CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / TROPPO «BRAVI RAGAZZI»

(Gianni Barone) – Parma calcistica, quando la squadra di pallone perde, diventa «la repubblica autonoma delle banane e degli alibi», con tutti – critici (sic) e tifosi – protesi vanamente, non in tuffo come i portieri battuti, a cercare giustificazioni in un altrove fatto di arbitri e VAR che sbagliano o che ce l’hanno coi Crociati (e non si capisce per niente o bene il perché, al di là delle compensazioni, vetuste come la sudditanza psicologica di cui si parlava un tempo), o di campi non perfetti come il sintetico di Lecco che, a detta di molti, sarebbe stato irregolare (e anche in questo caso non si riesce a capirne bene il perché o da cosa deducano tale irregolarità del terreno, visto che lo stesso dovrebbe essere artificiale, quindi se non perfetto, almeno perfettibile) ed infine, visto che implorare alla buona o alla cattiva sorte serve sempre, ecco, che qualcuno parla di palloni “ignoranti” che spiovono in area che vengono toccati, deviati e poi sospinti in rete dagli altri che non stanno certo a guardare e a guardarli: quindi, più che ignoranti, quei palloni sono da considerarsi ignorati, dai difensori del Parma, i quali questa volta, più che a Venezia, dove si era parlato, a ragione (non tutti lo avevano fatto, a dire il vero…) di errori nella fase difensiva in generale, si sono resi protagonisti di veri e propri errori individuali, di concetto (Francesca) in fase di marcatura, su palla inattiva, o da fermo che dir si voglia.
Perché, se andiamo a vedere, non i presunti errori arbitrali, come qualche esperto fa quando è accecato dal tifo e dalla mancanza di argomenti originali di natura tecnica, ma quelli dei difensori del Parma, in occasione di tutti e tre gol subiti, riusciamo a capire che qualcosa non quadra e non si tratta solo di svagatezza, superficialità, mancanza di concentrazione, come con leggerezza qualcuno si è preso la briga di affermare. C’è qualcosa di più e di più profondo che manca a tutti i difensori del Parma, in area, quando il gioco si fa duro e sporco, quando c’è da fronteggiare la fisicità e la determinazione di avversari come il moldavo Ionita del Lecco, che di testa ha anticipato tutti in occasioni dei primi due gol presi da azione d’angolo (quelle vanno studiate meglio in allenamento) o come lo statunitense con chiare origini slave o giù di lì, visto il cognome Novakovic, i quali non mostrano mai nelle occasioni, le facce da “bravi ragazzi”, educati e compiti viceversa esibite dai vari Balogh, Circati, Delprato e ci mettiamo pure Di Chiara, che ragazzino non lo è più.
In certi frangenti le buone maniere, le sdolcinature, le affettazioni, da libro Cuore non dovrebbero albergare nel calcio brutto, sporco e cattivo di questa o di tante altre categorie del globo pallonaro e pallonato.
Orrico, quando allenava l’Inter, ma anche prima o dopo in palcoscenici meno illustri o luccicanti, diceva che non voleva che i suoi giocatori fossero dei bravi ragazzi nelle situazioni vere di campo e di gioco, perché se lo fossero stati davvero (bravi ragazzi, si intende) sarebbero andati bene solo per sposare le sue figlie.
E vedendo nelle immagine della sconfitta di Lecco i volti belli e puliti di Balogh, Circati e compagnia bela (Bartlet), dopo i gol presi, l’impressione è che agli stessi manchi quella forza, quella grinta, quella cativeria che un difensore dovrebbe avere, per mostrarsi duro nei confronti degli avversari rudi e crudi e imponenti, allo scopo di evitare di essere solo buoni e bravi per unirsi in matrimonio con le figlie di ogni Orrico possibile immaginabile.
È forse questo il difetto maggiore del Parma: non avere in difesa quel peso agonistico di personalità, che serve per competere con avversari più cattivi e determinati e per contenerli a dovere negli episodi da “mucchio selvaggio”, come direbbe Sandro Piccinini, all’interno di aree di rigore superaffollate.
No: queste cose non vengono né capite e né sottolineate, tanto l’alibi o gli alibi dell’arbitro contro e del complotto involontario, unito al campo che non va bene perché brutto e inadatto per far giocare bene le squadre forti, sono sempre pronti ad essere serviti nel pranzo “di nozze” dei commenti del giorno dopo la sconfitta che si poteva evitare solo se qualcuno avesse riservato ai propri beniamini, ai propri colori un trattamento migliore.
Su queste colonne il saggio Pallini, nelle sue Annotazioni Crociate, nelle doverose premesse, ha più volte cercato di far capire che, se di torti si tratta, quando si perde, prima o poi, nel corso di un campionato, arriva sempre quella compensazione della sorte che da avversa si trasforma, per incanto, in benevola fortuna, sancita dal suo perentorio «ad majora semper», che non guasta mai.
Invece no: c’è sempre in agguato qualcuno che c’ha messo lo zampino o la zampata, visto il modo con cui il Lecco ha beffato la capolista che, se vorrà continuare ad esserlo, dovrà riflettere, meditare ed allenarsi di più e meglio sul tipo di episodi incriminati. Non è difficile capirlo: basta solo essere meno bravi ragazzi, s’intende, e noi che di cativeria ce ne intendiamo possiamo affermarlo con forza e decisione senza timore di essere smentiti. Gianni Barone

