CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / IL CORAGGIO DI NON AVERE ALIBI

(Gianni Barone) – Il termine coraggio, da noi usato, per descrivere l’atteggiamento avuto dal Parma e dal suo tecnico nell’affrontare lo «spauracchio» Genoa, sul suo insidioso terreno di gioco, rimbalza un po’ su tutte le piattaforme locali, scritte e parlate nei commenti del lunedì e le ripigliate del martedì, per certificare, decisioni arbitrali e amnesie della Var, a parte, che i tifosi alla fine insieme ai giornalisti (tifosi pure loro), si sono veramente divertiti. Nonostante tutto e tutti, dando spazio più agli errori arbitrali, appunto, che non agli errori commessi in fase difensiva dalle due squadre in campo, Parma e Genoa, forti sin che si vuole per organico e blasone, ma alquanto deboli nel saper difendere bene, una volta passate in vantaggio. Errori non pratici di misura o di palleggio, ma estremamente concettuali al punto che fanno gridare, per la verità pochi, finora solo il sottoscritto e il buon Gigi Apolloni, allo scandalo per la mancanza, da parte di giocatori professionisti, di preparazione in fase di tattica individuale o tecnica applicata, che dir si voglia, che risalgono ad un difetto creato già a livello di accademie e scuole calcio, preoccupate a privilegiare «altro», e non sto qui a specificare cosa, per non essere ripetitivo o livoroso come qualcuno, gran traduttor del traduttor di Omero, potrebbe eccepire. In altre parole non si sa, perché non s’insegna , più a «marcare» bene, e i risultati di questa carenza didattica sono sotto gli occhi di tutti, anche se pochi lo sostengono a mezzo stampa o in Tv. Ci si preoccupa, troppo, e a turni alterni, prima del campo «gibboso», e poi dell’’arbitraggio colpevolmente scadente supportato dal Var, che a volte c’è e a volte, non si sa perché, si astiene dal sostenere e supportare chi in campo dovrebbe, non dico non sbagliare mai, ma almeno sbagliare di meno. Ecco, io non parlo mai male degli arbitri, però non riesco neanche a parlarne bene, perché il livello tecnico, checché se ne dica (sempre nel lecito), se ne pensi , e se ne scriva, non è, assolutamente eccelso. E poi ci si stupisce se un tecnico del livello di Sarri, si esprima in questo senso, cioè in direzione di chi giudica le ex ”giacchette nere”, oggi più variopinte, poco più che mediocri. Ma non è di questo che occorre parlare dopo un 3-3 giudicato da tutti spettacolare e bello tout court. Anche il tecnico Blessin, del Genoa, che noi ritenevamo una sorta di “scienziato” del pallone di turno, al termine della gara di Marassi, come noi, aveva parlato di troppi errori commessi dai suoi in occasione dei goal subiti, e si era pure infuriato tanto, non ricordando che quando gli errori, di cui sopra, sono “di concetto”, una percentuale di colpa potrebbe ricadere anche su se stesso, quale responsabile tecnico e tattico della truppa da lui allenata, fermo restando le lacune didattiche dei vari vivai da cui provengono gli stessi giocatori. Anche lato Parma, aldilà degli errori del direttore di gara con l’azione del primo goal, viziata da un evidente fallo su Vazquez, vi sono errori, gravi, oltre che del “vituperato”, da tifosi e critica, Coulibaly, mandato in campo con coraggio al limite dell’autolesionismo, che invece di scappare interviene a vuoto, anche di chi doveva, in area, marcare (stile fag sentir l’usel che nel calcio femminile, diviene un fagli sentire il corpo), Jagiello, autore del primo tiro finito sul palo, e cioè il tanto osannato Oosterwolde, il quale oltre ad essere apprezzato dai tifosi per la fisicità e per la sua atleticità, evidenzia lacune in fase di marcatura, appunto, e di posizionamento, come sottolineato, anche con qualche turno di ritardo, dal suo ex estimatore Paolo Grossi della Gazzetta di Parma che è venuto, finalmente, dalla nostra parte. Forse. Per il resto mi sembra abbastanza sterile il discorso sul fatto che il terzo gol, generato da un uscita incetta di Chichizola, possa richiedere un impiego urgente di Buffon tra i pali. Sterile perché l’apporto dell’ex portiere del Perugia in fase di rilancio e d’impostazione, coi piedi, appare al momento utile se non imprescindibile alla manovra, vista la mancanza in rosa di un vero e proprio regista o play maker, capace di rendere verticale il gioco come piace al tecnico e speriamo a tutti noi. Il coraggio tanto strombazzato, deve essere anche quello di non avere, di non fornire, e non costruire mai più alibi: se non si perde, va bene così, ma se non si non vince non è per colpa dell’arbitro, del campo, o del perché non gioca Buffon. É e sarà un campionato duro per tutti, senza favoriti o favoritismi, con gerarchie mutevoli che portano in testa squadre non previste e in coda formazioni quotate come il Pisa, tra lo stupore di tutti, tranne di chi come me, ha sempre ritenuto sopravalutato Maran, esperto sin che si vuole, ma al momento, alquanto «mediocre» per impatto e risultati, al punto che già s’invoca il ritorno in panchina dell’ex Luca D’Angelo. Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

