L’ANNO CHE VERRA’, di Luca Tegoni / AL LIBERATI NIENTE DI NUOVO
(Luca Tegoni) – Le parole sentite di capitan Buffon della settimana scorsa, dopo la vittoria contro il Genoa, non sono state riascoltate e la mediocrità riprende ad accompagnare il cammino del Parma.
Un punto fatto che non ha sapore e che conserva una posizione in mezzo al mucchio.
Parte male il Parma che non riesce ad allontanare la palla dall’area e dopo tre minuti Buffon raccoglie la palla dalla rete.
Il Parma reagisce anche se le occasioni propiziate sono più frutto del caso, rimessa laterale direttamente in area per il colpo di testa di Benek ed iniziativa di Vazquez che tira di poco alto, che frutto del gioco di squadra.
Partita confusa con scarsa precisione da parte di tutte e due le squadre, Ternana molto aggressiva sul portatore di palla. Dopo la mezzora del primo tempo una bella combinazione tra Vazquez e Sohm che riceve da centro boa favorisce la giocata di Bernabè che da fuori area lascia fermo il portiere che non interviene e porta la partita in parità.
Il Parma si blocca e la Ternana torna ad essere molto pericoloso. Il fischio della fine del tempo interrompe l’inizio di stato confusionale da parte del Parma.
Il secondo tempo si apre con il raddoppio della Ternana dopo appena quattro minuti. Tuttavia l’occhio, in questo caso benevolo, del VAR coglie un fallo di mano ad inizio azione verso il centrocampo. In realtà dopo quel tocco di mano la palla passa tra i piedi dei giocatori del Parma che però la riperdono facendo procedere l’azione che porta al gol di Partipilo. L’interpretazione dell’azione nel suo complesso ci favorisce.
La partita continua combattuta ma il Parma non riesce a portare reali minacce alla porta della Ternana.
Un pareggio sostanzialmente giusto che non deve accontentare il Parma oppure si e guardiamo con benevolenza la seconda salvezza consecutiva.
Niente di nuovo al Liberati.
Ternana 1 Parma 1. Luca Tegoni
Amico mio finche ci sarà Craus dobbiamo considerare la salvezza un miracolo e un successo
👍👍
Ci attende un’altra metà classifica per continuare con la mediocrità che è la cifra di Krause da quando è arrivato a Parma.
Va detto purtroppo che la mediocrità ed incapacità atavica della dirigenza Krause si è ormai estesa anche alla guida tecnica di Pecchia.
Il mister, dopo un inizio di campionato positivo, sembra non capirci più nulla nemmeno lui e non azzecca più una formazione.
Continuare a considerare Benek un esterno e non una punta a me sembra una follia.
Perseverare con gli inserimenti di Bonny sempre sulla fascia e mai al centro, è sadomasochismo puro.
Insistere poi con Inglese quando poverino, ormai andrebbe solo accompagnato alla pensione è al limite della cattiveria umana, per lui e per noi.
In generale questa squadra non ha un equilibrio in campo, pende sempre o troppo a destra o troppo a sinistra, lasciando vuoti di campo enormi nei quali gli avversari si imbucano facilmente.
La qualità della rosa è scarsa, nonostante si continua a dire il contrario, ma anche mister Pecchia sta fallendo insieme a tutta la rosa non riuscendo a fornire un contributo tattico che possa far stare insieme questi giocatori.
A fine anno saluterà anche lui, non lo rimpiangeremo.
Così Craus può finire l’opera, prendere Cannavaro o qualche tizio che allena la primavera del Bruges e andare in C
può darsi che Pecchia abbia firmato un contratto faraonico con la clausola che deve sempre fare giocare i giovani stranieri di belle speranze e schierare almeno cinque punte… ricordate il no more 3-5-2?
Con questi ogni cazzata è possibile e non credo che Pecchia si sia rincoglionito. Anche lui lega l’asino dove vuole il padrone.