CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / INZAGHI: “E IO FO BUCHI NELLA SABBIA”

(Gianni Barone) – Mentre il Parma, dopo Frosinone, infligge, sull’asse di Milonga, Ansaldi-Vazquez, un altro «doppio splash» anche alla Reggina, il suo tecnico Pippo Inzaghi, come declamava Vittorio Gassman, nella ballata dell’ignoto Ragazzoni, davanti alla nuova affermazione dei Crociati afferma «a voi che cogliete allori, Dio vi abbia, tutti quanti, in pace e in gloria… e io fo buchi nella sabbia».
Ancora una volta il Parma affonda una squadra che gli sta davanti, presunta grande, e presunta più forte, che non riesce a cavare niente dalle rape del suo gioco (sempre presunto), mai brillante, mai insidioso, e regala su di un delizioso piatto il gol della vittoria al Parma, dimostrando dal tacco di Camara, dal cross di sinistro di Ansaldi, passando per l’uscita sfarfallante dell’ex Colombi (chi?), fino al colpo di testa di Vazquez, in piegata verso il basso tutta la mollezza di una difesa che, a due passi dalla porta, concede al falso nove di diventare ancora una volta vero, grazie a tanta libertà di spazio e di opinione a lui riservata.
Il Re é ancora il Mudo, e il Parma non è più nudo, e riprende quota e morale fino al prossimo impegno in cui dovrà dimostrare più che mai di essere degno di ammirazione e stima.
Questa volta si plaude ai subentranti – Camara e Cobbaut (con Circati una coppia centrale nuova e si spera convincente) – e non si può certo dire che si è vinto per esperienza, in quanto nel rimescolio di carte operato da Pecchia, nell’undici iniziale sono presenti quei giovani – Sohm, Circati e Beneck, Man – sui quali la proprietà fa a affidamento per un futuro economicamente roseo, nonostante la tifoseria meno moderata ne farebbe sempre e comunque volentieri a meno.
Ma nella mediocrità di un incontro senza fiammate e senza calcio champagne o prosecco, da entrambe le parti, si brinda ad un successo in cui gli uomini di Pecchia hanno dimostrato tenuta e non hanno effettuato tra le pieghe e le curve del finale, il benché minimo sbandamento.
Complice anche il «fare buchi nella sabbia», di cui sopra, di parte Reggina, che spiana la strada al Parma, e mette la compagine calabrese sull’orlo di una crisi non di nervi, ma di ben altra natura e proporzione ai fini di una classifica che nel girone di ritorno non fatto altro che subire battute a vuoto a go-go’.
Ma al Parma non deve interessare cosa sia ciò di cui si é giovato in termini di arrendevolezza e evanescenza avversaria, per avere la meglio. Deve cercare di scolpire, fabbricare, coltivare, allevare, per evitare a sua volta, contro il prossimo avversario il marmoreo e granitico Sud Tirol, di fare a sua volta «buchi nella sabbia», visto che non avrà a disposizione il Mudo squalificato e quindi tra il falso e vero, tra il serio e il faceto un sostituto o un centravanti se lo deve alfine inventare.
Questa volta niente ha girato a sfavore: gli episodi non contano e la squadra non si è snaturata e non si è accontenta della prestazione, visto che la stessa, nonostante ci sia stata vittoria, non è risultata sicuramente esaltante.
Bisogna fare punti, e non gioco o pugnette, si era detto: quindi per il momento va bene così e per una settimana oltre alla felicità del Presidente, registreremo «la sospensione di ogni giudizio», negativo da parte di chi non ne vuole sapere di approvare questo tipo di progetto che va avanti anche se non esalta nessuno.
Eppure tutti si aspettavano una Reggina diversa, più combattiva, più scorbutica, più offensiva: alla fine niente di tutto questo, con buona pace di un Parma, che incassa e ringrazia tra poesia espressa e realtà fatta di buchi difensivi, gentilmente, offerti. Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

9 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / INZAGHI: “E IO FO BUCHI NELLA SABBIA”

  • 4 Marzo 2023 in 19:46
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    Che giocatore Benepippa! Che campione! Il calabrone 🐝 Guazzo e Musetti tecnicamente al confronto erano Van Basten. Che schifo!
    Per fortuna che Pippo ha il cavallo di Troia Colombi che già quando la Reggina volava io prevedevo che Tutankamen Colombri ci avrebbe messo del suo…

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  • 4 Marzo 2023 in 20:07
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    Manca vazquez la prossima partita, chi segna?

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  • 4 Marzo 2023 in 20:25
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    Se….se….se….se…..se….se….se….se….se….se….(10 sconfitte fossero stati 10 pareggi…)
    Come se….mio nonno avesse avuto la ruota sarebbe stato una carretta….
    Siamo una squadra così….e se….

    Si sentono voci nel web che parlano di pessime condizioni fisiche del Carpentiere. Contro il Sudtirol ne sapremo di più….hai noi.

    Ma ndo vai , se il muso Vasquez…in squadra non c’è lai?!?!

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    • 5 Marzo 2023 in 20:42
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      Charpentier non può piu’ giocare a calcio. Ma lo sapevano tutti quando è stato preso. Nessuno ricorda i tre e passa giorni di visite mediche e le palle stagnate dal solito bresciano che diceva fosse reduce da infortunio ma pienamente recuperato e dovesse entrare in condizione?
      Anche pecchiamo si è rassegnato e ha messo fuori inglese e Charpentier. Sabato serve velocità. Non sarei stupito di vedere bernabe’ falso nove man e zani macchia e magari Camara e sohm o Hainaut mezze ali.
      Poi non giocherà cosi ma la scelta sui due cadaveri ormai è fatta. Con buona pace di chi dice che la punta è un falso problema.

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  • 4 Marzo 2023 in 20:54
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    Verissimo Colombi ha giocato di nuovo per noi. Comunque è andata, nel complesso partita giocata al rallentatore. Senza Juric è tutto perfetto, tranne Osorio. Reggina come ha detto il columnist “presunta grande” in realtà tolto Munez non ha un cacchio, ah va be ha Inzaghi che almeno è Figo.
    ” …

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    • 5 Marzo 2023 in 08:29
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      Ve che la reggina sono 28 partite che ci è davanti, così per la nuda cronaca, e probabilmente ci resterà per le prossime 10

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      • 5 Marzo 2023 in 14:47
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        La Reggina la superiamo alla grande e chiudiamo a 60 punti….

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        • 10 Marzo 2023 in 12:52
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          Mi avvalgo della facoltà di non risponderle perché il fatto non sussiste

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  • 4 Marzo 2023 in 20:56
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    Baciamo le mani a Don Vazquez, che ancora una volta ci sta tenendo a galla. Un campione senza tempo.

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