PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / NON SI E’ VINTO, MA NEPPURE SI E’ PERSO: DI QUESTI TEMPI E’ TANTA ROBA

(Luca Ampollini) – Dopo i primi 5 minuti di Ternana-Parma mi è venuta sinceramente voglia di mollare tutto e andare a fare dell’altro. La viscerale passione per questi colori mi ha spinto, viceversa, a rimanere incollato al match e tutto sommato credo di aver fatto bene.
Certo, non si è vinto, ma va riconosciuto, a livello di atteggiamento, che le uniche affinità con le ultime inquietanti trasferte sono state le balbettanti e incerte battute iniziali dove, ancora una volta, il Parma è stato sorpreso dall’arrembante spinta degli avversari, coincisa col solito gol subito alla prima occasione.
A differenza, però, delle recenti uscite lontano dal Tardini, la squadra ha reagito, in modo non sempre ordinato, con terrificanti errori in difesa nel primo tempo, ma non ha accettato supinamente la rete subita.
Qualcuno può obiettare che la Ternana ha segnato altre 2 reti, ma entrambe erano viziate da evidenti irregolarità e perciò giustamente annullate.
Pecchia conferma, nell’undici iniziale, la squadra schierata contro il Genoa, post infortunio di Mihaila, con l’unica variazione di Valenti a sinistra in difesa al posto di Ansaldi; Vazquez guida l’attacco come centravanti di manovra, supportato da Zanimacchia e Benedyczak, davanti al trio di centrocampo formato da Estevez centromediano metodista con Bernabè e Sohm interni.
Il gol di Palumbo, dopo nemmeno 5 minuti, frutto delle abituali amnesie difensive, è una mazzata, ma la squadra reagisce subito e ha due opportunità di testa con Balogh e Benedyczak di poco alte.
Pecchia cambia schieramento in corsa, mutando alcune posizioni in campo: Vazquez retrocede a centrocampo come interno di sinistra, Benedyczak va a fare la punta centrale, con Sohm che scivola ad esterno a sinistra.
Il gol di Bernabè è una fiammata dello spagnolo ed è meritato in virtù del buon atteggiamento della squadra dopo la rete subita, che dimostra – finalmente! – che si può fare gol anche con conclusioni dalla distanza, senza l’obbligo di intestardirsi con infruttuosi possessi di palla orizzontali, nel vano tentativo di arrivare in porta con la sfera.
Ma il primo tempo rimane impresso anche per gli errori “horror” di Osorio e Valenti timorosi e insicuri nei disimpegni, in esitazioni che potevano costare carissime.
Nella ripresa gli ingressi di Zagaritis e Inglese, rispettivamente al posto di Valenti e Sohm, non cambiano il sistema di gioco del Parma che riporta Benedyczak sull’esterno per far spazio al sempre evanescente Inglese come terminale offensivo.
La Ternana crea un solo pericolo, in occasione del gol annullato per un evidente fallo di mano all’inizio della manovra, in un’azione veloce e ben orchestrata dove i Crociati sbagliano il fuorigioco con Zagaritis che si attarda a salire lasciando Partipilo in posizione regolare, libero di saltare Buffon prima di depositare in rete. Ma è una fiammata isolata, la difesa si riabilita e ricomincia a mostrare più attenzione soprattutto con Osorio, decisamente più convincente rispetto agli angoscianti primi 45 minuti. Zanimacchia conferma le ottime cose mostrate all’esordio, è sempre attivo, costante nell’azione e assolutamente determinato. Lo stesso discorso vale per Bernabè, quanto mai indispensabile, mentre appare quanto meno curioso che Pecchia continui ad affidarsi a Inglese, ancora una volta incerto, poco efficace e mai realmente pericoloso e non si affidi, nemmeno per pochi minuti a Charpentier, già disponibile da diverso tempo.
Vazquez non sembrava all’inizio del match in una delle sue giornate migliori, ma è cresciuto nel corso della partita e il pallone scaraventato in tribuna dopo il triplice fischio è segno che forse, ora, c’è la rabbia giusta.
Ovviamente ci si aspettava i tre punti, ma va anche riconosciuto che si affrontava un avversario tutt’altro che morbido, soprattutto davanti, mentre c’è la consapevolezza che se si fossero affrontate tante trasferte con l’atteggiamento di oggi, beh, avremmo sicuramente un’altra classifica. Luca Ampollini

