VOLEVO SOLO FARE LA CALCIATRICE: ALICE PIGNAGNOLI SI RACCONTA A GABRIELE MAJO (VIDEO)

(Pietro Razzini) – “Volevo solo fare la calciatrice” è il titolo di un libro proposto da Minerva Edizioni. Racconta la storia di Alice Pignagnoli. Donna. Calciatrice. Guerriera. La sua vicenda è stato al centro dell’incontro che si è tenuto sabato scorso al Parco della Cittadella, condotto dal giornalista Gabriele Majo, abile a stuzzicare la curiosità del pubblico presente e, soprattutto, a permettere alla protagonista dell’evento di raccontare in maniera chiara e coinvolgente il suo percorso.

Un percorso fatto di due maternità gestite in maniera totalmente differente dalle società per cui giocava: “A Cesena è stato dimostrato coi fatti che si poteva essere contemporaneamente calciatrice e futura mamma. Mi è stato rinnovato il contratto al settimo mese di gravidanza e, a 100 giorni dal parto, sono tornata in campo per la mia prima gara di campionato. Speravo di essere stato un esempio da seguire, di aver dimostrare che il mio caso potesse essere un caso guida per chi fosse rimasta incinta dopo di me. Invece, purtroppo, non è bastato per cambiare la cultura di chi gestisce il calcio femminile. Alla Lucchese, infatti, sono stata messa fuori rosa in occasione della mia seconda gravidanza. Ho vissuto quel periodo in piena solitudine, lontana dalla mia squadra. È stato l’aspetto più duro tra tutte le situazioni che ho dovuto affrontare nel rapporto con la società”.

 

Nella piacevole chiacchierata tenuta all’interno dell’ “Alè Parma Sport Festival” c’è stato spazio anche per ricordi del passato e speranze per il futuro: “Quando giocavo nella Torres, la squadra più forte d’Italia, paragonabile alla Roma o alla Juventus di adesso, vivevo uno spogliatoio ricco di forti personalità e, per questo motivo, sempre pronto a confrontarsi, anche in maniera accesa. Ma nel momento in cui si entrava in campo, era evidente come ogni calciatrice avrebbe fatto l’impossibile pur di aiutare le compagne a raggiungere la vittoria. Abbiamo conquistato uno Scudetto e una Supercoppa Italiana, vissuto l’esperienza in Champions League a Copenaghen come a Tel Aviv, dove ho giocato in stadi con muri alti quanto bastava per evitare che gli uomini ci vedessero. Io vorrei che queste situazioni non si ripetano più: se oggi le bambine crescono con l’effettiva speranza di essere calciatrici, il merito va alle atlete della mia generazione. Ma non bisogna fermarsi: ci sono tantissimi obiettivi ancora da raggiungere”. Pietro Razzini (foto in evidenza di Elisa Morabito per Gazzetta di Parma; video e fermo immagini di Luca Casoni)

Stadio Tardini

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3 pensieri riguardo “VOLEVO SOLO FARE LA CALCIATRICE: ALICE PIGNAGNOLI SI RACCONTA A GABRIELE MAJO (VIDEO)

  • 30 Settembre 2023 in 15:34
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    Brava!

  • 1 Ottobre 2023 in 16:11
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    Direttore complimenti per la giacca. Stile british da circolo di canottaggio. Blazer nella sua vera essenza.

  • 2 Ottobre 2023 in 09:36
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    perfetto per le serate alla Versiliana.
    Elegante

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