PAROLE CROCIATE, di Luca Ampollini / PER ORA CONTA POCO, MA CHE BELLO STARE LASSU’…
(Luca Ampollini) – 7 partite giocate in questo inizio, 6 vittorie e 1 pareggio: certo, 4 di queste sfide erano amichevoli, ma è fuori discussione che il Parma ha iniziato la stagione come meglio non avrebbe potuto, forte dell’esperienza dell’anno passato, un anno che ha decisamente forgiato gli uomini di Pecchia per l’acquisizione di un’adeguata mentalità.
La partita contro il Cittadella non è stata brillante, ma è stata interpretata correttamente: la gara richiedeva un determinato atteggiamento, vista l’organizzazione degli ospiti che spesso fanno giocar male l’avversario di turno.
Ed è qui che è emersa l’adeguata mentalità cui si faceva riferimento poc’anzi: il Parma ha tolto lo smoking e ha indossato l’elmetto, mostrando concretezza, umiltà e carattere appropriati al match.
Il vantaggio iniziale ha forse dato fin troppa sicurezza ad una squadra poi sorpresa dalla reazione di un Cittadella, tanto organizzato quanto “spuntato” davanti.
Alcuni correttivi tattici hanno migliorato l’assetto dei Crociati: Pecchia è presto passato ad un centrocampo a 3 e sostituito, a inizio ripresa, gli evanescenti Bonny e Sohm con, rispettivamente, Begic e Bernabè. Lo spagnolo ha dato ordine, geometrie e il solito apporto in zona gol da trequartista, prima di retrocedere in mediana nel 4-4-2 con cui Pecchia ha concluso la gara.
La rete del 2-0 dimostra, da un lato, le tante alternative di grande qualità che il tecnico gialloblù ha davanti (la giocata di Begic nel saltare l’avversario prima di porgere il pallone a Bernabè è straordinaria), dall’altro la capacità di una squadra che riesce ad essere molto più concreta, in questo inizio stagione, rispetto all’anno passato.
Va segnalata, altresì, la porta ancora inviolata: a tal proposito la scelta di Pecchia di rinunciare inizialmente a Zagaritis, che ha riportato Delprato a destra con Balogh in coppia con Osorio in mezzo, non ha portato particolari scompensi, nonostante i tanti traversoni provenienti dagli esterni avversari, che non hanno provocato particolari pericoli per un Chichizola a volte insicuro in qualche avventata uscita fuori dalla porta.
Pecchia ha ribadito dopo il 90’ la necessità di completare l’organico in questi ultimi giorni di mercato: l’arrivo di Di Chiara è imminente unitamente, forse, ad un alter ego di Estevez, indispensabile giocatore Crociato che non ha un vero vice con le stesse caratteristiche di reale “equilibratore” di mediana.
Ma intanto godiamoci la classifica: essere lassù, ora, conta poco, ma è una gran bella sensazione… Luca Ampollini – FOTO K73
Salutate la capolista!
purtroppo krause non tira fuori un eur manco i soldi di cheddira ha investito !! e pederzoli non capisce nulla come il solito ! basterebbe un piccolo sforzo un buon centrale cito Ferrari del sassuolo e la serie A sarebbe a portata di mano ma ancora una volta aspettano il 1 settembre per un terzino svincolato dimostrando che non hanno capito un cazzo dalla lezione dell anno scorso . Sicuro al rinnovo pecchia aveva avuto assicurazioni che come sempre pederzoli non mantiene e se parli di mercato avrebbe voglia di dirlo anche lui che pederzoli non capisce nulla di calcio si vede che trattiene la reazione ma continua a dire che la rosa va completata ! le indicazioni le ha date quando pederzoli si sveglierà ?
Amico mio non dare giudizi così duri…Pederzoli semplicemente lavora per Arvedi. Infatti ha impostato il non mercato del Parma per mandare Coda e Vazquez a Cremona, fargli tenere Zanimacchia e Ravanelli e chissà che non riservi per i 4 tifosi grigio rossi qualche altra bella sorpresa nei prossimi 4 giorni.