CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / IL PARMA DISTRUGGE CIO’ CHE NON CREA

(Gianni Barone) – Dopo Bari, anche a Cosenza (o forse peggio, nonostante il passivo minore): la solita storia, mister, non tanto perché, dopo la parentesi di gioco conservativo culminata con la vittoria sul Perugia, è risultato difficile vincere, quanto perché sia stato facile perdere, distruggendo ciò che non si è stati in grado nemmeno di creare, col solito insistito palleggio.
Nella topologia della serie B, non c’è soluzione anzi si continua ad agire senza soluzione di (dis)continuità. La presenza della preposizione “senza”, non è affatto casuale, anzi introduce una doppia negazione (meglio negatività): senza interruzione di quella discontinuità che sta caratterizzando questa altalenante –  e per nulla simpatica agli occhi degli spazientiti tifosi – stagione.
Quindi continuità mancata ad ogni occasione, ovvero discontinuità continua (ghiaccio bollente) di gioco, di spirito, di occasioni, di mentalità, di idee e di anima. Doppia negazione (il senza di cui sopra che affligge, aldilà di quello che traspare o trapela dalle fonti societarie ufficiali) ossia doppia negatività scaturita dal subire un goal lampo dal secondo peggior attacco (dopo il solo Cittadella) e dall’incapacità assoluta, anche a fronte delle tre occasioni avute – traversa di Bernabè e doppia respinta del portiere sul Mudo di piede e di testa – di segnarne uno, sempre di goal, alla peggiore difesa della categoria capitolata all’attualità per ben trentacinque volte su ventidue gare.
Questo lo specchio di un Parma a cui appioppare aggettivi negativi non risulta essere impresa ardua, e noi, per clemenza, ne vogliamo usare solo due: incongruo e disadorno. Se questa è una squadra che non conosce tregua alla discontinuità lasciateci dire che la lentezza e la ripetitività delle trame, unite alla mancanza di idee alternative ad una manovra da pensiero univoco, sono quanto di più controindicato si possa pretendere, di presentare, arrivati a questo punto del torneo.
Nello studio dei luoghi, si spera il meno possibile comuni, s’intravvede che la mancanza di strappi e sovrapposizioni improvvisi – visti viceversa da parte dell’avversario, il Cosenza, ancora ultimo nonostante la vittoria insperata ottenuta – sia un qualcosa di particolarmente sconfortante per una squadra che ambisce a traguardi importanti.
Non c’è connessione tra le due fasi, non c’è compattezza tra i reparti, non c’è continuità – oltre che nei risultati, anche nelle azioni – e non c’è nemmeno convergenza d’idee tra chi gioca, chi entra, e chi guida, verrebbe quasi da eccepire. Il limite sembra essere proprio questo “omeomorfismo” in fatto di gioco, che col Perugia, sembrava potesse essere anche, fruttuosamente, accantonato; invece no: si tratta quasi di una mappa fra categorie, dello spirito e del pensiero calcistico, che conserva, come i “funtori” in matematica, sempre le medesime strutture d’insieme.
C’è un’ atmosfera strana, nell’aria, in una formazione che non riesce a scuotersi pur mantenendo quella volontà, su spinta del tecnico, di cercare di dare un senso al cammino intrapreso con quali armi, al momento, sembra difficile saperlo o intuirlo.
Un mercato che serve e non serve a seconda dei punti di vista, o delle convenienze, che deve e non deve dare una svolta o una spinta, sempre secondo le diverse teorie di comunicazione o di pensiero.
Tanto non c’è spocchia o presunzione che tenga nell’interpretazione della gara o nella scelta di uomini e sistemi prima, o durante.
Non si sa bene di cosa si tratti allora. Forse sarebbe solo bene cercare di non distruggere anche quello che non si è in grado di creare.
In compenso nel Cosenza i vari Vaisanen in difesa, Florenzi e Voca, in mezzo, e Marras e Nasti/Zilli, in avanti, ci hanno fatto capire, con le loro prestazioni, che in B, certa presunta nobiltà, tecnica o d’ingaggio, serva a ben poco quando il gioco si fa duro. Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

14 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / IL PARMA DISTRUGGE CIO’ CHE NON CREA

  • 29 Gennaio 2023 in 01:36
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    Stupendo “il Parma distrugge ciò che non crea”. Rende benissimo l’idea totale di vuoto da parte nostra.

