CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / DOPO PARTIPILO SI SPERA NON IL DILUVIO

(Gianni Barone) – Mentre tutti si stavano già appuntando le date delle prime e delle prossime partite del Parma sancite dal calendario, ecco che un altro tipo di asimmetria incombe sull’inizio del campionato, definito, urbi et orbi, degli italiani, viste le date dei ricorsi in atto da parte di una squadra esclusa (Reggina) e di ben altre tre (Brescia, Foggia, Perugia) che vorrebbero essere incluse.
Non c’è mai pace nell’estate degli italiani, che vorrebbero godersi il campionato a loro dedicato.
E in particolare anche per i parmigiani che già pregustavano il derby con la Reggiana, a breve giro di posta, l’inizio si fa duro e in salita soprattutto per quanto appreso dall’intervista del direttore della Gazzetta di Parma, Claudio Rinaldi al tecnico del Parma Fabio Pecchia.
Direte voi: ma su cosa non si può star tranquilli dopo le dichiarazioni dell’allenatore crociato? In tutto, o forse solo in parte quando lo stesso afferma «Abbiamo preso solo Partipilo, aspettiamo…». Cosa? Ma poi, quando riprende dicendo «la squadra va completata è evidente, abbiamo perso giocatori importanti, è oggettivo che così non potremmo affrontare il campionato», ecco che i dubbi e timori aumentano salvo poi rasserenarsi quando aggiunge «stiamo lavorando per completare la rosa e vogliamo farlo il più presto possibile». Allora sì che ci siamo e ci troviamo d’accordo con quello che è la sintesi perfetta di quanto noi abbiamo già affermato, su queste colonne da tempo, e cioè che occorre sbrigarsi prima che sia troppo tardi e prima che tutti gli obiettivi, dichiarati, messi in campo dai giornali su suggerimento di qualche procuratore interessato, se ne vadano altrove, vedi Zaro al Modena, Nasti al Bari, e Maistro e Ferrari verso chi si sta avvantaggiando di più.
Urgono rinforzi, ribadisce lo stesso Pecchia, però quando afferma che gli piacerebbe vedere Delprato come centrale, visto che ha intenzione di lavorare in questo senso, cosa dobbiamo dedurre? Che la difesa sarebbe a posto con Balogh, Valenti (quando avrà recuperato) Osorio e Circati, fermo restando lo stesso Delprato come jolly e Ansaldi e Colulibaly come esterni? Perché al momento nessun centrale di difesa sembra essere stato, diciamolo pure, attenzionato.
Quindi dopo Partipilo, acquisto accolto da tutti con favore, e che oggi, giovedì 13 luglio 2023, alle 11.30, sarà presentato ufficialmente alla stampa al Mutti Training Center di Collecchio, cosa dobbiamo aspettarci? Si spera non il diluvio… Però, se non arriva a breve un difensore o un centrocampista tra i tanti che sono stati tirati in ballo, non sappiamo se a ragione o meno, o se la pista Coda, o chi per esso in attacco, si raffreddi, cosa rimane della squadra che deve recitare, da subito, stando anche alla facilità, sulla carta, del calendario appena reso noto, un ruolo importante?
Troppi punti di domanda che dall’intervista del direttore della cittadina Gazzetta, grande ammiratore del vate del calcio Gianni Brera, non vengono in nessun modo fugati. Quindi, prima che sia troppo tardi, occorre battere un colpo, anzi, due meglio tre, facciamo uno per reparto più un jolly che non guasta mai, un colpo che non sia di sole o di spugna come quelli che hanno portato al valzer degli addii, di Vazquez, Inglese e (quasi) Buffon che, per motivi diversi e non del tutto specificati, non saranno più a dettare, in campo e fuor, i destini Crociati della truppa del tecnico di Formia. Il quale confida nella società e nelle varie aree preposte allo sviluppo e al potenziamento della rosa, che al momento, pur essendo numericamente nutrita, presenta molte incognite, dovute anche al fatto che ancora non è stato svelato il reale destino di molti elementi tra i quali Beneck, Sohm e soprattutto Man. Di Zanimacchia e del suo ritorno a cifre più abbordabili se ne parla sempre meno, come ci si sta rassegnando all’idea che Gaetano resti a Napoli, Palumbo della Ternana resti dov’è o vada altrove e che l’unico che viene dato, quasi per sicuro in arrivo, sia l’esterno mancino Begic, del Vicenza, possibile alternativa di Partipilo nel ruolo di attaccante.
Non si discute, tuttavia, di come possa cambiare il modo di giocare, la strategia del Parma che dopo due anni di quasi dipendenza offensiva e di estro da Vazquez, si trova a non aver il suo effettivo alter ego, e il direttore Rinaldi in un rigurgito breriano degno di nota, non ha mancato di sottolinearlo chiedendo se “cambierà il modulo”, (sic, meglio: sistema di gioco) dopo la rinuncia tecnica e tattica al suddetto “Mudo”, che al momento è in stand by, in attesa, però, di rinforzare una potenziale concorrente dei Crociati per la lotta al vertice. Pecchia, di fatto, ha glissato producendosi nel suo solito manifesto identitario che così recita “Non cambieremo la nostra identità: la voglia di essere propositivi, di voler vincere le partite, di essere padroni del campo”. Parole pericolosamente simili a quelle pronunziate dal neo tecnico del Pisa, Aquilani, al momento candidato numero uno per raccogliere l’eredità infausta degli eccellenti esonerati della scorsa stagione, De Rossi e Cannavaro, esponenti della nouvelle vague propositiva. Quindi il modulo sarà sempre quello a zona, su questo non ci piove: è così da una trentina d’anni in Italia, per il sistema invece non si sa, anche perché quando il tecnico riprende dicendo “l’esperienza della scorsa stagione non va dispersa: ma potremo trovare delle varianti con una punta più da area di rigore, con altri giocatori che arrivano da dietro”, di fatto non apre a scenari diversi dal suo collaudato marchio di fabbrica, ossia il sistema di gioco a 4-2-3-1, o almeno così parrebbe. Certo, salutare Vazquez non è stato lieve nemmeno per lui, però nel rispetto delle scelte societarie nessun accenno di polemica, anche se gli scappa un “E’ chiaro che Franco ha tali qualità e tali caratteristiche che si poteva costruire attorno a lui un modo di gioco … è stato un grande punto di riferimento importante per la squadra”. Ora in tema di qualità gli rimane il rilancio di Bernabé come centrocampista di costruzione che però «per fare la differenza deve diventare più continuo perché ha qualità, ha forza, e ha quel guizzo che negli ultimi venti metri può scardinare le difese avversarie”. Su questo non si può dissentire di certo, però servono esterni d’attacco per il suo gioco che diano un contributo diverso e migliore rispetto a quello offerto dai due rumeni, vere e proprie “croci e delizie dei tifosi”, come le ha ben definite il direttore Rinaldi in sede di domanda al tecnico. E che non lo siano più o per davvero nel futuro sempre ammesso che restino in gialloblù entrambi.
Intanto come diceva un personaggio del film Bahria di Tornatore “Ricorsi, ricorsi sempre con sta minchia di ricorsi”, speriamo si riesca “assimetricamente” almeno a cominciarlo “sto minchia” (pardon), questo bel campionato degli italiani… Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

