IL COLUMNIST di Luca Russo / AI PLAY OFF IL PARMA PESCA (BENE) L’AVVERSARIO MENO SOLIDO E INDECIFRABILE

(Luca Russo) – E così alla fine, tra i due, il Parma “pesca” l’avversario meno solido e indecifrabile. Parliamo del Cagliari, che nel turno preliminare dei playoff ha superato il Venezia per 2-1, grazie ad una doppietta messa a segno dall’infallibile e puntuale Lapadula nel giro di appena quattro minuti, ed esattamente tra il 14′ e il 18′.
I sardi, dunque, emulano il SudTirol, che ha “giustiziato” la Reggina con un gol in zona Cesarini, e raggiungono le Semifinali degli spareggi promozione dove, appunto, se la vedranno coi Crociati.
Si diceva di avversario non molto solido, né indecifrabile. Questo, almeno, è quanto emerso dallo sviluppo della sfida andata in scena alla Sardegna Arena.
Che legittimamente ha premiato i sardi alla luce della bella prestazione offerta per larghi tratti del primo tempo.
Ma che non è stato altrettanto generoso coi veneti, autori di una ripresa da squadra di categoria superiore: non è da tutti ripresentarsi concentrati, determinati e lucidi in campo dopo essere andati all’intervallo sotto di due reti e di tante, troppe incertezze.
I lagunari, bravissimi a non perdere la bussola e a non cedere alla tentazione di far saltare gli schemi, ci sono riusciti, però il tentativo di rimonta è rimasto un tentativo e basta, e la marcatura di Pierini, che ha timbrato al minuto 52, a conti fatti si è rivelata solo un’illusione e nulla più, il miraggio di una qualificazione che gli arancioneroverdi avrebbero anche meritato vista la conduzione della ripresa, come del resto l’hanno ottenuta senza rubare alcunché i rossoblu, molto più scintillanti al di qua del duplice fischio di metà gara.
Ma torniamo al Cagliari, e segnatamente al Cagliari visto col Venezia. Cosa deve temere il Parma degli isolani? E quali sono, invece, i loro punti deboli sui quali i ragazzi di Pecchia possono far leva per mettere nel mirino la finale promozione contro la vincente del duello tra Bari e Sudtirol?
Cominciamo col dire che, volendo fare un’opera di quantificazione, gli uomini di Ranieri contro la truppa di Vanoli hanno espresso più pregi che difetti. La prolificità di Lapadula, la qualità di Nandez, la sostanza di Makoumbou, la corsa di Luvumbo e la capacità della squadra nel suo complesso di approcciare con un certo impeto alle partite, fanno parte della prima categoria.
Una difesa non impeccabile sui calci piazzati e sulle palle alte, la condizione fisica che non resta su livelli accettabili lungo tutto l’arco del match e la scarsa propensione a restare dentro la sfida dall’alba al tramonto, della seconda.
Ma se invece di contare i difetti e i pregi del Cagliari li “pesassimo”, capiremmo ben presto che nel contesto dei playoff, i primi, se replicati contro il Parma, possono incidere negativamente sul risultato della formazione di Ranieri molto di più dei secondi.
Il Venezia visto in Sardegna, al contrario, al netto della sfuriata condotta con profitto dai padroni di casa fino al 2-0, ha espresso una buona condizione fisica e dimostrato di saper tenere il ring dal fischio di inizio a quello conclusivo senza sbandare nemmeno in una situazione di doppio svantaggio.
Insomma, tra gli isolani e i lagunari, i secondi sono sembrati molto più solidi e meno prevedibili dei primi. Ecco perché alla fine si può dire, a denti stretti, che il Parma ha “pescato” bene. Luca Russo