ci entrava per nulla e vede dei progressi si accontenta forse di poco. Però, forse illudendosi, vede in quei progressi quotidiani l’inizio di un giocatore che migliora di partita in partita, pur mantenendo lacune da colmare. Chi vede problemi in attacco è perché invece il tempo non gioca a favore di un bomber stagionato che aspettiamo come Godot, chi si ricorda il recente Parma coi due mediani del precampionato crede che fosse più equilibrato, chi vorrebbe qualche cambio azzeccato deve effettivamente notare che in panchina non siamo messi bene.
E allora che fare ? Non ci resta che consolarci con il gioco che scorre fluente, con le partite dominate e “quasi vinte”, con il mercato ancora aperto dal quale attendiamo un esterno e un mediano per ovviare alla coperta corta, con la speranza che il fato e il tempo ci regaleranno qualche vittoria.
Nel frattempo siamo contenti a metà e siamo perfettamente daccordo a metà col mister.
Buongiorno a tutti, leggo volentieri gli articoli del Sig. Barone, che trovo sempre azzeccato e i commenti dei tifosi.
Anche io come tutti vorrei il Parma in serie A e magari in Europa League, ma nei 110 anni di storia del nostro amato club, siamo stati più anni tra serie b e c che nella massima serie. Ero allo stadio nella partita contro il Bari e nonostante il pareggio, soprattutto nel primo tempo, ho visto una bella partita. Dovremmo accontentarci, poi forse chissà succederà … sempre e solo forza Parma
Comunque vada il sior Pedersoli insieme al fido Notari e a Lucarelli (che non ha piazzato un prestito che sia uno) si stagliano sul calciomercato estivo 2022 come i veri vincitori 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Pare sia stato reintegrato Kara moh.
Vediamo se la notizia ha riscontro.
Aldo dopo tre mesi il sior Pedersoli non ha ancora trovato l’esterno di gamba e quindi per la disperazione prima di fare altre cazzate alla Charpentier qualcuno con i minimo di maruga gli avrà ordinato di prendere Caramella. O il 31 l’esterno sarebbe stato come Matri e Viviano o Coda.
Io voglio e ripeto voglio sapere chi è quel o quei genitori e DIGO GENI che hanno dato al Bati il signor Walid Cheddira per 380.000 È
STATO PAGATO A 19 ANNI 1 MILN euro io al.prezzo di un giocatore di serie C di qualità mediocre. VOGLIO SAPERLO!CI VUOLE UNA PERSONA : CON LA PISTOLA PUNTATA CONTRO O X PAGARE QUALCHE DEBITO O OBBLIGÒ D ‘ONORE X FARE UNA MINCHIATA DEL GENERE. BENEDYVZICK FU PAGATO A 19 ANNI 1 MLN . MA QUI CREFO CHE QUALCNO SIA VENUTO PER LAVARE DEI CAPITALI E PER FAR GUADAGNARE QLCNO X COSTRUIRE OVE NON SI POSSA COSTRUIRE(LEGGI STADIO)..ATTENDO RISPOSTE