IL GALLO DI CASTIONE / LA FINTA CON SCULETTATA L’HAN CAPITA UN PO’ TUTTI…
(Il Gallo di Castione) – Peraltro non è vero che sono rimasto bambino perché avevo paura di crescere, sono invece rimasto a chiedermi cosa farò dopo le Medie, tuttavia i ricordi più belli sono quelli infantili, come quando giocavo con mio nonno e una volta gli dissi – Nonno, ho trovato l’acqua! – Bravo, continua a scavare, quando trovi il vino vengo a vedere. Allora non lo capii, ma crescendo ho compreso il valore delle sue parole, finché su un libro ho letto che il vino fa male, così ho smesso. Di leggere. Perché nell’ebrezza etilica siamo la ciambella con il buco, l’erba del vicino, la botte piena, l’oro in bocca, la lingua che batte, chi la dura, chi la vince, alla sera leoni, la mattina levati dai coglioni.
Se frequenti Bacco non devi mostrare sempre il tuo lato migliore: rischi di nascondere il tuo lato peggiore, ovvero il più interessante. Però è difficile mostrarsi nudi in pubblico, così mi succede che ciò che scrivo sia una pessima traduzione di ciò che penso che è una pessima traduzione di ciò che sento. Un tradimento dietro l’altro.
Per fortuna che esistono il sarcasmo e l’ironia, che son quelle cose che fan sorridere gli altri, mentre tu ti ci nascondi dietro per prendere le distanze, per tirare il fiato. Eppure io sono forte, io sono un supereroe come Spiderman, anche se a me non mi ha morso un divano, oppure come Superpippo quando resta senza noccioline. Ed ancora mi sento Popeye quando mangio i tortelli d’erbetta, ma nella ricetta non ci vanno gli spinaci, sono Charly Brown che amava la granita alla menta senza menta, sono Linus col raffreddore senza la sua coperta. Ecco…
E mi sento troppo spesso pieno di domande senza risposte, anche se sono stato un bambino precoce: a 14 anni già non capivo le donne, anche perché quello che le donne non dicono è niente rispetto a quello che gli uomini non capiscono.
Ma veniamo al commento della partita. Nell’intervallo ho chiamato Houston. “Houston, abbiamo un problema” – “Dove siete?” – “Al Tardini” – “Allora uno solo mi sembra un po’ poco” ed io ho come quell’idea che non se ne esce, anche se per una volta in campo non trovi giocatori rassegnati all’inevitabile cattivo epilogo, il risultato è figlio dell’incapacità dei protagonisti di essere migliori.
Non ci riesce mica l’ala rumena ad ampliare il repertorio, che la finta con sculettata l’hanno capita ormai tutti (e poi l’ha rubata alla Laurito). Non potrebbe essere veloce il formaggio svizzero coi buchi, che si è scontrato in campo con una tartaruga e abbiamo visto due lenti a contatto. Potrebbe essere, ma non è più “uno che in serie B fa la differenza” la punta anglosassone, come bisogna lasciare crescere l’altra punta e sta entrando in condizione la terza. L’attacco ti dà una sensazione di impotenza: guardare il Parma contro il SudTirol è stato come vedere un film porno con le mani legate. La difesa ci dà spesso un senso di insicurezza, anche se i madrelingua tedeschi non ci han nemmeno provato: per questione di centimetri gli stavamo regalando un rigore. Imparerà a difendere sicuramente lo stopper ex Napoli (o è il cugino ?), farà qualche cazzata difensiva in meno il Venezuelano e intanto godiamoci la “garra” dei 4 argentini e il campioncino Bernabè, migliore in campo da alcune partite.
Buffon lo ringraziamo perché ci ha evitato guai peggiori, l’allenatore lo capiamo perché se i precedenti 4 tecnici, alcuni bravi , non ce l’han mica fatta a tirar su una squadra, lui almeno ci sta provando, diamogli tempo e diamogli anche soquanti giocatori pronti all’uso che se no non ce la cava mica neanche lui, sposta solo il traguardo un po’ più in là per non arrivare mai a nessuna fine.
Guido Magnagatti, noto commentatore sportivo della Brianza, commentava alla trattoria Friggistrutto di Blisgate sull’Olio che una squadra senza attacco è come un culo senza il buco. Alla basa successiva, avvenuta due giorni dopo all’osteria della Zucca (dove si mangia, si beve e si guzza) in località Trombate sul Serio, ha aggiunto che “giocar bene senza bottino è come lavarsi i piedi con su il calzino.”
Ma veniamo alla sintesi di “mai ‘na gioia” che ci accompagna ultimamente da tifosi del Parma, ma ancor di più nelle vicende umane. Guerre, terremoti, morti in mare, pandemie, povertà, disgrazie di ogni tipo ed origine ci accompagnano nella cronaca quotidiana togliendoci la sana gioia di vivere, ho comprato due etti di ansia e me ne han dato 6 chili chiedendomi – Lascio? – Lasci pure, la mangio per strada.
Quando Dio mi ha chiesto se volessi venire al mondo, io ho detto “Ok, accetto la sfida” e Lui ha capito “Sfiga”. Non c’è altra spiegazione, con la sfiga che abbiamo se riusciamo a prendere il treno che passa una sola volta nella vita, come minimo deraglia, affidati a una zampa di coniglio, se vuoi, ma ricordati che non ha funzionato per il coniglio. Caro Dio, c’hai fatto mare. È giusto che tu lo sabbia. Poi c’è questo inverno che si dimentica di indossare la nebbia e usa tutto il blu della scatola per il cielo, quindi non ci resta che riempire la malinconia di elio e lasciarla andare. Fuori dalla paura c’è un sole bellissimo. Il Gallo di Castione
Finta da classico giocatore tamarro di campetto. Può giocare giusto là il nostro “Eminem rumeno”.
Eh però abbiamo Mihaila e Bonny di che ci si lamenta?
Valenti out, questa settimana tocca a lui
Grande Il ????
Divertente come sempre l’editoriale del Gallo. Oggi Vinciano, ovvero una vittoria di culo. Cmq segnalo che il mitico Tutino ha segnato e fatto un assist. Noi lo usavamo come mocho vileda per bambini.
Forse anche il Mr. può non capire la situazione e sottostimare uno come Tutino, che non sarà un fenomeno ma nemmeno è un Bonny o un benediciack, per non parlare di se sta bene Inglese.
Tanto il Palermo ha fatto manita con il Modena e la nostra sicura partecipazione ai pleiof, come la stampa digitale da già per certa, è leggermente in ribasso.