IL COLUMNIST di Luca Russo / ATTEGGIAMENTO

(Luca Russo) – La settimana successiva al bel pareggio interno contro il Bari è stata accompagnata dalla parola entusiasmo. Vocabolo utilizzato non a caso e a cui si è fatto ricorso in virtù di quanto si è visto nel precampionato, in Coppa Italia e in occasione della prima giornata di cadetteria, circostanze che ci hanno proposto un Parma finalmente artefice delle proprie prestazioni e non più spettatore passivo delle abilità esibite dai rivali di turno. Un entusiasmo quindi generato dal rinnovato modo di affrontare le partite e di stare in campo dei Crociati, così diversi da quelli ai quali ci avevano abituato nel corso delle ultime due stagioni. Se nell’anno della retrocessione e nella passata edizione di B i Ducali scendevano sul terreno di gioco spesso senza la compattezza e la determinazione necessarie per dare quantomeno l’impressione di averci provato, quest’anno la musica è cambiata. E il merito, diciamocelo chiaramente, va attribuito a Pecchia. Che pur prendendo in mano di fatto la stessa rosa del 2021/2022, rinforzata dagli arrivi di Chichizola, Estevez e Romagnoli, ma non rivoluzionata come in tanti speravano e sperano ancora, ha saputo ricavarne prestazioni sensibilmente migliori. La piazza ha apprezzato, applaudito e adesso tra il Parma e Parma si sono ricreate quell’unità di intenti e quella chimica già assaporate ai tempi della scalata dalla D alla A e che potrebbero rivelarsi decisive pure nel tentativo di riprendersi la massima serie perduta due stagioni fa. Poi, però, è arrivata la sfida di Perugia e il bel Parma ammirato fin qui si è smarrito destando non poche preoccupazioni tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Se nei primi venti minuti dell’incontro del Curi i gialloblu si sono espressi come vorremmo e come dovrebbero, nei restanti settanta non hanno fatto la grandissima partita cui ha fatto riferimento Pecchia nella conferenza stampa a margine del match. Non se ne abbia a male il mister, ma passare il secondo tempo nella metà campo degli avversari senza creargli alcun pericolo, è stato solo il riflesso di una precisa scelta tattica degli umbri: il Perugia l’aveva preparata così e così l’ha fatta giocare ai nostri. I biancorossi hanno optato per un catenaccio “morbido” e lasciato consapevolmente il pallino della contesa nelle mani di Vazquez e compagni, preferendo agire in contropiede e negli spazi che inevitabilmente i Crociati gli hanno dovuto concedere nel tentativo di cercare il vantaggio. Non è un caso che le migliori occasioni del duello siano state costruite dai padroni di casa. Il Parma si è invece reso pericoloso e avvicinato al gol solo con Romagnoli ad inizio secondo tempo per una produzione offensiva i cui volumi cozzano col concetto di grandissima partita di cui sopra. La grandissima partita i Ducali l’hanno fatta all’alba della sfida, appunto, quando, cioè, hanno messo sotto il Perugia contro la sua stessa volontà e non perché il Perugia abbia adottato una strategia del genere, come è anzi accaduto nelle fasi successiva. Se la settimana dopo il 2-2 interno col Bari è stata accompagnata dalla parola entusiasmo, quella di avvicinamento al Cosenza deve essere caratterizzata dal vocabolo atteggiamento. Corretto l’atteggiamento dei nostri nei primi venti minuti al Curi, meno conforme l’atteggiamento nei restanti settanta. La missione di Pecchia è fare in modo che quei venti minuti diventino un tempo, poi un tempo e mezzo e infine una partita intera. La strada che porta in Serie A è tracciata, per conquistare la promozione basta seguirla cavalcando l’entusiasmo generato dall’avvio di stagione e restando compatti, determinati e uniti nelle difficoltà che ogni campionato riserva. Luca Russo

7 pensieri riguardo “IL COLUMNIST di Luca Russo / ATTEGGIAMENTO

  • 22 Agosto 2022 in 05:02
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    Personalmente “l’atteggiamento ” l’ho visto. Non è la squadra passiva dei 2 campionati precedenti, direi che al momento non sarei ancora propensa a definire il Parma una squadra ma direi un gruppo in crescita. A differenza delle partite precedenti i giocatori i 90′ li giocano, non come prima che ne perdevano 45 tra spogliatoi e poca voglia di onorare la crociata. Entusiasmo, è quello che si vorrebbe ma serve qualcosa di più. Non butto via quello che hanno messo in campo sabato, le partite si giocano e si impara dagli errori, il margine di miglioramento c’è. Spero arrivino i rinforzi che tanto servono perché purtroppo è evidente e assolutamente necessario.

  • 22 Agosto 2022 in 11:27
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    La questione è semplice: in B chi gioca male ma vince lo fa grazie soprattutto ai bomber di categoria, cosa che manca a noi.

    Se Genoa e Cagliari giocassero male avrebbero comunque Coda e Lapadula pronti a risolverli la gara.

    • 22 Agosto 2022 in 13:18
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      La questione della punta è ormai ridicola, stucchevole, grottesca. E’ dal giugno 2021 che anche un cane sa che senza un bomber non si va da nessuna parte e la così detta società in modo ormai evidentemente e volutamente spocchioso, antipatico e strafottente quasi a voler ribadire che loro ne sanno di più (citando i vari Carli e Ribalta che ribadivano di sapere cosa c’è da fare) continua imperterrita sulla strada suicida del giocare senza bomber. O sono scemi i vari Cagliari, Frosinone, Genoa, Como e siamo furbi solo noi (ma direi che risultati alla mano della gestione Craus non è proprio così…) o qui volutamente ci si butta dalla finestra. Ora le figure dei vari Pedersoli, Notari, Lucarelli sfiorano la macchietta, però dopo due giornate e meno 4 dalla promozione diretta Craus dica chiaramente cosa vuole fare. Continuare a prenderci per i fondelli o mettere Pecchia nelle condizioni minime per arrivare primo o secondo.

  • 22 Agosto 2022 in 13:50
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    La rosa attuale del Parma non è idonea a fare un campionato di vertice e la società non ha alcuna intenzione di allestire una rosa all’altezza del compito di salire in serie A. Stop

    Inutile aggiungere altro.

    Ci vediamo tra 20 anni.

    Saluti

  • 22 Agosto 2022 in 18:16
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    L’anno scorso il nostro attuale allenatore non disponeva di un centravanti da doppia cifra, ma ha ugualmente centrato la promozione diretta. I giocatori devono ancora imparare a fare con la giusta tempistica i movimenti richiesti da Pecchia, e, dato che ci sono diversi elementi che hanno un tiro potente e preciso, una volta raggiunto l’obiettivo la mancanza di un bomber la sentiremo meno.

    • 22 Agosto 2022 in 19:48
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      Cambio Inglese con Ciofani anche adesso

      • 22 Agosto 2022 in 22:58
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        👍😁

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