PECCHIA: “NOI CONCENTRATI SUL BARI, MA SOPRATTUTTO SU NOI STESSI” (VIDEO) / CONVOCATI, CURIOSITA’, INFO TIFOSI
(www.parmacalcio1913.com) – Le dichiarazioni dell’allenatore crociato Fabio Pecchia, durante la conferenza di presentazione del match contro il Bari, rilasciate nella sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio.
FERITA COMUNE, PARMA DISARMATO
“Le squadre in questo momento sono un po’ tutte da scoprire, ci sarà qualche cambiamento, qualche giocatore nuovo. Io penso a Bari-Parma, le due squadre hanno qualcosa in comune. Escono da un finale di campionato con delle ferite, noi siamo usciti disarmati da quel finale. Almeno da parte nostra e anche dalla loro, la voglia, l’energia e la rabbia giusta per riprendere dove ci eravamo lasciati. I convocati? Dopo Sassuolo Colak ha avuto qualche contrattempo, ma lo porto con noi. Non sarà della partita, ma ci tengo a tenerlo dentro all’interno del gruppo. Il finale dell’anno scorso? Non è un trauma, siamo usciti disarmati da quella situazione, ora c’è voglia di fare le nostre cose. Costruire il nostro percorso, sulle emozioni, sui sentimenti, sulle cose fatte in campo dal punto di vista tecnico e tattica, e la voglia di ridimostrarlo, anche e soprattutto per i nostri tifosi e il nostro ambiente“.
IL PRECAMPIONATO
“Le indicazioni della squadra? Molto positive per atteggiamento e voglia, la voglia di stare insieme e di farle insieme. Ma anche la voglia di divertirsi giocando un bel calcio. La scelte delle partite amichevoli e degli avversari sono state fatte con una logica. Tante situazioni vissute in queste amichevoli le ritroveremo meno, perché abbiamo affrontato squadre di livello che ci hanno messo anche alle corde. Ho delle buone risposte, date delle indicazioni su dove migliorare e lavorare. Lo spirito di volersi divertire e sacrificarsi, bisogna insistere su questa strada. La trasferta di Elche è stata bella, anche per il futuro ripeterla. Ho avuto indicazioni interessanti. Chichizola rigorista? Ha parato il rigore, ma ha anche un gran piede e si è visto perché l’ha tirato bene. Abbiamo creato tante occasioni, ma lì dobbiamo fare più gol. Questo è un dato, perché le partite sono sempre aperte. Con l’Elche in vantaggio presto e le partite possono essere ammazzate e gli si può dare un’impronta diversa. La capacità di non chiudere le partite, questo è l’aspetto negativo. La condizione va ritrovata, costruita e mantenuta nel tempo“.
IL BARI COME LO SCORSO ANNO
“Troveremo un ambiente che conosciamo, l’allenatore è da qualche anno e c’è una continuità tecnica nella conduzione. Non credo che cambierà la filosofia, forse cambia qualche giocatore, avrà una squadra che ha costruito con alcuni aspetti nuovi. Noi concentrati sul Bari ma soprattutto su noi stessi. Io mi aspetto un atteggiamento simile allo scorso anno, vogliono continuare su una strada di ripartenza con calciatori veloci. Non cambierà l’atteggiamento. Il mercato? Io lavoro con chi ho a disposizione e fino all’1 settembre non so cosa può succedere. E’ un cantiere aperto per tutti, lo è per il Parma e bisogna tenerne conto e valutare le situazioni individuali di giocatori, fino all’1 settembre ci sarà questa situazione di non certezza totale“.
I CONVOCATI
(www.parmacalcio1913.com) – Dopo la rifinitura di questa mattina al Mutti Training Center di Collecchio, l’allenatore Fabio Pecchia ha convocato per la partita contro il Bari, valida per i 32esimi di finale della Coppa Italia Frecciarossa, 24 calciatori crociati:
Portieri: 1 Chichizola, 40 Corvi, 29 Rinaldi.
Difensori: 14 Ansaldi, 4 Balogh, 39 Circati, 26 Coulibaly, 15 Delprato, 63 Motti, 3 Osorio, 47 Zagaritis.
