L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL PALLONE di Luca Tegoni / POCA GLORIA E MOLTA FATICA (HIGHLIGHTS)
(Luca Tegoni) – Le aspettative erano decisamente superiori. Ti crei un nemico da sconfiggere, per alcuni da annientare e invece trovi un avversario in campo che si oppone. Poca gloria e molta fatica.
Prima dell’inizio aspetti i Tartari che non arrivano, poi assisti da un minuto di silenzio che non si capisce chi commemori, ma si capisce nitidamente l’insulto che dalla Nord vola verso Sud e purtroppo partono gli applausi di scherno (o per coprire la malefatta?, n.d.d.) e il silenzio viene svilito.
L’entusiasmo del Tardini è tangibile, il desiderio di vittoria è un po’ come l’odore del Napalm all’alba (cit.) la tensione non si stempera e la palla già viaggia da un lato all’altro del campo. La partita è subito veloce, il Parma cerca di prendere il comando del gioco, ma la Reggiana controbatte con veloci ripartenze.
A parte l’avversario, la partita del Parma è uguale a quella delle precedenti: rapidi passaggi, duetti, giocate eleganti e poca concretezza, ovvero si arriva al tiro assai di rado. Tutta la pericolosità annunciata si vanifica nell’ennesimo dai e vai sbagliato, nell’affondo inciampato (troppa acqua sul campo, la palla a tratti si impantana e non corre) nel contrasto perso.
Dopo il quarto d’ora di gioca il Parma sembra passare in vantaggio, ma la palla, per una strana combinazione rotatoria, non entra in rete. Mihaila batte una punizione da fondo campo e Circati si tuffa di testa per colpire con potenza la palla, ma sulla linea c’è un avversario che oppone il proprio corpo per deviarla facendole sfiorare l’interno della traversa (vista successivamente in TV). Sembrava goal e la partita sarebbe assomigliata sempre di più alle precedenti.
Fumogeni reggiani in campo e pantomime del portiere d’oltrenza rallentano il gioco interrompendo la veemenza dei giocatori del Parma.
Il secondo tempo comincia bene e poi tutto rallenta.
Bene Circati e Osorio nella seconda metà del secondo tempo ad impedire pericolosi contropiede.
Gli ultimi eroi Crociati non si ripetono, solo una buona occasione per Colak di testa che però spedisce alto senza colpire con forza. La partita si sgonfia e il derby finisce alle statistiche.
Parma Reggiana zero a zero.
Si segnala uno striscione nel settore ospiti che recita “Dio stramaledica i reggiani”. Boh!? (N.d.d. Chi ne sa di roba ultrà – che fa anche rima – asserisce si tratti della esposizione di uno striscione che gli avversari avrebbero sottratto ai “nostri”, o molto più facilmente, asportato da qualche cavalcavia ed ostentato a mo’ di spregio, e non di autoflagellazione o a automaledizione. Il motivo richiama la sciarpa creata dalla Nord per l’occasione… GM). Luca Tegoni (Foto in evidenza di Corrado Benedetti)
Grazie G.M. per il chiarimento
Eccellente. Da casa non avevo colto né l’interruzione che ha spregiato il minuto di silenzio né il dettaglio del campo troppo annaffiato sotto il cui manto, non dimentichiamolo, da qualche parte, saranno stati nuovamente e si spera definitivamente sotterrati gli effetti personali di Buffon. Provo a dare della partita una visione casalinga, distaccata ma di parte. La difesa è stata all’altezza. Tutti, compreso il Colonnello ed il vecchio Saldatore. A maggior ragione Lupo-Circati (quasi gol) e Zappa-DelPrato (il musicista ovviamente, non l’attrezzo da giardino…anche se un paio di zappate le ha date via). Bisogna però anche dire che i contendenti non erano di prima fascia. Gli altri né bene né troppo male… Il migliore mi è sembrato Bernabè, Partipilo (buon ingresso il suo ma poi anche l’ex Ternano è salito sul piano inclinato) e l’Estevez-ruggente. Al contrario, Benek, che basta vederlo giocare 10 minuti per capire che partita farà (e ieri all’11° lo si poteva a cuor “leggero” cambiare), non mi ha soddisfatto. Nemmeno Mihaila ha giocato bene ma neanche è sembrato dentro gli schemi (o i codici) della squadra. Forse perché se dovesse davvero spingere andrebbe il doppio dei suoi compagni. Ieri abbiamo anche appreso che il colpo di testa non è tra i fondamentali di Colak. Il Ranger non è neppure un gran lavoratore di palloni, né è rapido.. mentre Hernani (un altro non proprio istantaneo) dovrebbe smetterla di tirare da fuori e Magic merita di giocare di più. Abbiamo comprato un giocatore non un portafortuna. Oltre ad un mediano direi che manca anche una punta. (A proposito.. where did the fuck the Carpentier go?) E con questo sono precipitato nel Tartaro (con la T maiuscola). Così non si sale. Pecchia? Mediocre come sempre. Speriamo che il portatore d’acqua dica al mister e al suo vice che cambiare in continuazione, in partita, fascia agli esterni, non porta nessun vantaggio, anzi è un’operazione a nostro discapito. L’anno scorso ricordo che durante una di queste traslocazioni prendemmo un gol perché ci infilarono nel mezzo di cammin… In aggiunta mi sento di suggerire a Pecchia, nelle interviste, di parlare meno di emozione, timidezza, coraggio, energia, etc etc temi cari a chi si occupa di educazione dei teenager ma che forse hanno un po’ fiaccato i tifosi più ruvidi. Siamo solo alla 4° e la mia leggerezza è già ingrassata di almeno 2 chili
Gli effetti personali di Biuffon in realtà erano sotto un ombarlone dell’alta Versilia, dove il nostro ex pseudo capitano ha trascorso l maggior parte degli ultimi 26 mesi
Derby sporco, esattamente come lo volevano i reggiani. Alla fine è stato importante non avere perso.