Gianni Barone

Gianni Barone, al secolo Giovanni Battista, nasce a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1958 e si trasferisce a Parma nei primi anni 60. Qui matura la sua grande passione per il calcio, prima in qualità di calciatore dilettante fino alla Prima Categoria e poi, di allenatore, direttore sportivo, radio-telecronista, conduttore e opinionista di talk show sportivi. Giornalista pubblicista dal 1990, inizia con Radio Emilia nel 1983, prosegue con Onda Emilia (dal 19849 e Radio Elle (dal 1990). In Tv cura i collegamenti da Parma per "Il Pallone nel 7" (1991-92) di Rete 7 (BO) e collabora con la redazione di Retemilia. Negli anni Novanta effettua telecronache e servizi per il TG sulla squadra Crociata per Teleducato. Dal 2002 al 2008 produce servizi dal Tardini per Telenova di Milano all’interno della trasmissione "Novastadio". Nel 2009 commenta per La7 digitale terrestre e per Dahlia Tv, le partite del Parma Calcio in Serie B. L’attività di telecronista, conduttore e opinionista lo vede nel tempo collaborare anche con San Marino Tv e 7 Gold. Dal 2016 è titolare della rubrica «Cattivo Cittadino» sul quotidiano on line Stadiotardini.It, di cui è vicedirettore esecutivo. Attualmente, per il service Edirinnova, commenta le partite di serie D del Lentigione trasmesse da Telereggio ed è frequentemente ospite di Bar Sport su 12 Tv Parma. Allenatore UEFA B, istruttore qualificato Scuola Calcio, è stato direttore sportivo di settore giovanile alla Langhiranese Val Parma dal 2010 al 2013, e al Juventus Club Parma dal 2014 al 2015. E' autore del libro «Il metodista (Storia della tattica calcistica) edito da Edizioni Progetto Cultura, Collana Sempre Sport (Anno 2006).

16 pensieri riguardo “CATTIVO CITTADINO di Gianni Barone / TROPPO «BRAVI RAGAZZI»

  • 14 Novembre 2023 in 17:39
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    Mancava la faccia da ceffo sudamericana di Osorio.

  • 14 Novembre 2023 in 18:40
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    “..non avere in difesa quel peso agonistico di personalità, che serve per competere con avversari più cattivi e determinati e per contenerli a dovere negli episodi da “mucchio selvaggio”, come direbbe Sandro Piccinini, all’interno di aree di rigore superaffollate”
    La mancanza di un centrale esperto era chiara anche i cani, tranne che a Pederzoli (impegnato a fare un instant team a Cremona) e alla solita critica cammellata che già vedeva in Balord Balogh un novello Cannavaro, dimenticandosi le nefandezze della passata stagione.

  • 14 Novembre 2023 in 19:31
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    Se una espulsione è ingiusta e lascia una squadra in dieci non è che diventa giusta perchè la difesa si addormenta….siamo d’accordo sul fatto che manca un centrale di esperienza e anche un centrocampista dr riserva….ma ciò nulla toglie ad una prestazione arbitrale penosa e parziale.
    Il rigore su Bonny lo vede anche un orbo e così come il non rigore su Camara e la non espulsione di SErgenti o Caporali o come diavolo si chiama il lecchese o sbaglio? … ed allora , se erro, diamo un otto a Pairetto e facciamo pure la rima.
    Ribadisco che non è un alibi, ma un elemento fattuale, e poi per favore non favoleggiamo che si compensano nell’arco di un campionato perchè è il presente che conta e non il “presunto” futuro di ristoro.
    Con affetto e stima ..amicus Plato, sed magis amica veritas.