Centrocampisti: 10 Bernabé, 8 Estévez, 27 Hernani, 19 Sohm.
Attaccanti: 11 Begić, 7 Benedyczak, 13 Bonny, 17 Čolak, 61 Haj Mohamed, 98 Man, 28 Mihaila, 21 Partipilo, 84 Sits.
LE CURIOSITA’ (MATCH PACK)
(www.parmacalcio1913.com) – Sarà il Bari l’avversario dei Crociati nella sfida in programma sabato 12 agosto allo stadio San Nicola di Bari (ore 18:00, diretta tv su Italia 1) per i 32esimi di finale della Coppa Italia Frecciarossa. Ecco le statistiche e i precedenti del match.
- La prossima sarà la sfida numero 8 tra Parma e Bari in Coppa Italia: il bilancio pende a favore dei gialloblù per quattro vittorie a una, due pareggi chiudono il quadro; tuttavia, l’unica sconfitta degli emiliani contro i “galletti” nel torneo arrivò fuori casa (1-2 al San Nicola, il 6 agosto 2017).
- Tra le squadre affrontate almeno 5 volte in Coppa Italia, il Bari è la formazione contro cui il Parma vanta la più alta percentuale di vittorie nella competizione (57%, 4/7).
- Il Parma ha mantenuto la porta inviolata in 2 delle ultime 3 gare di Coppa Italia (fa eccezione la sconfitta per 1-2 vs Inter, il 10 gennaio scorso), tanti clean sheet quanti nelle precedenti 27 del torneo.
- Il Bari ha trovato il successo nelle ultime quattro gare casalinghe di Coppa Italia e potrebbe infilare cinque vittorie interne di fila per la prima volta nella competizione.
INFO TIFOSERIA
(www.parmacalcio1913.com) – Costa 12,00 Euro (a cui va aggiunto 1,00 euro per i diritti di prevendita) il titolo di ingresso del settore dello stadio San Nicola di Bari riservato ai tifosi Crociati (Distinti Laterali Sud: capienza 415 posti) per i 32esimi di finale della Coppa Italia Frecciarossa tra Bari e Parma Calcio, in programma alle ore 18:00 di sabato 12 agosto.
Nel rispetto del protocollo d’intesa 04-08-2017, i biglietti del Settore Ospiti potranno essere acquistati senza titolarità di Fidelity Card.
I titoli di ingresso del Settore Ospiti sono in vendita fino alle ore 19:00 di venerdì 11 agosto.
I tagliandi del Settore Ospiti sono disponibili sul circuito Ticketone on line (cliccare qui) e nei punti vendita del territorio nazionale.
Queste le ricevitorie Ticketone attive a Parma e provincia:
- Centro Coordinamento Parma Clubs – Palazzina Maria Luigia stadio Tardini, Piazzale Risorgimento 1-Parma (dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 19);
- Tabaccheria Lottici, Piazza Ghiaia 33/D-Parma;
- Tabaccheria della Rocca, Via Emilio Lepido 1-Parma;
- Tabaccheria Panorama, Via Pellico20/A-Parma;
- Tabaccheria Salati, Piazza Partigiani d’Italia 4-Collecchio;
- Tabaccheria Mille Idee, Via Garibaldi 68-San Secondo Parmense;
- La Dea Bendata, Via XXIV Maggio 28-Fornovo.
In base alla Determinazione del Ministero degli Interni (Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive) n. 26/2017 del 2 agosto 2017, per i titoli di accesso del Settore Ospiti non è consentito il cambio nominativo.
COME ARRIVARE ALLO STADIO SAN NICOLA DI BARI
Chi arriva in auto, minivan o pullman da qualsiasi direzione (autostrada A14 con uscita a ‘Bari Sud’ oppure dalla tangenziale di Bari con uscita numero 10 ‘Bari Picone’) deve immettersi sulla Strada Provinciale SP236 e seguire le indicazioni per i vari settori. Giungendo dalla SP236, il San Nicola si trova sulla destra.
