IL COLUMNIST di Luca Russo / QUALI SCENARI IL 2023 RISERVERA’ AL PARMA
(Luca Russo) – La fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo sono il momento ideale sia per stilare un bilancio che per fare delle proiezioni. Esaurito abbondantemente il primo argomento con analisi dedicate a questo o quel rilievo statistico offerto dal 2022 che sta per consegnarsi agli archivi, ci si può concentrare sul secondo tracciando gli scenari che il 2023 potrebbe riservare al Parma.
Tuttavia, quando si parla di prospettive, non si può non tenere conto di ciò che racconta la storia recente della Serie B, perché se il futuro dipende dalle azioni compiute nel presente, per affrontare al meglio il qui ed ora bisogna far tesoro delle indicazioni proposte dal passato. Da quando la cadetteria non è più a ventidue squadre, ovvero dalla stagione 2018/2019, le quote promozione e playoff hanno seguito un andamento abbastanza lineare, il che rende praticabile l’esercizio dei pronostici. Nel 2018/2019, l’unica a diciannove squadre prima del ritorno al format a venti, per la promozione diretta sono bastati i sessantasei punti (in proporzione settanta su trentotto giornate) del Lecce secondo, mentre i cinquanta (in proporzione cinquantatre) ottenuti dal Perugia ottavo gli sono risultati sufficienti per guadagnarsi l’accesso ai playoff. Nel 2019/2020 sono serviti i sessantotto del Crotone per assicurarsi un posto immediato in A e i cinquantaquattro del Frosinone per gli spareggi della post season. Nel 2020/2021 è stata la Salernitana a sessantanove ad issarsi sul gradino intermedio del podio, mentre il Chievo a cinquantasei si è guadagnato l’ultimo posto utile a giocarsi il terzo slot disponibile per salire al livello più alto del calcio nostrano. Nel 2021/2022 la Cremonese ha chiuso a sessantanove dietro il Lecce primo a settantuno e il Perugia a cinquantotto ha preceduto il Frosinone nono con gli stessi punti grazie al vantaggio maturato negli scontri diretti.
Replicassero, nel girone di ritorno, il medesimo cammino del girone d’andata, i Crociati finirebbero la stagione in corso a cinquantaquattro punti.
Riavvolgendo il nastro delle puntate precedenti, nel 2018/2019 e nel 2019/2020 cinquantaquattro punti gli avrebbero schiuso le porte dei playoff, nelle due stagioni successive ne sarebbero rimasti esclusi e in nessun caso si sarebbe materializzata la promozione diretta.
Se l’obiettivo stagionale della società tutta sono i playoff, i ragazzi di Pecchia con questo passo potrebbero anche farcela. Se invece si ha l’ambizione di puntare alla promozione diretta, gli ingredienti per riuscirci, reclamizzati a gran voce sia dalla stampa locale che, con qualche decibel in più, dai tifosi Ducali, sono già noti: rinforzi dal mercato nei reparti che ne hanno bisogno e una proprietà che dedichi al campo le stesse attenzioni che fin qui ha riservato a ciò che intende realizzare fuori dal campo. Diversamente, il 2023 rischia di rivelarsi un parente pericolosamente stretto del suo predecessore. Luca Russo
Abbiamo Inglese, Sciarpentié, il piplone polacco e Bonny. Oltre a Chichisola e Osorio. Pedersoli e Notari possono restare io ferie fino a maggio che la serie A è garantita.
A me pare che gli obiettivi non siano mai stati dichiariti. Non si sa niente da parte della società. Craus si espone solo per il gentil sesso con tweet al limite dell’imbarazzante.
La così detta società non parla dalla pagliacciata della presentazione di Furnié. Non si sa nulla, nessuno dice nulla. Capisco che gestire i dromedari e le scimmie, oltre che i nani, la donna cannone e l’uomo forzuto porti via tempo però due parole dopo l’ennesima stagione vomitevole sono indispensabili. Almeno per sapere che oltre al fetore di sterco di elefante, plughe di scimmie, tanfo di patate fritte e hot dog 🌭 c’è qualcosa .
vada tranquillo che solo a parma …..
forse non lo sa neppure krause l obiettivo del 2023 probabile lo stadio del resto non gli frega nulla
👍👍