IL GALLO DI CASTIONE / PRIMO TEMPO LASSATIVO CON TANTE GATTE SUL TETTO CHE SCOTTA

(Il Gallo di Castione) – Bevo per dimenticare di ricordarmi di non bere. Ma va tutto bene, tutto procede secondo i pijatelanderculo, così ho degli attimi di mancamento: per cortesia chiamate subito un barman, mi sento poco bere.
Odio il mondo intero: preferisco quello parzialmente scremato; invidio i polpi, che hanno tre cuori e possono riposarne uno quando sono stanchi, e le magnolie, che sanno come rinascere, sempre.
Che brutto dover sempre scegliere tra l’educazione e la gastrite, che poi, in un mondo ideale, ci sarebbero più librai e meno scrittori improvvisati: io faccio fatica a mantenere i miei ventisei lettori, badate, con alcuni di voi ci siamo anche mandati affanculo nel traffico e manco lo sappiamo.
Ma riprendendo il filo delle nostre divagazioni: mi torna in mente Noè sulla sua arca, che insegna ai suoi figli come sistemare gli animali nella stiva. Addestra i cani. Assininistra i gatti. E poi mi sovviene la gazzella che ogni mattina si sveglia e sta stretta nella stiva, fra leoni, tigri e unicorni. E ancora mi immagino le razze miste che sono uscite: la prima femmina che andava in calore rischiava di fare strani figli. La zebra a puá, la zanzara tigre e il coccodrillo come fa… E cominciò a piovere. Dapprima piovve poco, e fu il pediluvio. Poi cominciò a piovere che Dio la mandava e quello fu veramente il diluvio.
Ma sin dalla notte dei tempi, il SESSO è la causa fondamentale della grande incomprensione tra maschio e femmina della razza umana. Non si capisce bene la storia del frutto del peccato, serpenti e affini, ma pare che il Signore disse: Donna, tu partorirai con gran dolore. Uomo, tu lavorerai con gran sudore, ammesso che troverai lavoro. E la Terra produrrà spine e sofferenze. E Adamo disse: Ma santo Dio, tutto questo per una mela? Domani te ne porto un chilo…

Purtroppo sento la anch’io la voce della coscienza come quando ero piccolo e tuffavo il dito nel barattolo della confettura ai mirtilli che non divenne mai crostata, solo che adesso è il muto rimprovero del direttore che vorrebbe qualche sentore sulla trasferta di Lecco (come le dita dopo il tuffo nei frutti di bosco), così entro nella dimensione ideale dell’esperto di football, dove tutto è vero.
Nelle critiche calcistiche bisogna avere la memoria del pesce rosso. Il primo tempo di Lecco col formaggio svizzero coi buchi esiliato sulla fascia ci ha sbigottito. Il mister, che nulla ha fatto per tamponare la fascia sinistra dalla quale sono arrivati due gol dal corner e l’inferiorità numerica ci ha lasciato allibiti.
La mancanza di agonismo e di gioco ci ha veramente esterrefatti. Come sintesi un primo tempo lassativo (han fatto cagare) e un ritorno al recente passato – se anche voi lo ricordate -: neanche un tiro in porta e una difesa disastrosa con tante gatte sul tetto che scotta.
Varrà la pena parlare di uno stadio senza misure di sicurezza, senza uscite di sicurezza, senza la capienza per un campionato professionistico. E di un campo da gioco in un sintetico spelacchiato indecente.
Poi si potrebbe parlare di quel Pairetto figlio di Pairetto e della sua condotta di gioco perlomeno anomala. Ora lascerei perdere quelle maldicenze di chi sostiene che il figlio dell’arbitro assomiglia al postino, preferendo enumerare le imprecisioni e le stranezze del buon Pairetto Jr. sulle rive del lago. Fra un espulsione poco logica (la seconda ammonizione è molto dubbia), il primo rigore che è stato “costretto ad accordare”, falli non fischiati ai limiti dell’area lecchina, ma soprattutto perdite di tempo negli ultimi venti minuti, dopo che il Parma ha accorciato le distanze (ricordiamo il suo infortunio, gioca non gioca, poi è tornato in campo, un VAR e nove sostituzioni) e il mancato recupero (in tutto otto minuti) la sua condotta di gara ci è parsa molesta. Si sa che tutti sbagliano, quindi lo perdoniamo senza nemmeno accennare alle attività ludico ricreative della consorte, che lo accoglie peraltro sempre sorridente al ritorno dalle trasferte.
Comunque non vogliamo cercare alibi (ma qualcuno ci sarebbe) per una squadra che non ha preso seriamente la partita e, dopo il vantaggio caduto dal cielo, si è afflosciata mollemente per metà partita. E se non corri e non lotti almeno quanto gli altri, in questa serie B non fai risultato.

