FORMAZIONE CONTINUA GIORNALISTI / QUELLA VOCE CHE APRE LE DANZE…
Il nostro direttore Gabriele Majo ha inaugurato ieri mattina, il corso “L’importanza di saper parlare in pubblico nella professione giornalistica”, valido per la formazione giornalistica continua e tenutosi al Centro Diocesano di via Giovanni Maria Conforti a Parma.
Martedì 21 marzo 2023. Non inizia solo la primavera, ma inizia un altro viaggio, quello che da Milano porterà il sottoscritto nel ducato, da dove mancava da Parma-Atalanta 2-5, del maggio 2021. Dice un refrain, di una réclame recente: “Il viaggio è già vacanza”, ebbene, per me, la tratta Milano-Parma, è già un sintonizzarsi su quelle frequenze: la città di Maria Luigia, le sue strade che senza bici sembrano quasi non saper respirare, i suoi vicoli verdeggianti, le sua piazze chiassose ma discrete, e poi lui Gabriele Majo, il mio maestro e il mio autore per dirla con Dante.
Dieci anni fa, avevo iniziato da circa un annetto, il mio iter, alla scuola della sua parola, delle sue dritte, dei suoi insegnamenti, percorso che mi portò poi, ad inizio autunno del 2016, a diventare giornalista pubblicista.
La voce di Gabriele, pastosa e stentorea al tempo stesso, non è uguale ad altre voci, la si riconoscerebbe lontano un miglio: timbro caldo, miscela gusto attesa e lambita da un retrogusto di aneddoti.
Ed è propria questa voce che dà il la alla kermesse. “Quello che doveva essere un intervento di alleggerimento finale è diventato quello introduttivo, per via dell’inizio del torneo di Viareggio con la Primavera del Parma Femminile impegnata a Livorno, partita alla quale dovrò presenziare per lavoro”. Come se un trequartista, dovesse, giocoforza, partire da dietro. Ma per lui, che le spole ce le ha nel sangue, non è un problema.
A proposito di ruoli: “L’ufficio stampa di una prima squadra maschile, è simile al portiere che deve essere pronto a parare i colpi che, da un momento all’altro, possono arrivare dai giornalisti sapendo dire anche dei no, quello di una una squadra femminile è più simile all’attaccante, che deve saper trovare gli spazi e proporre azioni, laddove, abitualmente, non c’è parecchia visibilità.”.
Francesca Caggiati, direttrice de “Il Giornale di Fidenza” e organizzatrice e moderatrice dell’evento, sembra un po’ fare l’Enrico Ameri della situazione, ogni tanto interrompendo il Nostro, non, però, per segnalare un gol, ma per mantenere serrato il ritmo del lungo convegno…
Ma non solo sport, nelle vicende professionali di Gabriele. Francesca ricorda, infatti, quando la voce di Majo era carattere distintivo di “Dedichevolissimevolmente”, un programma radiofonico locale che lo ha fatto conoscere in lungo e in largo, diventando cult a fine anni 80…
“In quel programma – ricorda con la pelle d’oca Majo – viveva un dialogo spontaneo e non costruito tra me e l’ascoltatore: mi piaceva cazzeggiare con chi ci chiamava, cercando di entrare in contatto con il suo mondo ed il suo momento, una interazione tutta rigorosamente in diretta, differente dal mandare in onda i messaggi registrati in segreteria telefonica”.
“Una volta, sul filobus, ascoltai alcune ragazze parlare di quella trasmissione: io feci finta di niente, ma quando tornai in studio al pomeriggio raccontai di loro e così si fidelizzarono ancor di più”.
Non solo è un piacere ascoltare Gabriele, ma sono diversi i taccuini degli astanti che si riempiono di appunti, che prorompono spontanei:
“Oggi il grosso problema delle radio è l’omologazione: programmi tutti uguali, dove parlano tutti di una stessa cosa, con la stessa voce, la stessa intonazione, manco si distinguono, ma senza la minima originalità o coinvolgimento emotivo”.
Il papà di Stadiotardini.it regala una chicca da far invidia al sociologo Giovanni Sartori:
“Il medium è uno strumento per mandare un messaggio, favorisce una mediazione, i social, al contrario, si fondano su una comunicazione diretta (spesso impulsiva, nda) che cancella ed azzera ogni mediazione. E molti di noi giornalisti, attraverso l’utilizzo dei social, segano l’albero su cui sono appollaiati…”
Infine, Francesca sottolinea come sia stato un inventor dei contenuti video all’interno di un sito internet, oggi cosa quasi comune a molti portali, ma nel 2010, una vera rarità…
“Con e su Stadiotardini.it, testata giornalistica e non semplice sito, penso di aver proposto un genuino giornalismo dalla base. Il contenuto visual aiutava ed aiuta a comprendere meglio quello testuale, completandolo, non sovrapponendosi, offrendo un’ulteriore chiave di lettura”. (In questo determinanti risultarono e risultano i video ai vari volti di “Tutto il calcio minuto per minuto”, come quello confezionato, en plani air, sui banchi della tribuna stampa dello stadio Giuseppe Meazza di Milano, accanto alla postazione di Riccardo Cucchi, mentre la prima voce del programma, consegnava agli ascoltatori la sua ultima radiocronaca per Rai Radio 1, durante Inter-Empoli, domenica 17 febbraio 2017, nda).
Un applauso intenso ne rumina l’intervento e saluta Gabriele, che disfattosi dei panni del comunicatore reindossa quelli del capo ufficio stampa e via verso Livorno. A proposito di Livorno, le chiacchiere le porta via il veno e le biciclette i livornesi per dirla con Max Allegri. Ma quelle di ieri di Gabriele non sono affatto state chiacchiere, ma chicche, spunti, per rielaborare le tappe di un viaggio e srotolarne di nuove.
Seguiranno gli interventi del formatore e trainer Marco Becchi, dell’attore Marco Musso e la chiusa del giornalista e Consigliere Nazionale dell’ordine giornalisti dell’Emilia Romagna Emilio Bonavita, però, quel calcio d’inizio dato da quella voce, è valso il prezzo, di due biglietti ferroviari e la sveglia alle sei… Luca Savarese