CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / DA RAMPANTE A DIMEZZATO. PER FINIRE INESISTENTE

(Gianni Barone) – Non è stata la classica partita dai due volti, come qualcuno ci vorrebbe far credere, e non è nemmeno colpa di qualche singolo o dell’allenatore (forse) se vi è stata una tale metamorfosi che ha portato una squadra, il Parma, a dominare (a essere rampante come il calviniano Barone) nel primo tempo, a diventare mezzo (dimezzato come il visconte dell’autore di cui sopra) in balia di un Cagliari non migliore, ma diverso, grazie ad un Luvombo miracolato e ad un arbitro iper casalingo per un finale inesistente come il cavaliere che l’autore postmoderno già citato (Calvino) ci ha evocato in maniera disarmante.
Un disastro annunciato? Lo specchio di una stagione in chiaroscuro? Un secondo tempo gestito male e finito peggio?
Cambi che hanno alterato l’equilibrio che aveva messo sotto un Cagliari non brillante all’inizio?
Abilità ed esperienza del tecnico avversario che, abituato a gare del genere, ha finito per avere ragione, con piccole centrate mosse, della presunzione dei Crociati? Arbitro che ammonisce a senso unico e costringe alla sostituzione di Estevez che scombussola un po’ tutto, là in mezzo e, in occasione del rigore, sorvola su intervento dubbio di carica al portiere?
Il Parma che regala la vittoria e può temere solo se stesso, visto l’andamento della gara?
Dopo tanti interrogativi le sole certezze sono gli errori da una parte e dall’altra in occasione di tutti i gol: dei difensori e del portiere del Cagliari e di tutta la difesa del Parma, in bambola, sullo scatenato Luvumbo, eroe di serata.
Non l’ha vinta Ranieri, di sicuro l’ha persa il Parma, giocatori ed allenatore compresi o esclusi, a seconda dei casi, su questo non ci possono essere dubbi.
L’autorevolezza svanita è figlia di un secondo tempo da non ripetere al ritorno, in cui la filosofia calvinista del rampante che si dimezza per apparire del tutto “inesistente” dovrebbe essere d’incanto abbandonata.
Una volta, un allenatore che ora non è più con noi, disse “il risultato peggiore che una squadra non equilibrata può ottenere alla fine del primo tempo è quello del vantaggio per 2-0: di sicuro alla fine perde”.
Così parlò e parla ogni Zarathustra che alberga dentro di noi alla fine di partite del genere.
Per il resto la metanarrazione con i gol segnati da chi (Sohm e Beneck) fino all’altro ieri era considerato “oggetto misterioso” più che mai, e con le prestazioni evanescenti dei presunti talenti rumeni, piatti quasi allegorici, ci suggerisce di interrogarci sulla distinzione tra cultura bassa e cultura alta, applicata al calcio, che per mezzo del “pastiche” finale ci riporta ad una sorta d’impossibilità di comprendere la complessità del reale, in una semplice partita di calcio in cui il positivismo soggettivo e di maniera chiarifica i limiti alla nostra capacità di conoscere il principio di indeterminazione, o quello di un’entropia legata più alla teoria del caso che non a quella della probabilità di riuscire a spuntarla al Tardini, dove si può anche essere un po’ più ortodossi da un tempo all’altro con approcci meno “decostruzionisti”. In poche parole basta pareggiare i conti senza fare tanto rumore o tanti “sparpagli”, come si dice in tono naïf nelle nostre campagne… Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

5 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / DA RAMPANTE A DIMEZZATO. PER FINIRE INESISTENTE

  • 31 Maggio 2023 in 00:20
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    Partita che non può prescindere da un arbitro stile De Santis. Ma come si fa a mandare un novizio o quasi per una gara così importante?

  • 31 Maggio 2023 in 07:48
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    Ci vediamo a Paerma
    Forza Parma

  • 31 Maggio 2023 in 11:52
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    R u b a t a.

  • 31 Maggio 2023 in 12:10
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    comunque somh gran giocatore chi l avrebbe detto ? perché l ha tolto vallo a capire …….. Speriamo nel ritorno ma diciamolo con onestà dopo una stagione con più scuri che luci se non andiamo in A non ci sarebbe nulla da stupirsi ……la partita di cagliari e’ la fotocopia della stagione , poi pecchia ha preso una lezione da ranieri , comunque non è impossibile batterli anzi ……ma se non mettono la grinta che hanno messo loro sarà duro

  • 31 Maggio 2023 in 19:27
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    Cinque gialli a zero
    Rigore fasullo ed inventato da de Sanctis due a 5 minuti dalla fine…ma scusate l’avete vista o no la partita????
    Lapadula si lancia in tuffo e non viene ammonito per simulazione, man come prende palla viene falciato e tutto va bene e via così…ma di cosa stiamo parlando
    .di calcio o di capoluogo di regione contro capoluogo di provincia…in serie A…

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