IL COLUMNIST di Luca Russo / SLIDING DOORS

(Luca Russo) – Ad un certo punto Venezia-Parma ha assunto le sembianze di Argentina-Francia, recente finale dei mondiali di Qatar 2022 già passata alla storia come una delle finali mondiali più divertenti ed emozionanti di sempre. Il Parma nelle vesti dell’Albiceleste avanti di due reti e in totale controllo di una partita che pur con qualche sbandata nell’ultimo quarto di gara pareva poter portare a termine con profitto, il Venezia in quelle dei transalpini sotto nel punteggio e quasi rassegnato alla sconfitta che ne avrebbe confermato il rendimento domestico largamente al di sotto della sufficienza, come dimostra l’ultimo posto nella classifica limitata agli incontri giocati in casa. Poi due gol sporchi, il secondo più fortunato che sporco a dire il vero, che hanno riportato il match sui binari dell’equilibrio e distribuito un punto a testa che alla fine scontenta tutti. Qualcuno sostiene che a portieri invertiti i Crociati sarebbero tornati in Emilia coi tre punti in tasca. Qualcun altro è convinto che lo stesso esito avrebbe potuto verificarsi se quel tiro ciabattato dei lagunari non si fosse trasformato nel più imprevedibile degli assist per la marcatura del 2-2. Dubito sia di un’ipotesi che dell’altra.
Nel calcio non sempre le cose accadono per caso. Vale anche per la rimonta del Venezia, che si è materializzata grazie a due azioni si rocambolesche, ma sulla cui genesi non si possono ignorare due elementi che l’hanno agevolata, direi favorita: la pressione offensiva esercitata dagli arancioneroverdi dal sessantesimo in avanti e, contemporaneamente, l’arretramento dei Ducali che hanno passato l’ultima mezzora di gioco a difendersi e basta. Un catenaccio puro, mai accompagnato dai contropiede necessari a dargli un’utilità strategica. Se pensi solo a non prenderle, e trascuri vistosamente la possibilità di colpire con le ripartenze, il risultato più probabile è che prima o dopo le prendi. E cosi è stato per effetto di due gol sporchi in occasione dei quali Chichizola non si è rivelato impeccabile.
Del resto, se semini “timore”, non puoi che infondere coraggio e intraprendenza alle iniziative degli avversari e raccogliere insuccessi.
Va pure detto che il duello del Penzo ha conosciuto diverse “sliding doors” e una lunga serie di “se” che potevano cambiarne il corso e far pendere la bilancia dalla parte dei gialloblù. Se Man non avesse sbagliato l’impossibile sotto porta, se Pecchia non avesse tolto dal campo Sohm autore di una prova di qualità (vedi il tacco a rifornire Vazquez per il 2-0) e sostanza (il gran lavoro di interdizione), se Benedyczak non avesse murato la conclusione a botta sicura di un compagno e se Oosterwolde di testa l’avesse angolata di più e colpita con più forza, a quest’ora parleremmo di un Parma che ha dato continuità alla convincente affermazione di Brescia, non di un Parma che ha replicato la prestazione sottotono esibita al cospetto della Spal. Coi se, tuttavia, ci si scrive il libro dei rimpianti, non quello di storia. E la storia di questo turno di campionato insieme alla storia del girone di andata ci raccontano di un Parma che continua a concretizzare poco in relazione al volume di gioco prodotto, che fatica a chiudere le sfide, che inciampa alle prime difficoltà, ma che nonostante tutto resta ancorato alla zona playoff. E cioè l’obiettivo più raggiungibile e realistico per quanto i Crociati hanno mostrato e dimostrato da agosto ad oggi. Luca Russo

14 pensieri riguardo “IL COLUMNIST di Luca Russo / SLIDING DOORS

  • 27 Dicembre 2022 in 00:00
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    Va tutto bene madama la marchesa. Chi si accontenta gode. L’ottimismo è il sapore della vita. Ci aspetta un futuro roseo e 15 campi nuovi col fotovoltaico.

  • 27 Dicembre 2022 in 00:03
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    Ci vuole davvero coraggio a parlare ancora di calcio giocato nel Parma dell’era Krause.

    Ma chi le guarda più queste partite?
    Che senso ha parlare dei risultati di una squadra che non esiste e che ha terminato il suo campionato da almeno 2 mesi.

    Egregio Luca Russo, lei è i suoi colleghi dovete iniziare a parlare dei problemi della società e di come Krause sta distruggendo il calcio a Parma altrimenti potete anche risparmiarvi di scrivere.

