CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / NEANCHE I “POHJAN PALI” FERMANO IL PARMA
(Gianni Barone) – Nel derby tra le squadre più in forma della B, il Parma ha avuto la meglio su un Venezia, mai banale, che resta in gara fino in fondo e deve arrendersi solo dopo un doppio 2-1, sia nei gol che nei pali (i due di Zanimacchia ed Estevez contro quello di Milanese (che poi era una traversa) al minuto 91 che ancora vibra.
L’unico neo dell’incontro dei Crociati, che è valso quel quarto posto tanto inseguito, che pareva una “mission impossible” fino a qualche settimana fa, è stato il colpo di testa di Pohjampalo, che per non tenere fede al suo nome lo ha indirizzato in porta,(e non sul palo lui medemo) dopo aver ringraziato Osorio e soci per la tanta, troppa libertà ricevuta in occasione di un corner che andava letto in modo migliore un po’ da tutti i Crociati presenti in area di rigore.
Però, quando si decide di non marcare né a zona con criterio e né a uomo con decisione, ecco che su palloni del genere, si corre il rischio di vanificare tutto quel che di buono si è realizzato e di regalare ad altri qualcosa di prezioso, come stava succedendo con il quarto posto che, per tanti minuti, virtualmente, era stato concesso al sempre temibile Cagliari vittorioso in quel di Cosenza.
Questa squadra, comunque, può permettersi anche di sbagliare, vista la capacità di reazione che ha saputo offrire nei momenti delicati della partita contro un Venezia che non era facile e nemmeno semplice riuscire a battere.
Un Venezia che, dopo un inizio un po’ timido coinciso con la quasi casualità del gol subito su rigore, ha dimostrato di saper tenere bene il campo, sia nel primo tempo, quando doveva inseguire, e sia nella ripresa quando, per non correre il rischio di uscire dai play off per i concomitanti risultati delle altre squadre in lizza, ha dato l’impressione di non accontentarsi del pareggio tentando, addirittura, di vincere attraverso azioni offensive veloci e insistite, prestando, però, il fianco alle ripartenze del Parma, come in occasione del gol subito sull’asse Bonny (finalmente pure lui utile alla causa) Camara.
In ogni caso, l’impressione è che il Venezia sia in grado di dare del filo da torcere a chi dovrà affrontare nello spareggio, vale a dire il Cagliari.
Dal canto suo, il Parma attuale diventa difficile da affrontare e da battere, in quanto, anche se qualche singolo non rende al massimo (come Man e Sohm in questa occasione), lo spirito di squadra emerge riuscendo a sorreggere, al meglio, la gestione dei risultati, attraverso i cambi, mai così decisivi come nell’ultimo periodo.
La cura Pecchia comincia a funzionare proprio nel momento propizio, quando, cioè, si è di fronte ai dentro o fuori determinati al raggiungimento degli obiettivi finali.
La maturità, la continuità, l’identità, tanto inseguite, quasi invano, durante tutto l’anno, ecco che arrivano in dote alla squadra proprio quando ormai sembrava poter essere troppo tardi.
Ora il Parma può solo avere paura di se stesso, perché, oltre alla rilassatezza nel gestire certe situazioni, alla presunzione di avere già vinto in partenza, non s’intravedono, all’orizzonte, avversari capaci di metterlo sotto o in soggezione.
Delle altre cinque squadre qualificate, non fanno più paura neanche il Bari (in fase di stallo) o il SudTirol (in caduta quasi libera) e le più in forma Cagliari, Venezia, battute entrambe di recente, non devono poi tanto preoccupare gli uomini di Pecchia consapevoli, adesso come non mai, della loro forza tecnica mentale da poter immettere nelle prestazione prossime a venire.
Una corsa che si non deve arrestare proprio sul più bello, che non si deve infrangere su altri pali o su Pohjampalo, semmai il finnico goleador, che tocca pochissimi palloni e quei pochi li sa indirizzare al meglio, ritornerà ancora da avversario al Penzo e al Tardini, ai primi di giugno, per un’ipotetica semifinale a sorpresa. Gianni Barone
Comunque Pojana non è male!!!!
Si, questo Parma ha acquisito una consapevolezza nei proprio mezzi che nessuno può scalfire. Andiamo a prenderci la Serie A!