L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL PALLONE di Luca Tegoni / ABBIAMO TROVATO IL RIGORISTA (HIGHLIGHTS)
(Luca Tegoni) – Tanto, la testa è già a sabato pomeriggio quando, alle 18,30, inizierà Parma Reggiana. Le vittorie in serie, con o senza qualità, servono ad alimentare la tensione, quella Vis Pugnandi che solo il derby riesce a far scaturire dalle ugole e dai cuori dei tifosi del Parma. Si guarda alla vittoria non si considera la partita. Poi, dopo il derby, le considerazioni tecniche saranno più equilibrate.
Dopo meno di dieci secondi l’arbitro fischia un contatto in aerea del Cittadella tra il portiere e Partipilo. Sancisce così il rigore a favore del Parma che Benediczak trasforma. Riguardando l’azione in televisione penso che… abbiamo trovato il rigorista.
Il primo tempo del Parma è stato tra i peggiori che ricordi di questi ultimi anni. Il Cittadella, dopo lo svantaggio, ha preso possesso del campo occupando tutti gli spazi e impedendo ai giocatori del Parma di trovarne di liberi. Il Parma non è stato in grado di aumentare il livello della tensione agonistica subendo la pressione fisica degli avversari. Solo la scarsità offensiva dei veneti, non hanno fatto un tiro degno di nota, ha consentito al Parma di uscire dal campo, per l’intervallo, ancora in vantaggio.
Dopo tre minuti dall’inizio della ripresa i nuovi entrati Begic e Bernabè costruiscono il raddoppio. Begic si libera dell’avversario con una giocata di talento e d’istinto per poi entrare in area e servire a Bernabè la palla per il secondo goal che concretizza con un tiro simile a quello della scorsa partita.
La partita non cambia aspetto. La foga e il dinamismo dei giocatori del Cittadella si perde con il passare dei minuti mentre non cambia l’inconcludente attendismo del Parma che comunque porta a casa la vittoria rischiando molto poco.
Guardiamo in positivo a questo insolito inizio di campionato con due vittorie consecutive.
Parma batte Cittadella due a zero con reti di Benediczak su rigore nel primo tempo e di Bernabè nel secondo. Luca Tegoni – FOTO K73
Sì, senz’altro concordo. In tutto. E se il tema di questo spazio è dedicato alla leggerezza, e se Pecchia novello Perseo decollò il Mudo-Medusa perché pietrificava il gioco dei suoi giovani atleti e vittorioso dichiarava che una nuova leggerezza era sopraggiunta… adesso ci accorgiamo che la strada non è conclusa. Così per sottrarre peso è giusto guardare al tacco di Begic o al rigore battuto magistralmente da Benek ”e neve bianca scender senza venti” (Cavalcanti citato da Calvino). Ma il derby è vicino.. e bisogna “essere leggeri come uccellini e non come piume…” (Valery) come è successo invece ieri.
Oh, prima il Pisa, che poi rischiamo di arrivare male al Derby!