CASAGRANDE ALLA GDP: “NO ALLO SPALMADEBITI, RISPETTO PER LA COMUNITA’ E SCELTA ETICA”
Come già annunziato, il Parma Calcio ha deciso di non aderire allo SpalmaDebiti promosso dal Governo per evitare il crac finanziario dei Club italiani. Il Club ducale lo ha fatto perché non ha ritenuto quella
scelta etica e per evitare di soppesare sui contribuenti. E ha mantenuto una linea che poche altre società han seguito. Il Parma ha pagato le imposte fiscali, mentre in Serie A – per capire un ordine di grandezza – solo Fiorentina e Cremonese hanno imitato il Parma. 18 società su 20 hanno spalmato i loro debiti fiscali. Il Direttore Finanziario gialloblù, Valerio Casagrande, in una lunga intervista alla Gazzetta di Parma, ha specificato e motivato le riflessioni assunte dalla società del presidente Kyle Krause su questa scelta.
“Si tratta di una linea che va nella direzione del rispetto di tutta la comunità e che definirei etica” ha sostenuto Casagrande. “Per noi è fondamentale l’elemento della credibilità e della responsabilità e in questo senso è basilare la stabilità delle regole. Alla luce di questi valori, abbiamo deciso di procedere comunque al versamento anche perché avevamo la solidità economico finanziaria per permettercelo consapevoli di dover sacrificare un potenziale vantaggio finanziario. Considerato questa decisione, a livello statale, assume i contorni di un finanziamento agevolato. Finanziamento che pesa su tutti i contribuenti, quindi su tutti noi”.
Si è toccato poi il tema dell’equità finanziaria: “Per quanto ci riguarda abbiamo avuto la possibilità di versare una cifra consistente pari a circa dieci milioni di euro nonostante fossimo consci dei vantaggi finanziari che potevamo ottenere. Sono curioso di vedere dove verrà investito il risparmio finanziario operato dalle società che hanno fatto una scelta diversa rispetto alla nostra. Non vorrei che andasse a finire, ad esempio, nel mercato invernale che si è appena aperto. Fra l’altro il calcio ha identificato come valore di controllo l’indice di liquidità. Si deve cioè rispettare una determinata soglia fra debiti e crediti a breve. Se si rispetta questa soglia si può operare sul mercato trasferimenti. Con lo strumento che è stato introdotto si ha anche un vantaggio per quanto riguarda questo indice perché i debiti a breve vengono spalmati sui cinque anni. Insomma, un mondo un po’ al contrario e non proprio equo”.
È esattamente così.
Personalmente approvo la scelta di Krause che per inciso paga anche i fornitori e i giocatori con puntualità incredibile.
Come dice il Dr. Casagrande, gli altri club rateizzano per continuare a fare business old style. Plusvalenze finte, valigie e altro nella consapevolezza che potranno non pagare mai le tasse e i contributi. Rateizzano sine die è quando dovranno pagare lamenteranno che il calcio è quarta industria del paese e che va tutelata. A scapito del pubblico che ei fatto mantiene il sistema ( non coi biglietti ma merchandising , tv e menate varie). Per i più sfigati accadrà come per il Chievo ma il modello da seguire è il Genoa di preziosi.
Però quelli là fanno mercato e vanno in A. E te ti godi Balogh, Sohm e il piplone polacco. Chi è il coglione?(per altro lo spalma debiti è perfettamente legale non si parla di operare in modo truffaldino).
Incommentabile
Bene, sappiamo amministratre bene una società dal punto di vista finanziario. Ora ci possiamo occupare anche della parte calcistica? Non so, il rispetto dei tifosi è anche dato dalle prestazioni in campo.
Non mi resta che ridere
ma krause prende solo dei filosofi che parlano di etica e fanno filosofia pura e discorsoni anziché finanza e calcio Ma pensino alla parte sportiva …..ma roba da non credere allora quando una società di calcio prende un mutuo agevolato magari x costruire uno stadio non è etico !! non deve prendere tanto meno un bene pubblico del valore di ml di eur in gestione gratuita per 99 anni dal comune perché quello si pesa sulla comunità che è sfrattata di un suo bene …….insomma questi radical chick ci prendono per i fondelli . C E una legge è legale non vedo perché non utilizzarlo e pensare al calcio . , La legge e’ stata fatta per aiutare il calcio colpito dal covid , che non ha avuto gran aiuti , come altri settori nulla di scandaloso , tanto quanto hanno preso ristori o dilazioni i bar o i ristoranti ecc…..per cui allora chi ha preso aiuti x il covid non è etico ma per favore , tutto pesa sulla comunità anche il reddito di cittadinanza e allora non lo diamo non è etico perché pesa sulla collettività ? mi faccia il favore . Poi le cose si fanno e stop senza pubblicizzarlo ma pensino al mercato e alla parte sportiva li nessuno fa nulla nessuno parla a parte il simpatico e comico pederzoli e il suo spassoso falso problema del centravanti ( 3 anni che non abbiamo un centravanti che si possa chiamare tale )