IL GALLO DI CASTIONE / MUTATIS MUTANDIS

(Il Gallo di Castione) – Nel mondo contemporaneo le parole diventano “tag”, cioè etichettano le cose come si etichettano le mele: una ad una con lo stesso disegno. Il tag è definitivo per definizione, è la modalità tranciante in cui rientra la nostra comprensione della società. Ogni concetto è una scatola chiusa di cui leggiamo solo l’etichetta: il tag. Cosa c’è nella scatola? Perché ci ostiniamo a tenerle chiuse quelle scatole? È qui che il Gallo di Castione si produrrà nell’arte in cui è ormai specializzato: rompere le scatole.
Come ci spiega il grande filosofo Sebastiano Maffettone, teorico della transumanza, il confine fra scienza e la cultura è la mutanda: infatti, studiando le lingue antiche, mutatis significa cambiare. Mutatis mutandis, cioè la cultura ci dice che le mutande bisogna cambiarle. Ma non ci dice mica quando. E qui interviene la scienza con l’osservazione empirica che studiando le mutazioni di forma e di colore ci dice quando vanno cambiate.
Così sono anche i giocatori del Parma. La nostra cultura calcistica ci insegna che chi è bravo a fare il dribbling, ma non gioca, va cambiato. La scienza ci insegna che il momento per cambiarlo è quando, dopo tre sconfitte casalinghe, il gioco della squadra viene definito empiricamente “di merda” e tutto ciò succede dopo la trasferta di Bari.
Possiamo serenamente dirlo: se non sempre la classe operaia va in paradiso, i mestieranti poco “campioni”, ma padroni del campo alla fine in serie B danno buoni frutti. Partendo dalla mediana, con due incontristi veri (peraltro i soli che abbiamo), poi un esterno di lungo cabotaggio sulla fascia sinistra, una punta che non segna, ma tanto combatte, quel polacco che, seppur sbagli molto, stavolta è stato pratico ed essenziale. E poi in campo un giocatore di gran classe che, seppur molto spesso prolisso, da un attimo all’altro può fare la differenza ed appunto l’ha fatta. E un mister Pecchia che, punto sul vivo, questa volta ha combattuto per novanta e passa minuti percorrendo chilometri nella sua area tecnica e giocando anche lui la partita seguendo i suoi giocatori e dispensando a gran voce indicazioni e consigli ai suoi giocatori. I farfalloni come i due rumeni, lo scrittore inglese di fascia sinistra, il centrocampista svizzero coi buchi e persino il campione in erba spagnolo e l’antico portiere non ci erano perché quando hai l’acqua alla gola, quando sei al punto del non ritorno, bisogna badare all’essenziale. E se il gioco non è stato così bello esteticamente, alla fine il risultato ci premia perché la serie B è brutta, sporca e cattiva. Non ci resta che insistere anche per la prossima partita, se sapremo essere competitivi come scarponaggine con l’ultima in classifica, prima o poi ne imbrocchiamo una e vinciamo la seconda partita consecutiva, una rarità che ormai ci è desueta.
E’ ora di finiamola con il possesso palla, coi passaggi laterali, con le partite dove meritavamo di più, lasciamoli giocare quegli altri, portiamoci a casa un risultato che ci consenta, per un po’, di non guardarci alle spalle, che peraltro io soffro di passione alta, non facciamo come gli struzzi che nascondono la testa sotto la sabbia, ma lasciano fuori il culo alla mercè dei sodomiti di turno.
Poi il mercato sta per finire e sento parlare di un centravanti belga di 18 anni che milita, ma non gioca, nel campionato cadetto francese. E sento che i due che abbiamo ceduto (Oscar Wilde e lo scugnizzo) volevano andarsene da Parma e che altri vorrebbero abbandonare il ducato. Vi è del malessere in quello spogliatoio, qualcosa non gira per il verso giusto.
Comunque lo spessore dei giocatori alla fine viene fuori. Ché la carta non è tutta uguale. E c’è chi è pergamena e chi carta igienica.
Invece nessuno parla per spiegarci cosa succede – né i dirigenti né i proprietari della squadra – ma sappiamo già che KK prometterà, in caso di non promozione, che col prossimo abbonamento darà in omaggio le chiare sere d’estate, il mare, i giochi, le fate e la paura e la voglia di essere nudi.
I tifosi, nel frattempo, dopo tre anni di inutili appelli alle Madonne locali per poter avere qualche gioia sportiva, si son dati al pellegrinaggio: Lourdes, Fatima e la prossima… Certo che se vai a Medjugorje e invece della Madonna ti appare Paolo Brosio un po’ ti incazzi.
Ed allora vai a cercare le gioie sui social in cerca di like. L’uomo si estinguerà quando gatti, ricette e tramonti troveranno finalmente un modo per farsi i selfie da soli. Oppure soccomberà, se non si ferma la guerra. Il nuovo Ministro degli Esteri Tajani ha intimato a Putin di astenersi dall’uso ulteriore della forza. Pare che Putin abbia risposto “Wow!”.
Oggi gira male: ho i grilli per la testa, la pulce nell’orecchio, la trave nell’occhio, la mosca al naso, il nodo in gola e 1 pugno nello stomaco, ma continuate a seguirmi nel racconto delle roboanti avventure di uno stordito alla ricerca di una felicità inesistente. Il Gallo di Castione