Per chi vuole usufruire del bus pubblico dell’azienda Amtab, la linea da prendere è la numero 20, che collega Piazza Moro (stazione ferroviaria di Bari Centrale) al Parco Adria (situato poco a sud dello stadio San Nicola).
ACCESSO SETTORE OSPITI
Il Settore Ospiti è posizionato tra la Curva Sud e la Tribuna Est. L’orario d’apertura dei cancelli è fissato alle ore 16. L’ingresso riservato ai tifosi ospiti è il numero 19
L’allenatore del (nel) pallone ovvero un pistolotto su Pecchia non può mancare.. (con tutti quegli errori)
Non sono un grande estimatore di Pecchia. Il fatto che non abbia avuto a disposizione giocatori di qualità massima non lo scusa per non aver centrato l’obiettivo. La rosa non era inferiore a quella delle prime 3, e le sue scelte tra campo e panchina hanno spesso fatto discutere. Quest’anno gli uomini a disposizione saranno gli stessi di ieri ad esclusione del divino V. sostituito dal più terreno Partipilo e dell’ingresso in squadra di un attaccante esperto ma novizio per i nostri campionati e tutto da scoprire, e di un giovane esterno che partirà dall’esterno (ovvero oltre gli 11). Eppure, come se fosse avvenuto il prodigio di San Gennaro, la nostra comunità è eccitata per i segni di buon auspicio che sono sopraggiunti ad Agosto. Pecchia, (forse lui stesso incredulo) ha colto la palla al balzo e si è subito proclamato artefice del miracolo e cerimoniere della Liturgia. Ha mostrato soddisfatto ai tifosi e ai suoi datori di lavoro l’ampolla liquefatta, e quasi tutti hanno potuto vedere che in solo TRE-QUATTRO settimane quel materiale vischioso e opaco della scorsa stagione è stato reso di un bel colore rosso rubino e limpido, fluido ed ossigenato, come le manovre comandate. Il Mister soddisfatto che la sua lingua sia stata intesa…adesso non ricorre più agli stratagemmi retorici del passato, non gli tocca più dire (perculando) che per 10 minuti la squadra è stata magnifica. L’anno scorso invece a causa del maligno (e perché i migliori di questo pre-campionato furono fatti giocare troppo poco e in situazioni critiche o vennero poco motivati, le cose andarono diversamente). Ma vorrei cercare di opinare (per brevità mi riferirò solo ad un paio di aspetti teoretici) come mai l’anno scorso non ci sia stato lo stesso miracolo di questo precampionato. La prima critica è metodologica. Pecchia la stagione passata ha operato un continuo (e controverso) passaggio da ipotesi a ipotesi, da idea a idea, con la convinzione di arrivare alla fine (e nel più breve tempo possibile) ad un principio anti-ipotetico, a quell’idea di Gioco Buono a cui aspiravamo. I risultati hanno invece sentenziato che non tutte le idee erano intellegibili (o che non era intelligente l’intelletto responsabile delle scelte). Inoltre, (punto 2) come le lettere dell’alfabeto non possono mescolarsi e unirsi tutte a tutte ma, c’è bisogno per connetterle, di un’arte normativa, la grammatica, così anche nel calcio si cerca di solito di arrivare al Gioco unendo forme e frammenti di gioco. Purtroppo, questo codice, la precettistica… è spesso mancato e il linguaggio Pecchiano (bisogna ammetterlo) ha finito col somigliare molto ad una lallazione. Adesso (in così poco tempo) invece sembriamo autorizzati a tenere conferenze. Qualcosa non mi torna…
Obbligo passare il turno. Forza ragazzi!
Ag vol un bel figog par presenteros in camp con cla squadrase chi ve, anche se leghi l’asino dove vuole il padrone non é detto che poi gli faccia ombra
Speriamo di uscire subito come insegnava il maestro D’Aversa. Lui si capace di fare i miracoli coi 4 fichi secchi messi lì a fatica dai frugali industrialoni non calcistici. La Coppa Italia non frega una mazza a nessuno. Conta arrivare primo o secondo. Il resto sono cannelle