FRANCAMENTE / IL FLOP DEGLI AZZURRINI ANCORA ESCLUSI DALLE OLIMPIADI

(Luca Franchi) – Grandissima delusione per l’Italia u21 che è stata sconfitta dalla Norvegia nell’ultimo incontro del Girone ed eliminata dall’Europeo e di conseguenza niente qualificazione per le prossime Olimpiadi a Parigi (quarta volta di fila: l’ultima qualificazione olimpica per l’Italia fu quella di Pechino 2008). Ad andare avanti avanti insieme alla Francia classificandosi prima è la Svizzera che, pur essendo stata sconfitta, ha mantenuto il secondo posto.
Quali sono, secondo noi, i motivi di questo ennesimo flop che ci impedisce di andarci a riprendere questa benedetta qualificazione?

Partiamo dicendo che ultima partita del girone era nata male anche a livello di comunicazione mediatica interna ed esterna: non si è fatto altro che parlare per giorni di questo ipotetico biscotto (una mania, ormai, dopo che quella famosa Polonia-Svezia che costò il passaggio del turno in un Europeo alla Nazionale maggiore di qualche anno fa: da lì è venuta fuori, appunto, la biscotto mania, ricordiamo, ad esempio, che anche noi tifosi del Parma, nella stagione dell’Europa League conquistata sul campo nell’ultima partita Fiorentina-Torino, avevamo paura che la squadra gigliata, ormai senza obiettivi, lasciasse i tre punti a quella granata che, in caso di vittoria, avrebbe fatto suo l’ultimo passaporto per l’Europa, dove comunque sarebbe approdato per i motivi che ben sappiamo… Questa biscotto mania ha abbassato la concentrazione degli azzurrini, poi scesi in campo molli (ten dur, che mol diventa da lu) senza volontà e cattiveria.
Il destino era nelle mani degli azzurrini che, con una vittoria, avrebbero centrato la qualificazione ai Quarti di Finale, dove, invece, va la Svizzera che con Italia ha perso 3-0!  La Francia non ha mai pensato al biscotto, ma solo a far sua la partita (come era giusto che facesse) vincendo alla fine 4-1. L’Italia aveva tutto nelle sue mani, ma se manca la testa…
Passando al campo, poi, in queste 3 gare si è visto tutto il “non gioco” degli azzurrini: se al Mondiale U20 abbiamo visto un’Italia aggressiva che provava a imporre il proprio gioco (spesso riuscendoci), la U21, in questo Europeo, è tornata all’antichità: attendibile difesa a oltranza, lanci lunghi e pochi tiri in porta (solo 2 contro Norvegia), tanti assist e nessuna voglia di dominare la gara. Questo calcio, anche nelle categorie inferiori, ormai non funziona più: magari, ogni tanto, se ti gira bene, una volta magari puoi anche vincere, ma nel lungo periodo sei destinato ad arrenderti. Questa cosa è chiara da anni, ormai, ma molti sono testoni e non se ne sono ancora accorti. Peccato: un’altra chance buttata.
Allargando il discorso alla Nazionale Maggiore, non ci sono punte: miglior realizzatore della storia azzurra è Gigi Riva (in questi giorni ricordato anche dal nostro Gigi Buffon in uno speciale di Sky introduttivo al bio a lui dedicato), che ha segnato ben 35 gol, ma con la Nazionale ha smesso nel 1974…
Alle sue spalle ci sono Roby Baggio, che ha chiuso la carriera in azzurro nel 2004, e Del Piero, che ha smesso con la nazionale nel 2008. Poi, Pippo Inzaghi che ha smesso nel 2007 e Vieri nel 2005.
Sono ormai più di 40 anni che il nostro calcio non riesce a produrre un centravanti di livello mondiale. Siamo passati dalle speranze (chi vive sperando muore…) di Mario Balotelli e Gilardino, all’esplosione ritardiva di gente come Luca Toni. Dal Flop di Fabio Quagliarella, alle meteore Pellè e Zaza. Nessuno, in questi ultimi anni di calcio, è stato in grado di prendersi sulle spalle il vero 9 azzurro, e nessuno sembra in grado di farlo nei prossimi anni. Lasciando stare Immobile, che ha segnato tanto, ma va verso i 34 anni, a oggi la fiducia verso i Pellegri, Colombo, Cancellieri e Cambiaghi di questo pianeta è ai minimi storici, nonostante siano ancora all’inizio della loro carriera. Stesso discorso per Ambrosino, titolare dell’attacco dell’U20.
Non ci sono attaccanti, e il problema è grave. Forse, gli unici che potrebbero emergere sono Kean, Scamacca e Raspadori che per ora si sono un po’ fermati.
Qualche anno fa c’era stato un periodo che in nazionale c’erano i migliori difensori in circolazione:  Cannavaro, Nesta, Maldini (3 leggende), Bonucci e Chiellini (2 tiranni della difesa). Oggi guardando le formazioni azzurre dall’alto c’è quasi il vuoto non solo a livello di nomi, ma anche di tecnica.
Tornando agli azzurrini, l’impressione, seguendo le tre partite del girone, è che i ragazzi dell’Under 21 siano andati in crisi alla prima difficoltà. Nei settori giovanili, molti allenatori hanno dimenticato di insegnare i fondamentali della nobile arte difensiva e di conseguenza i giocatori escono con un bagaglio tecnico (e mentale) molto limitato rispetto ai coetanei. Le carenze degli azzurrini anche nel reparto difensivo hanno fatto davvero spaventare e non fanno ben sperare in vista di una rinascita.
È stato fatto un gran “can can” perché l’ Italia aveva tre squadre finaliste nelle tre Coppe Europee di Club (cosa che in effetti non accadeva da mo’…), ma quanti giocatori italiani c’erano in quelle tre squadre lì in rosa e in quanti hanno giocato?
Gravina, rispetto a Tavecchio, non ha portato novità: ha provato con il progetto seconde squadre, ma, anche questo, è stato un flop unico: l’Italia non è riuscita a qualificarsi alle ultime 2 edizioni dei Mondiali ed è un grosso danno per una nazione come l’Italia star fuori 2 mondiali consecutivi; gli azzurrini U21 non raggiungono la finale dal 2013, l’ultimo campionato primavera 1 è stato vinto dal Lecce pieno di stranieri. Segnali molto chiari di una grande crisi che, però, a nessuno interessa sistemare.
In Italia ognuno guarda a casa sua, al breve tempo, quando, invece, per ritornare come un tempo c’è bisogno di programmare nel lungo termine. C’è poco interesse a strutturare migliorarsi e crescere, nonostante il movimento sia affondato come il Titanic da anni o come il batiscafo Titan imploso ora… Luca Franchi

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2 pensieri riguardo “FRANCAMENTE / IL FLOP DEGLI AZZURRINI ANCORA ESCLUSI DALLE OLIMPIADI

  • 30 Giugno 2023 in 17:45
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    Oggi abbiamo la certificazione che siamo gestiti da una confraternita di clown nemmeno in grado di mettere in fila i documenti per l’iscrizione a un campionato. Ormai ogni scadenza amministrativa o fiscale è un rischio per una banda di scappati di casa

  • 30 Giugno 2023 in 19:28
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    Menzione speciale per Tonali: mister 80 mil ahahahah

    Forse per la B è buono.

I commenti sono chiusi.