16 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / DOPO PARTIPILO SI SPERA NON IL DILUVIO

  • 13 Luglio 2023 in 06:43
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    Manca un trapezista e una donna cannone e siete a posto anche quest’anno, così il prossimo anno buffon lo andiamo a trovare direttamente a carrara

    • 13 Luglio 2023 in 10:31
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      Quando Pederzoli prenderà il mitologico centro avanti (che farà la fine dell’esterno di gamba della passata estate), Buffon “scioglierà le riserve”. Quindi mai

  • 13 Luglio 2023 in 09:13
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    L’indaguatezza di Pederzoli, di Notari e di tutta la brigata del mercato è ormai talmente evidente da risultare lapalissiana e purtroppo grottesca. Non si vede battere chiodo e ogni sessione che sia estiva o invernale la fola è sempre la stessa. Nomi che dopo qualche giorno spariscono e vengono presi dagli altri. Dopo il disastro dello scorso anno (culminato con lo scambio Cheddira/Sciarpentie’, la presa per il culo del centravanti che è un falso problema, le parole dopo Bari, etc.), cosa doveva fare di peggio uno per essere cacciato a pedate? Mi viene il vomito solo a parlare ancora di Man, Mihailia, Balogh, Valenti e Coulibaly. Ricordiamo anche che Camara (premio piplone 2022/2023, davanti di poco a Mihaila) sarà fuori qualche mese (per poi rompersi di nuovo off course).