  • 27 Dicembre 2022 in 08:03
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    Se se se, mo basta, bastaaaa!

  • 27 Dicembre 2022 in 08:46
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    Caro amico Russo, è un piacere leggere i suoi articoli. Tutto e il contrario di tutto.
    Ma fino a 3 giorni fa lei non era quello che veniva a contare quanti punti mancavano alla promozione diretta? Adesso invece l’obiettivo più realistico diventano i play-off… da Agosto ad oggi fra l’altro.
    Se faceva gol, se la parava, se… se… se… basta con i se. Passiamo dal condizionale alle certezze: siamo una squadra ridicola, se ci chiamassimo SudTirol potremmo essere super soddisfatti, ma per ciò che abbiamo speso per questi 16 bidoni siamo la barzelletta della serie B.
    Puoi sbagliarne una, due, tre… ma dalla ripresa del campionato dopo la sosta di Novembre questa squadra ha gettato la maschera. E’ quella dell’anno scorso Russo: quella che non è nemmeno arrivata ai play-off. E va ancora bene se non veniamo risucchiati dietro, perché se capita si vola giù come i piombi. Se vai sotto non recuperi, se segni tu ti fai riprendere, non c’è attacco, difesa che ogni partita due cazzate le fa, centrocampo sovente non pervenuto. Facci lei dott. Russo, facci lei.
    Ciak si gira, puntata numero 352: aspettiamo il mercato di Gennaio… e dagla (fatto da Pederzoli…)
    ps: bella prova di Sohm? al di là dei due episodi non mi ero nemmeno accorto che era in campo, si chiama casualità.

    • 27 Dicembre 2022 in 09:25
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      Penso che quando si hanno argomentazioni impermeabili al dubbio sia molto facile imputare (ingiustamente) agli altri il demerito di dire tutto e il contrario di tutto. Non mi sono mai messo a contare quanti punti mancavano alla promozione diretta, semmai di volta in volta ho fatto la fotografia del distacco che ci separava dalla promozione diretta rapportandolo al numero di giornate da disputare, e in base a questo provare a quantificare volta per volta le possibilità di salire in Serie A senza dover passare dai playoff. Ora come ora, considerata la classifica e il gioco espresso da agosto ad oggi, l’obiettivo più realistico è l’accesso agli spareggi della post season. Ma se con quattro vittorie consecutive il Parma tornasse a due, tre o quattro punti dal secondo posto, non sarebbe corretto ritornare a parlare di promozione diretta? Tralasciando il concetto per cui “sono responsabile di quello che dico, non di quello che capite”, prima di addebitare questo o quel pensiero a qualcuno, bisognerebbe prendersi la briga di leggere integralmente ciò che viene scritto e non travisarne il contenuto.
      Se il Parma avesse in rosa dei bidoni e basta, non sarebbe nemmeno in zona playoff. La Serie B è e resta un campionato complesso da interpretare, e il solo girone d’andata non può e non deve essere sufficiente per stilare bilanci definitivi. Altrimenti diamo i tre posti in A al Frosinone, alla Reggina e a una tra Genoa e Pisa.

      • 27 Dicembre 2022 in 10:32
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        Ahahaha, sono fuori dal tunnel nel nel…. Del divertimento

      • 27 Dicembre 2022 in 14:51
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        Consentimi una replica Luca.
        Se io e te (mi permetto il tu) siamo qui a scrivere penso che sia per lo stesso motivo: tifiamo Parma.
        E parecchio.
        Io ritengo che talvolta la frase “mi sono sbagliato” possa essere detta senza bisogno di vergognarsi.
        Io la ho detta più volte, esempio quando ritenevo che il Mudo sarebbe diventato decisivo come l’anno scorso, ma a parte ieri è evidente che… mi son sbagliato. Come mi sono fatto illudere dalle sporadiche buone prove di Settembre e Ottobre, ma qui ha ragione chi diceva che se mangi solo polenta poi anche la carne di nutria ti pare buona se te la danno.
        Io dico che se cominciamo a dare le colpe a chi le ha facciamo il bene di questa (presunta) squadra.
        Basta far calcoli fantasiosi. Mi parli di 4 vittorie consecutive. Tu ami le statistiche, saprai meglio di me che in un intero girone di andata solo UNA volta ne abbiamo vinte DUE di fila, converrai con me che l’idea di vincerne 4 con questi personaggi è perlomeno fantasiosa.
        Se compri una torta da un pasticciere e te la fa sempre grama, dai una, dai due e dai tre alla quarta continui andare da lui? Continui a dire in giro che là si mangiano torte buone? Direi di no, cominci a dire come stanno le cose: le gram.
        Ho contato almeno OTTO volte in cui o si è perso o si è pareggiato contro squadre “tecnicamente inferiori”, non regge più Luca: noi siamo al loro livello, punto. La nostra superiorità non esiste.
        E non esiste neanche la Società che pateticamente continua a fare annunci su Instagram ricevendo bordate di insulti ovunque.
        Io Luca non sono impermeabile al dubbio, purtroppo sono permeabile alla realtà. E son stufo.
        E con me molti, troppi altri.
        Comunque ribadisco ancora: finche siamo qui a scrivere di pareri opposti… i problemi veri sono altrove ed è meglio così. Disponibilissimo per due amichevoli chiacchiere davanti a una birra!