Torniamo alla realtà quotidiana, in un mondo globalizzato, mediatizzato e sclerotizzato, dove ci saranno sempre degli esquimesi pronti a dettare le norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura. Pazienza, come ne serve tanta per coloro che han la fretta di chi ha visto il tempo esplodergli tra le mani e diventare passato, dove la memoria diviene teatro umoristico fatto di iperboli e surreali paradossi all’insegna del dissolvimento delle poche certezze che ci sono rimaste, ci riconosciamo così nelle debolezze e nei dileggi che sono anche nostri, e proprio per questo sorridiamo nel praticare la sublime arte del cazzeggio e dell’ozio, simbolicamente rappresentata dai tre simboli del bar, della birra e del divano. Perché la pigrizia non è un vizio, anzi, la pigrizia è stato il motore delle grandi conquiste del progresso. Chi ha inventato la ruota, per esempio, non voleva più spingere e camminare. Dietro quasi tutti gli aspetti della comodità ritengo ci fosse un pigro astuto, che pensava ai modi per lavorare meno. La cosa più deliziosa non è non aver nulla da fare, è avere qualcosa da fare e non farla. Il Gallo di Castione

Stadio Tardini

Stadio Tardini

10 pensieri riguardo “IL GALLO DI CASTIONE / PRIMO TEMPO LASSATIVO CON TANTE GATTE SUL TETTO CHE SCOTTA

  • 18 Novembre 2023 in 17:47
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    Diciamo che il mister fa benissimo quando fa l’allenatore “normale”…quando vuole stupire per innalzarsi a “conquistatore” allora le prova tutte per scombinare una squadra che lasciata stare nei ruoli cambi e tattica, andrebbe avanti da sola…
    PS una critica ci sta no? Errare humanus est (ma l’è miga la prima volta…)

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    • 19 Novembre 2023 in 10:40
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      D’accordo con te, ogni tanto la fa fuori dal vaso

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  • 18 Novembre 2023 in 18:17
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    Bellissime foto,alla grande!!!
    Manco solo io nel gruppo 💪🏻💛💙

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  • 18 Novembre 2023 in 21:21
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    Ci riprenderemo come fatto dopo Venezia. Ho fiducia in questa squadra.

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  • 18 Novembre 2023 in 22:58
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    Imbarazzante “prestazione” di Mihaila in nazionale. A gennaio via a sbarate nel culo.

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      • 19 Novembre 2023 in 14:16
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        Espulsione dopo uno spezzone di gara imbarazzante con gol mangiato che avrebbe fatto anche Inglese. Ma tanto tornerà acciaccato quindi per fortuna non abbiamo il rischio di vederlo in campo.

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        • 19 Novembre 2023 in 19:48
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          Non si può mandare via in prestito?

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          • 20 Novembre 2023 in 08:47
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            Si sapendo però che poi dopo 6 mesi, 6 infortuni muscolari, 12 sciolte, 5 tonsilliti e 4 unghie incarnite te lo rimandano indietro a sbarate.

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