  • 29 Gennaio 2023 in 10:41
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    Io ho seriamente paura della serie C. L’anno scorso l’abbiamo evitata perché c’era uno come Iachini. Quest’anno ho veramente paura di fare la fine del Crotone. Sentire il pelato che ha preferito Charpentier a Cheddira e Coda parlare dopo Bari e a Tele UPI di squadra forte che va bene così dovrebbe far tremare i polsi a tutti. Bisogna dircelo chiaro: il rischio retrocessione c’è ed è bello grosso. Con Craus ogni disastro è possibile

  • 29 Gennaio 2023 in 10:51
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    È vero con krause è tutto possibile, anche la serie c, se si togliesse dalle palle prima sarebbe meglio

    • 29 Gennaio 2023 in 12:16
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      Prima è già tardi amico mio

  • 29 Gennaio 2023 in 11:23
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    Bene, cominciamo con gli ossimóri, io aggiungo anche che :fondamentalmente agli americani non interessano i tifosi di calcio parmigiani.. Nessuno sulla fascia nessuno flui di fica nessuno allo stadio, nobody at the stadium…. Elio un grande

  • 29 Gennaio 2023 in 11:49
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    L’idea che tre fenomeni del calcio come Marras, Florenzi e Brescianini per oltre mezz’ora ci abbiano fatto a fette fa scompisciare dal ridere; il fatto che per quasi mezz’ora abbiamo giocato con un uomo in più e nessuno se ne sia accorto è esaltante; niente male nemmeno che a quell’altro super fenomeno del carpentiere, in quasi 40′, non sia arrivato nemmeno un cross degno di questo nome; tralascio le decisioni arbitrali ogniqualvolta qualcuno degli avversari stramazzava al suolo, poichè in casa della derelitta ultima in classifica bisogna essere superiori.
    Ed è inutile rimarcare che i nostri super-eroi sono stati a suo tempo pagati (ed attualmente retribuiti) almeno 10 volte il loro vero valore; mi permetto di insistere: la madre di tutti gli errori è stato cacciare tutti l’anno scorso, compresi coloro che sarebbero rimasti ben più che volentieri e che avrebbero contribuito a far nascere nei mamlottoni attuali quel senso di appartenenza che qui è completamente assente.

  • 29 Gennaio 2023 in 11:57
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    Signori, Pecchia sarà un bravo allenatore, ma qui la squadra nn c è, inutile girarci attorno.. Nn c è!!! Nn è l atteggiamento e nemmeno la cattiveria, il problema è che non c’è n è!!!!!!
    Dovremmo ripartire da un tecnico da salvezza, uno che metta il pullman davanti la porta e si accontenti di pareggiare.
    Da domenica comincia un calendario veramente duro… Genoa, Ternana, Ascoli, Frosinone… C’è la giocheremo nelle prossime 6 gare.. la permanenza in B…
    La serie A questa squadra nn la merita e nn ci deve andare neanche per errore.

    • 29 Gennaio 2023 in 14:15
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      Totalmente d’accordo con te

    • 29 Gennaio 2023 in 18:05
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      Ma che disfattisti sono solo 10 punti dal secondo posto. Basta vincere quattro partite in fila😂😂😂😂😂 ed è fatta. Appena entra in forma il carpentiere saranno sfracelli😂😂😂😂😂

  • 29 Gennaio 2023 in 15:06
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    con che coraggio pederzoli , dopo aver dimostrato la sua totale incompetenza calcistica e dopo le cazzate che continua a dire , si è presentato dai tifosi ? e perché i tifosi non lo contestano pesantemente non si capisce !!! ( sempre secondo legge sia chiaro diciamo a limite di legge per intendersi propio al limite limite limite )

  • 29 Gennaio 2023 in 15:23
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    Serve immediatamente un Iachini per salvare almeno la categoria e almeno fare la B dell’anno prossimo per essere asfaltati dai cugini nei due “derbi”.
    Di questo passo la fine del Crotone è dietro l’angolo. Con Craus, il re sfiga tutto è possibile e in tempi rapidissimi.

  • 29 Gennaio 2023 in 15:47
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    Potrebbe venire il Santone Pioli

  • 30 Gennaio 2023 in 11:41
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    I play out sono a sei punti. Qualcuno se ne rende conto?

    • 30 Gennaio 2023 in 12:33
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      Se ne rendono conto tutti meno krause

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