9 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / IL CORAGGIO DI NON AVERE ALIBI

  • 7 Settembre 2022 in 12:33
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    Al netto delle devastanti banalità sulla B difficilissima, sulla A2 e tutto il corredo annesso e connesso ad oggi ho visto solo squadracce con un tasso tecnico imbarazzante in contesti tattici ingiudicabili vista la pochezza degli interpreti. L’islandese del Genoa che sabato sembrava un’iradiddio ha fatto la sua figura stante la contrapposizione di Coulibaly giocatore che vent’anni fa avrebbe fatto si e no la serie C2 e così via. La Reggina in vetta al campionato (guidata però dal miglior allenatore per la C e la B) dimostra quanto sopra.Il Lecce che aveva asfaltato il misero Parma del Ciarlatano e sembrava il “baiern” fatica a fare due punti in una delle serie A di livello più infimo del dopoguerra, il Pisa del padrone dei cinematografi perde a Bolzano contro una squadra di media serie C. Il Venezia degli amici di Craus e gestito come il Parma di Craus sembra noi l’anno scorso, etc..I tempi della B con Juve, Genoa e Napoli infarciti di campione sono lontani anni luce, quella era una B difficilissima, non questo pseudo torneo della montagna. Questo per dire che non per vincere, ma per stravincere questo schifoso campionatucolo sarebbe bastato che un Ds vero e non un sior Nessuno a iniziare da marzo avesse messo insieme 16 giocatori nemmeno di ottimo, ma di medio/alto livello (senza giovani stranieri di belle speranze, scommesse, ruoli scoperti, Sohm e Beneck vari) da consegnare a Pecchia, che dopo Inzaghi è il miglior allenatore della categoria. Purtroppo così non è stato e siamo in campo con i vari Coulibaly, Beneck come cambio e via così.