  • 15 Novembre 2023 in 10:16
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    Osorio la sola cosa che sa fare è prenderle di testa. La coppia meno peggio è infatti quella con lui e Circati, Balord non lo considero neanche e lo manderei a spalare bida, Del Prato è un mingherlino che quando gioca centrale e becca uno come Poianpalo o il moldavo del Lecco non vede la palla. Ovviamente con sta pagliacciata dell’andirivieni dal Venezuela ogni 3 settimane è un casino. Non è un caso che abbiamo perso a Venenzia e Lecco, due squadre (Venezia compreso), per me balorde, ma molto molto fisiche. Faccio anche una considerazione. Anche se Tv Upi, la Rudarola, i vari siti come Parma Bide, i così detti “espertoni” locali e l'”ambiente” che conta non l’hanno ancora capito la nostra è una squadra fragile ed emotiva. Non è un caso che quando gli eventi sono caricati (vedi cagliari, vedi derbi, vedi Doria alè alè paga i debiti che è uno scandalo) si ottiene sempre l’effetto opposto e la squadra soffre e sembra bloccata. Ovviamente tutto ciò è conseguenza della “squadra giovane e di belle speranze”, chiaramente bucanieri come Lucioni, Bisoli, Valoti etc. non hanno di queste paturnie. Spostando questa analisi oggettiva e ampiamente dimostrata dai fatti sulla stagione, dobbiamo alzare le antenne e stringere le chiappe perchè la differenza tra la quarta e in quel caso spero ultima stagione fallimentare di Craus e la promozione è molto sottile. In sostanza o arriviamo primi tenendo sempre un buon distacco vincendo quindi la guerra con la bomba atomica o se finiamo impelagati nella guerra di trincea siamo fottuti. Palemmo, Cremerdese pederzoliana, lo stesso Venezia e via le altre sono tutte squadre merdose ma esperte, con pelo sullo stomaco, se finiamo a battagliare punto a punto ci fregano, vedi Cagliari l’anno passato coi vari Pavoletti, Nandez, etc.. Le partite come quelle col Lecco (squadra di serie C) vanno vinte, perchè ripeto NON siamo in grado di gestire una lotta. O prendiamo il largo o sarà ancora B che è un campionato difficle, altro che parlare di Del Prato che è perfetto in A. E a gennaio se Pederzoli sarà ancora impegnato a Cremona che ci pensi qualcun altro a dare una sbarata nel culo a Mihaila, a prendere un vice Estevez e un centrale di difesa italiano, esperto e forte di testa e abile nei duelli fisici con puntacce come quel vomito del Lecco.

    • 15 Novembre 2023 in 12:11
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      Sottoscrivo quasi tutto.però la risposta della squadra nel secondo tempo,dopo sicuro la lavata di capo di Pecchia nel intervallo dopo un primo tempo alla stregua dei Lecce/bari/Cosenza là/Como,m ha molto confortato.non l abbiamo raddrizzata solo per sfiga ed arbitraggio che non commento per avere casini.

      • 15 Novembre 2023 in 12:50
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        Aggiungerei Terni due volte e Benevento…Io ho rivisto quella roba li..agghiacciante..
        Ripeto attenzione…perchè o arriviamo primi stando sempre davanti con un margine di sicurezza o la prendiamo nel gnao. E tutto il movimento è chiaramente come sempre coalizzato contro di noi. arbitri, palazzo proto meridionale, avversari che fanno i fenomeni (vedi i coglioni come Schiattarella, Cerri e la lista è lunga…). Aggiungiamo anche che il Venezia col suo stadio cacatoio è per noi una bestia nera, criptonite pura e vanno tenuti lontano. Per i poteri forti il desiderata è Palemmo e Venezia (che tira sempre come nome anche per tornare ovviamente in B dopo 10 mesi) in A diretta, Bari, Catanzaro, Cremerdese e Scansdoria (che se fa tanto a riprendersi un filo come l’anno scandalosamente salvata coi soldi nostri la spingono il più possibile) a giocarsi le semifinali play off, con una tra Bari e Scansdoria in A.
        Attenzione…Attenzione…facciamo al più presto 70/72 punti e basta perdere!!!! E mercato mercato mercato.