  • 13 Luglio 2023 in 14:23
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    Impossibile che il Parma di Krause venga in serie A. L’unico obiettivo stagionale può essere vincere il derby, ma probabilmente perderemo anche quello.

    Yankee go home!

    • 14 Luglio 2023 in 14:06
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      Venga???? Devi vedere la Giuventuz due volte all’anno?

  • 13 Luglio 2023 in 14:48
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    Ma la campagna acquisti non la fa anche vayens?adesso cosa sta facendo? È chiaro che le direttive le da solo krause, gli altri si adeguano, altrimenti se ne vanno

    • 13 Luglio 2023 in 17:43
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      La campagna acquisti la fa Perder sola. Infatti si vede

    • 13 Luglio 2023 in 18:37
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      Dillo a Davide che pensa ha sctato carli 😂, secondo me é un distrattore di massa al soldo di kk, una percezione

  • 13 Luglio 2023 in 19:51
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    La tattica di Pedersola è sempre la stessa: inizia l’estate con buoni colpi (lo scorso anno Romagnoli, quest’anno Partipilo) e poi non fa più niente, convinto che basti un nome per calmare la piazza e costruire una squadra vincente.

  • 13 Luglio 2023 in 22:58
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    Più di 20 anni fa un sociologo Americano della Columbia University ha dimostrato che il numero di passi minimi che in media si devono fare per raggiungere un nodo qualsiasi di una rete (nel nostro caso la serie A) partendo da un qualunque altro nodo è 6.. e visto che Partipilo è stato finora il nostro unico acquisto (mentre Begic se dovesse arrivare con Pecchia sarebbe destinato alla panchina)…ne rimarrebbero da compiere altri 5. Lo stesso sociologo ha poi pubblicato un secondo libro in cui provocatoriament e afferma che il “senso comune” molto spesso spettacolarmente fallisce. E se questo fosse dimostrabile (ma non col buon senso..) dovremmo iniziare un po’ a preoccuparci visto che l’Americano e il mister facendo i Mudi col Mudo…(il nostro miglior giocatore…da anni) hanno fatto un’operazione di buon senso…perché Vazquez è troppo anziano e anche troppo buono.. da far sfigurare tutti gli altri…mister compreso. E poi.. KK è stato ragionevole.. a confermare Pecchia perché il secondo anno difficilmente l’avvocato lo sbaglia…e ancora, il Presidente, si è comportato da buon padre di famiglia a confermate Pederzoli…che alla fine verosimilmente dimostrerà di essere un buon DS visto che non può sempre incorrere in errori ed in comportamenti senza zelo… e l’ex direttore di Kum and Go.. è stato assennato… nominando direttore un Belga, professore Universitario, perché ci vuole uno studioso per spiegare quello che finora evidentemente non abbiamo capito…..Eppure, come in un gioco di specchi, questo buon senso americano (che nulla ha a che vedere con le lezioni Americane) potrebbe nascondere la strada giusta.. e adesso mi chiedo se avvisare l’Americano del suo eccessivo buon senso sia anche questo buon senso…. Io non ho la risposta (ma sono abbastanza convinto che kk non ne azzecca una)

    • 14 Luglio 2023 in 19:19
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      Lascia la sociologia ha chi l’ha studiata, che po’ at ghe rest in mesà

      • 15 Luglio 2023 in 10:11
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        Non ti allarmare Pencroff (e continua indisturbato il tuo viaggio nell’isola misteriosa…) in fondo era solo una trasposizione di 2 concetti della Sociologia nel calcio.. e non sono certo il primo a portare questa scienza in campo…. Analogamente il calcio (o il suo strumento…) hanno fornito innumerevoli metafore, proverbi, aforismi che usiamo quotidianamente. Per capirci, ti faccio questo esempio non a caso…”ma che 2 palloni…”…

  • 14 Luglio 2023 in 06:56
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    Troppo lungo!

    • 14 Luglio 2023 in 20:39
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      Giudizio assennato, condivisibile o detto altrimenti di buon senso

  • 14 Luglio 2023 in 08:14
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    Perder Sola sta al mestiere di Ds come Cyprien a quello di calciatore professionista

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