  • 7 Settembre 2022 in 15:54
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    Lasciamo stare la Juve che si è portata in B i suoi campioni, ma il Napoli che risaliva dalla C, aveva che io ricordi, Calaiò, Pià, Domizzi, De Zerbi, il Genoa ha fatto 11 anni di B prima di ritornare in A, a quali campioni Campioni ti riferisci?
    Un tempo era una rarità vedere una squadra di B battere in Coppa Italia una squadra di A, ora succede sistematicamente, o il livello si è alzato in B o abbassato in A. L’ultima volta che siamo saliti noi il livello era veramente basso.
    Nel Genoa di sabato Bani, Pajac, Badelj, Coda, giocatori di esperienza, il resto, dei giovani di buon livello su cui costruire un futuro in A, ma d’altronde se i giovani non li fai giocare tutti insieme in B…….., quando?
    Dagli errori tecnici passa il loro processo di crescita, preferisco vedere giocare in B, un giovane con tutta la sua inesperienza, per averlo pronto fra qualche mese, a un trentaseienne che il prossimo anno se dovesti salire non ti darà più niente.
    Non faccio l’avvocato del diavolo di un difensore o di un attaccante, ma di Pecchia e sostengo le sue scelte.
    Gudmunson ha fatto un figurone non perché c’era Coulibaly, ma perché perdevamo palloni in zone nevralgiche del campo in impostazione, con il nostro 424 loro ripartendo trovavano praterie e ci prendevano d’infilata, (quando si corre a ritroso poi, facile perdere le marcature, come sul primo gol, con Circati ad affrontare Gudmunson di lato alla porta, Ecuban solo in mezzo all’area, con Chichi e Romagnoli appiattiti sulla linea di porta, e Coda vicino al palo opposto con Oosterwolde in marcatura, Jagiello e Frendup liberi ai limiti dell’area) fortunatamente o per nostra bravura molto fumo (fuorigioco) e poco arrosto, l’errore tecnico poi di andare con le terga sul calcio dell’avversario il più delle volte dimezzando la figura d’ostacolo, cioè trovandocisi col fianco, come al gol di Mihaila, col Bari su punizione, lo si vede fare ormai a tutti i livelli anche da giocatori da nazionale la paura di prenderlo sul naso o sui coglioni la fa da padrone.

  • 7 Settembre 2022 in 16:42
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    Io ho la soluzione…Davide ds e siamo a cavallo! Stupidi a non averci pensato prima, avevamo la soluzione davanti agli occhi e nessuno l’ha vista!
    E comunque

    • 7 Settembre 2022 in 21:47
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      Ma scherziamo? Davide presidente, con pieni poteri.

  • 7 Settembre 2022 in 18:23
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    Fino alla coppa italia mi sembrava una squadra equilibrata, ora vedo costantemente man mihaila vasquez + inglese e a parere mio non teniamo bene il campo, a tratti si aprono voragini, servirebbe un centrocampista in piu anche se in rosa non abbondano di certo. Vasquez sempre un bel vedere ma va bene l’ultima mezz’ora, anche se è serie b bisogna correre

  • 7 Settembre 2022 in 19:06
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    Caro signor Barone, guardi che chi si è lamentato non è stato il nostro mister. Lui ha sempre parlato di squadra che deve crescere e migliorare e questo vuol dire già tutto. Pensa che dovrebbe andare in sala stampa e dire che tizio ha sbagliato e caio non ha fatto questo o quell’altro??? poi magari durante gli allenamenti cercherà di rimediare agli errori che vengono fatti. Poi basta criticare il portiere ed evocare cambi immediati: Buffon sabato manco si è scaldato con gli altri 2 portieri ma era nel gruppo che stava palleggiando, ad incitare i suoi compagni… se sbaglia Donnarumma, ma tanto qualche DS nostrano dirà che è un bidone anche lui, può sbagliare Chichi, Buffon, e tutti i portieri a turno.
    Io sabato, ero a Genova, ho visto un super primo tempo, corti e stretti cercando di rubare palla molto alti, rischiando magari qualche contropiede, ma va bene così. Tutti ci siamo divertiti con un primo tempo che erano anni che non si vedeva giocare così bene, poi ci sono anche gli altri 11 con la maglia diversa che provano a vincere pure loro….
    Forza Crociati

    • 8 Settembre 2022 in 10:17
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      Giusto!!!!
      Segnaliamo a Pecchia che ci sono dei balordi in campo!!!!

  • 7 Settembre 2022 in 20:09
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    Ha sctato accarli

  • 8 Settembre 2022 in 08:41
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    Per una volta lasciamo che nel calcio italiano ci si diverta. La quadratura difensiva arriverà.

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