      • 15 Novembre 2023 in 13:51
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        Concordo come ho già scritto, se finiva in pareggio non si rubava nulla… peraltro il rigore del possibile pareggio era già stato attribuito dall’arbitro ma tolto da un inopportuno intervento var. Il secondo tempo è stato di livello ed in 11 sono convinto che l’avremmo ripresa senza problemi. Ci tengo a sottolineare che pur perdendo abbiamo confermato la vena realizzativa facendo ancora 2 gol proseguendo con una ottima capacità realizzativa. Il problema sono state le disattenzioni di squadra (non c’entrano i singoli) sui calci d’angolo battuti in fotocopia. Sul gol di testa è il classico colpo di fortuna perché se lo riprova 100 volte, 99 finisce in fallo laterale.
        Siamo ancora a +6 dalla terza, arrivavamo da 4 vittorie, ci può anche stare, ora riprendere il cammino e fare punti.

    • 15 Novembre 2023 in 18:40
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      Io a gennaio prenderei gian marco Ferrari, ma a Sassuolo gioca?

  • 15 Novembre 2023 in 15:19
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    Abbiamo imparato che se c’è da favorire qualcuno vedi l’anno scorso Cagliari, il Venezia l’anno della C, l’Empoli il primo anno di A coi piocioni, etc. a noi ce la mettono sempre nel gnao senza fare una piega. Quindi per noi tenere a distanza le varie Palemmo, Beeri, Scansdoria che è spinta da Gravina in persona in accordo col mondo juventino che ha così una terza squadra diventa vitale. Punto a punto ci fanno fuori

  • 15 Novembre 2023 in 16:39
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    Intanto l’UPI ha venduto la “magioransa” del prestigioso aeroporto cittadino. Come farà adesso il Territorio? Speriamo restino i voli verso le sole due mete prestigiose in catalogo ovvero Chisnau in Moldavia 🇲🇩 (dove parecchi porcelloni hanno l’amante e meta necessaria per badanati dagli effluvi pestilenziali all’aglio tipici di chi proviene da quelle zone) e Cagliari dove gli industrialotti amano trascorrere 15 giorni in agosto stufi del Forte.

    • 15 Novembre 2023 in 18:38
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      😆🤣😂

  • 15 Novembre 2023 in 20:51
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    Mi associo, difesa terribile, Balogh e Del Prato non sanno leggere i cross, Circati dipinto come mezzo fenomeno è regolarmente anticipato di testa. Va detto che il campo era scivolosissimo, Benek non stava in piedi. Se ci sia uno slot Parma per la serie A è difficile dirlo, sono cose troppo carbonare, ma è chiaro che Samp e Venezia e Palermo sono piuttosto blasonate … ma vedremo in futuro, per ora il numero di rigori a favore è molto alto, quindi non si può dire che siamo stati trattati male come l’anno passato.

    • 15 Novembre 2023 in 23:43
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      Venezia blasonato proprio no…non hanno mai vinto un cazzo e hanno fatto un po’ di A arrabattata con quel ladro di Zamparini. Hanno stadio fatiscente e una proprietà straniera pure loro. Peró nei palazzi del potere piace il nome Venezia. Palemmo beh tutta la bassa Italia spinge… sulla Scansdoria non dico più nulla spero solo prima o poi ci sia un giudice a Berlino che faccia giustizia e li sbatta in D di Domodossola e al gabbio chi fa la festa coi soldi del contribuente cioè nostri (con l’appoggio di Gravina e delle alte sfere bianconere legate al tarantino Presidente Federale). Il Lecco beh… Di Nunno basta informarsi su chi e cosa fa per capire che si salverà…

  • 16 Novembre 2023 in 21:09
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    Balogh stasera riserva dell’Ungheria, ho detto tutto

    • 17 Novembre 2023 in 09:59
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      Balord Balogh è da mandare via a sbarate il prima possibile, sperando che abbia un minimo mercato. Insieme a Benepippa (7 goal di cui 5 rigori), li imbarcherei a gennaio per andare a prendere un centrale vero e serio e finalmente il back up di Estevez.

      • 18 Novembre 2023 in 02:05
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        Concordo in pieno

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