Luca Ampollini

Luca Ampollini, classe 1973, giornalista pubblicista dal 2005, ha cominciato a Radio Onda Emilia nel 1998, prima con il commento delle azioni più importanti delle partite di campionato sulle radiocronache di Gianluigi Calestani, poi con la conduzione della trasmissione post partita “Diretta Stadio”. Passa successivamente alla Tv, su Teleducato, commentando il posticipo della domenica sera di serie A a Calcio e Calcio, condotto da Fulvio Collovati. Passa, quindi, alla neonata Teleducato Piacenza come telecronista delle partite del Fiorenzuola in serie C2 e nel 2000-01 commenta, sempre per Teleducato Piacenza, le partite del Piacenza Primavera. L’anno successivo torna a Parma e diventa il telecronista del Parma calcio fino al 2008. Partecipa a Calcio e Calcio, prima come opinionista poi come conduttore in 3 edizioni dal 2005 al 2008. Nella stagione 2004-05 conduce Calcio e Calcio Speciale Coppe e i collegamenti esterni nell’edizione di Calcio e Calcio condotto da Fulvio Collovati. Dal 2005 al 2008, è responsabile della redazione sportiva di Teleducato e, oltre a Calcio e Calcio, conduce Calcio d’Estate prima di passare a Tv Parma dove partecipa come opinionista a Pronto chi Parma e come conduttore, con Carlo Chiesa, delle due trasmissioni “A tutta A“ e “A tutta B”. Dopo alcuni anni in cui collabora come opinionista fisso anche a "Bar Sport" torna a Teleducato dove partecipa come opinion leader a Calcio e Calcio fino al 2018. Con la fusione delle due televisioni continua la sua collaborazione, tuttora in corso, con 12 TV Parma e con Calcio e Calcio. Oltre alle centinaia di telecronache e conduzioni ha collaborato, commentando alcune partite del Parma con le emittenti radiofoniche Radio Bruno (Coppe Europee) e Lattemiele (Campionato). E’ lo speaker ufficiale del Parma calcio allo Stadio Tardini dal 2015

14 pensieri riguardo “PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / NON SI E’ VINTO, MA NEPPURE SI E’ PERSO: DI QUESTI TEMPI E’ TANTA ROBA

  • 12 Febbraio 2023 in 01:07
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    Un brodino caldo che mantiene per ora vivo il paziente Parma.

  • 12 Febbraio 2023 in 09:54
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    Va tutto bene madama la marchesa.
    Inglese sembra un ottuagenario che tenta di fare un film hard e il fatto che Sciarpentié non sia pronto a metà febbraio vuol dire solo che il tizio che lo ha preferito a Cheddira ha semplicemente sbagliato mestiere, dovendo fare lo spazzino. Per il resto se va bene a voi giornalisti stare a 20 punti dalla prima auguri

    • 12 Febbraio 2023 in 16:00
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      Credo che l’ottuagenario abbia più forza di inglese.
      Non è più in grado di giocare a calcio. Mi spiace ma è così.
      Come Charpentier del resto. Uno che ha una gamba più lunga dell’altra ( mi riferisco agli arti…) non può correre (unica eccezione Garrincha) . Figurati giocare a calcio da professionista.
      E comunque tutti e tre durano uguale.

      • 12 Febbraio 2023 in 17:27
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        Charpentier resta il capolavoro del Pelato, per distacco peggior Ds delle leghe professionistiche. Uno scarto di Genoa e Frosinone (tue avversarie in teoria se Craus volesse la serie A ma non la vuole) con un contratto di 4 anni, ex atleta con problemi fisici conclamati (a metà febbraio non è in grado di giocare ed è fermo di fatto da un anno) preso come rinforzo per un attacco “fondato” su un altro ex giocatore come Inglese che sinceramente risulta nemmeno inadeguato ma ridicolo. Il tutto preferendolo a Cheddira regalato a De Laurentiis. La conferenza stampa di fine non mercato ex post è sempre più grottesca man mano che passano i giorni. L’arroganza nel dire che l’attacco è a posto si scioglie di fronte all’evidenza.
        Faccio una domanda. A giugno in previsione della prossima serie B (speriamo) come farà il tizio di cui sopra a liberarsi di Inglese e Sciarpentié? O anche l’anno prossimo partirà ad handicap coi due ex giocatori?