        • 27 Dicembre 2022 in 18:00
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          Disponibile alla birra appena sarò di nuovo a Parma. È sempre un piacere poter confrontarsi in maniera amichevole. Certo, entrambi siamo accomunati dal volere il bene del Parma. Questo interesse incondizionato e il Parma sesto in classifica e in piena corsa almeno per i playoff mi spingono ad un atteggiamento si critico nei riguardi di alcune prestazioni così così, ma non disfattista. A metà campionato e col Parma tutto sommato ancora in lizza per la promozione, diretta o meno che sia, trovo inopportuno alzare la temperatura delle polemiche. Se abbiamo ancora una mezza possibilità di andare in A, non è surriscaldando l’ambiente che la si può concretizzare.

          • 27 Dicembre 2022 in 19:22
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            Col va tutto bene la marchesa i risultati sono questi. A Terni (dove non mi risulta abbiano vinto Champions) sono sotto contestazione da due mesi. Poi lo so lo so lo bene lo so come cantava il compianto Ivan Graziani che a Palazzo Soragna conviene che il popolo non faccia 1+1 dando la colpa a chi ce l’ha però prima o poi i nodi arrivano al pettine… (di chi non è pelato) e ormai se non ve ne siete accorti la misura è colma (basta dare un giro su qualche forum…).

          • 27 Dicembre 2022 in 20:49
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            Il Parma non è più in lizza per la promozione diretta.punto.

  • 27 Dicembre 2022 in 09:30
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    Mecrato del sior Inadeguatezza Nessuno Pedersoli:
    1)Sciarpentié: ex giocatore rotto, scarto di Genoa e Frosinone ed arrivato perchè il bresciano si era dimenticato che Hernani era nostro;
    2)Chichizola: Sepe2 e Colombi bis non aggiungo altro, in due partite due numeri da mai dire goal anni 90, a Cagliari addirittura scapussa e si fa rubare palla sul rinvio;
    3)Romagnoli: appena si rende conto dove è finito fa finta di essere infortunato da settembre e chiede la cessione immediata a gennaio;
    4)Buaya Kiala: non sparo sulla Croce Rossa;
    5)Hainaut: vedi sopra;
    6)Estevez: due retrocessioni di fila compresa una dalla B alla C
    In una società normale uno così sarebbe a catar su sigolle, qui è il responsabile dell’area tecnica. Furniè come Romagnoli appena ha capito dove era finito se ne è dato via a gambe levate, ovviamente sapendo di trovare un altro stipendio. Qui restano solo i peones e i desperados che senza Craus sono da reddito di cittadinanza.

    • 27 Dicembre 2022 in 20:54
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      Hai scordato Ansaldi,disponibile meno del 40% delle partite

  • 27 Dicembre 2022 in 11:06
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    Propongo il Sant’Ilario d’oro 2023 a Craus, con la benedizione di Palazzo Soragna. Per aver dato una svolta “green”ai campi di Collecchio, ma soprattutto per l’opera di beneficenza prestata, per dare lavoro a 20 piploni claudicanti e infortunati senza palle, molli come la sciolta di uno che ha bevuto un succo alla pera dopo un kg di panna montata e con la grinta di Mammolo dei sette Nani, oltre a una dirigenza tecnica che al di fuori di Collecchio non troverebbe lavoro nemmeno in Promozione.
    Che poi siano tre anni che getta a noi tifosi sesso addosso ogni settimana se va bene e ogni tre giorni coi turni infrasettimanali non è rilevante. Sant’Ilario d’oro a Craus.

  • 27 Dicembre 2022 in 11:59
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    Eppure il Venezia era in crisi prima di questa gara come Benevento e Spal, no? Più umiltà cacchio.

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