Stadio Tardini

Stadio Tardini

10 pensieri riguardo “IL GALLO DI CASTIONE / MUTATIS MUTANDIS

  • 26 Gennaio 2023 in 08:01
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    Grande gallo.
    Intanto noi si attende, come ormai è consuetudine, le 23:59 dell’ultimo giorno di mercato per vedere se arriva qualcuno, e se tale qualcuno è un bipede che sa dare calci a un pallone o se è un ragazzino di qualche serie inferiore del centro Europa.
    Concordo con te: dei due rumeni se ne può fare ampiamente a meno, non sono due campioni come ci avevano fatto credere.
    Attendiamo…

  • 26 Gennaio 2023 in 11:03
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    Avremmo potuto avere un attacco composto da Coda e Cheddira. Ci troviamo con Inglese, Sciarpentiè e un belga di 18 anni dalla C francese in arrivo. Serve dire altro?

  • 26 Gennaio 2023 in 12:02
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    Dei due ormai partiti, il primo fa parte di un equivoco tattico costato caro, che arriva dall’epoca Ribalta-Maresca, il secondo è in possesso di un ego smisurato, quindi per uno che deve arrivare in Premier e Nazionale olandese, il palcoscenico Parma è troppo provinciale e defilato, tanti auguri di una splendida carriera, se in squadra ci sono altri mugugnatori tra i quali Sohm, non mi sembra che vi sia la fila alla porta per prenderli con qualsiasi forma di acquisto, certo, se poi si vuole far passare come desiderosi di andarsene giocatori operati e non per un semplice menisco o altri che hanno subito uno strappo muscolare di alto grado, solo per dimostrare che nello spogliatoio volano gli stracci……
    Sono d’accordo sul fatto che in B bisogna giocare di spada e non di fioretto, che non puoi tenere il pallino se non hai i giocatori che si sacrificano nei ripiegamenti, ma a volte per trovare la quadra basta poco, speriamo che i soldi dell’olandese vengano reinvestiti, visto che Zanimacchia arriva con diritto di riscatto.

  • 26 Gennaio 2023 in 17:45
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    Come i criceti nella ruota…..si mastica brodo….si pesta il mortaio nell’acqua, ci ne ha più ne metta..ma chi ne ha ? Si dice è discontinua già ma ogni volta l’avversario è diverso .. ! ma dietro le quinte si recita un altro copione e si rappresenta un’altra scena quella che conta e non è di calcio ma di business as usual ……ragass fem’sni na ragio’ money money money , tutto il resto è noia.

    Il giocattolo calcio è rotto (spalma rate e bilanci in profondo rosso) i ricavi (pay tv) delle società di calcio coprono a malapena gli esborsi per i pedatori e tanti saluti agli altri creditori non tesserati, ma ci sono le plusvalenze ah già dimenticavo ecco il toccasana.

    La bolla si gonfia come una mongolfiera ma niente paura se scoppierà c’è Pantalone che paga.!!

    Quindi se il Parma è solido come dicono i bene informati bene è già molto in un universo di debitori incalliti.
    FORZA PARMA AMICI

  • 26 Gennaio 2023 in 18:30
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    Intanto ci abbiamo indovinato (ma ci piace vincere facile). Il piplone della settimana che si aggiunge agli altri piploni già in corsia con pitale e mela cotta è il sempre presente Camara. Camara, che tra i piploni molli come la sciolta dopo uno zabajone caldo con VOV che compongono la babele messa su da Craus riesce a spiccare sempre per la fantasia negli infortuni. Spalla, gamba, schiena, alluce insomma il giovane di belle speranze è un vero Messi del dolorino.

  • 26 Gennaio 2023 in 18:39
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    Nulla da aggiungere. Meglio brutti, sporchi, cattivi e vincenti che belli, buoni e perdenti.

  • 26 Gennaio 2023 in 20:12
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    Nel frattempo si sono rotti Osorio e Camara. Osorio è una tremenda notizia per il Cosenza che sperava nei suoi buchi in difesa, mentre per Camara sono tristi comunque perchè nel secondo tempo si attendevano cambi evanescenti e così non sarà. Pronto Bonny e Colibalord e quell’altro fenomeno di Hainoi e forse anche quell’altro Kiala qualcosa per rendere scoppiettante la ripresa.

  • 26 Gennaio 2023 in 20:51
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    Su Cobbaut s è ufficialmente taciuto, ma da quello che s è sentito era menisco con scelta sbagliata conservativa e poi operazione(come Pogba per intenderci).su Romagnoli delle insinuazioni non ne ho la più pallida idea, ma con una lesione di alto grado uno dal campo esce in barella(alla Inglese a Genova per intenderci)lui invece rientra all intervallo ad Ascoli sulle sue gambe,e sparisce nel nulla

    • 26 Gennaio 2023 in 22:04
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      Romagnoli se non adesso a maggio scappa a gambe levate da questo circo.
      Sentire su Tv UPI pontificare con sicumera l’uomo che ha scelto Sciarpentié invece di a Cheddira e Coda mi ha fatto vomitare la cena.

    • 27 Gennaio 2023 in 10:48
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      Certo come no…..

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