        • 12 Febbraio 2023 in 21:17
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          Inglese resterà qui fino al 2024. Nessuno lo prenderà a 2,4 milioni lordi l’anno. A meno di risolvere il contratto e mettere a bilancio una minusvalenza.
          Charpentier idem. Forse trovi da prestarlo ma è un all-in, più che una scommessa.

          • 13 Febbraio 2023 in 02:15
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            A meno che non rescinda il contratto, e non credo, l’e’ miga stupid, c’è l’abbiamo sul groppone fino al 2024

  • 12 Febbraio 2023 in 10:59
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    Non me l’ha data ma neanche è fuggita: tanta roba di questi tempi…

  • 12 Febbraio 2023 in 13:50
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    Caro Ampo, ospite di tante serate del giovedì, si comprende bene che la molteplicità dei tuoi ruoli ti suggerisce se non ti impone, valutazioni di un certo tipo ma, ricorda, sei, probabilmete più di altri, un tifoso, un innamorato del Parma. Qualche volta per il bene cosmico dovresti lasciar parlare più il cuore e la pancia e meno il cervello, non per non fare analisi obbiettive ma, perseverando nel vedere solo quel pochissimo che va, la mediocrità tanto temuta dal Gigi certamente non avrà alcuna opposizione. Pecchia durante la settimana, “il clima è veramente positivo”, “stiamo costruendo una mentalità vincente” ed ancora a fine partita “abbiamo dominato per 20 minuti”, tutti pensierini che non esprimono altro se non il nulla, non fosse altro perchè sono i medesimi sfoggiati in ogni situazione, prima e dopo ogni partita dell’inizio della stagione. Questa teoria dei bicchieri mezzi pieni sempre e comunque temo che porterà non solo la squadra e la società, ma tutto quello che vi ruota attorno a morir di sete. Il gioco è inesistente nella fase offensiva, la fase difensiva e quanto meno in balia delle giornate più o meno storte di chi scende in campo mentre il centrocampo resta ogni domenica un esperimento metafisico diverso da quello praticato il sabato precedente.
    La società ha sicuramente molte colpe ma anche la guida tecnica, pur con le difficoltà legate ai numerosi infortuni pare non essersi mai realmente messa al servizio della squadra e del materiale umano esistente, cercando unicamente di voler far prevalere al di sopra di ogni cosa una filosofia che oltra a non dare risultati non mostra nemmeno reali progressi. PIU’ PANCIA MENO CERVELLO – CON I BICCHIERI MEZZI VUOTI SI MUORE DI SETE.

  • 13 Febbraio 2023 in 00:50
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    L’attacco è un problema. Penso non si discuta.
    I due rumeni dovrebbero essere il valore aggiunto. Temo siano un altro problema.
    Zanimacchia molto bene.

  • 13 Febbraio 2023 in 06:42
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    Ieri hai perso tre a uno, che poi per vicende burocratiche sia finita in pari è pura casualità. Gli svarioni difensivi sono tutti in bella mostra, incancellabili, nemmeno dal VAR. Buffon è un caso a parte… la vecchiaia è una brutta cosa per tutti.

    • 13 Febbraio 2023 in 16:33
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      Beh questo commento è il top in assoluto:-)
      Non abbiamo perso 3 a 1 per vicende burocratiche è irraggiungibile…chapeau
      mo che lavor

  • 13 Febbraio 2023 in 18:30
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    Simone:-), ti spiego perché i gol della Ternana erano validi. Il secondo gol è stato annullato per fallo di mano, ma l’arbitro aveva concesso il vantaggio in quanto la palla era finita tra i piedi di estevez, toccata da Estevez e poi riconquistata dal ternano ed a seguire l’azione del gol. Poi il VAR era autorizzato ad intervenire in mezzo al campo?
    Il gol in fuorigioco era giusto perché non si può fare una cretinata del genere e farla franca …

    • 14 Febbraio 2023 in 11:34
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      Purtroppo non mi convince nessuna delle risposte. Se il VAR è intervenuto evidentemente poteva intervenire, dato la l’azione è stata palesemente viziata da un fallo di mano.
      Poi sul secondo gol che fosse il frutto di una cagata è fuori discussione, ma siccome nel gioco del calcio esiste il fuorigioco, direi che sia abbastanza chiaro che lo si debba fischiare, al netto di tutte le considerazioni. In conclusione, di gol regolare ne hanno fatto uno per nostra fortuna, il resto sono chiacchiere da bar.

      • 14 Febbraio 2023 in 20:09
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        Più che Bar sono chiacchiere da Var

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