LEONARDI A BAR SPORT: “IO VIA DA PARMA? RINGRAZIO CHI HA PENSATO A ME, MA DOPO CHE HO APPARECCHIATO LA TAVOLA NON VOGLIO CHE SIANO GLI ALTRI A MANGIARE…”

Ospite in diretta negli studi di Tv Parma l’amministratore delegato ha detto per la prima volta chiaramente no alla proposta della Fiorentina, dopo i no-comment dei giorni scorsi: “Non avevo detto nulla perché sapevo delle parole di stima che avrebbe espresso Ghirardi a livello nazionale. Parole che mi hanno fatto un immenso piacere. Dopo aver sistemato le problematiche della serie B non vado via proprio sul più bello. In tempi non sospetti avevo detto che non sarei andato via da perdente: voglio togliermi delle soddisfazioni con il Parma e con questa proprietà e con questo allenatore sono convinto di riuscirci.”

LEONARDI TV PARMA 13 02 2012(gmajo) – Proprio nel finale di trasmissione rispondendo ad un SMS arrivato da un telespettatore di Bar Sport in onda su Tv Parma, nei cui studi era ospite, Pietro Leonardi ha finalmente sgombrato il campo da ogni possibile dubbio sul suo futuro: non andrà alla Fiorentina, ma rimarrà al Parma. Da quando il giornalista di Sky Mario Giunta aveva sganciato la bomba, proprio nei giorni precedenti la sfida poi non disputata con i viola, di un forte interessamento di Della Valle per lui, il dirigente si era trincerato dietro ai no comment: informalmente al telefono, con noi di stadiotardini.com, venerdì sera ; pubblicamente alle 13.45 di sabato, interpellato dal giornalista di Teleducato Michele Angella, durante la conferenza stampa sul rinvio della gara del giorno successivo. Durante il salotto televisivo di “Telegazzetta” stasera la rivelazione, con una delle sue celebri metafore: “Io via da Parma? Dopo che ho apparecchiato la tavola non voglio che siano gli altri a mangiare”. Cioè dopo aver sistemato i danni della retrocessione vuole godersi un periodo di soddisfazioni, che è convinto di potersi cavare “grazie a questa proprietà e a questo allenatore”…

Continua la lettura all’interno con la trascrizione integrale degli interventi dell’AD del Parma FC Pietro Leonardi a Bar Sport

LA TRASCRIZIONE INTEGRALE DEGLI INTERVENTI DELL’AD DEL PARMA FC PIETRO LEONARDI A BAR SPORT (TV PARMA) DEL 13.02.2012

PARMA-JUVE – “E’ una partita che ha un significato molto importante: arriva in un momento positivo per noi e questo può permetterci di esprimerci con la giusta serenità, per cercare di essere all’altezza della situazione e dare una gioia ai nostri tifosi, perché sappiamo quanto ci tengano, e per dare una gioia anche a noi stessi. In che ordine fate voi. Ci sono tutti i presupposti per fare una prestazione importante: poi il risultato, come sempre, è figlio di tante cose”.

CONDIZIONI DEL CAMPO – “Vorrei chiarire subito che il campo andava realmente bene sia per la gara con la Juve che per quella con la Fiorentina. E’ sempre stato coperto e metterlo a disposizione sarebbe stato semplice. Il discorso va riferito ad altre problematiche. Con il rinvio di Parma-Fiorentina le cose sono state fatte molto seriamente. Comunque chi vi chiama da Torino deve essere tranquillo. Le previsioni dicono che possiamo offrire la possibilità a tutti gli spettatori, che saranno molti, di arrivare allo stadio con la massima sicurezza”.

LA DEBACLE DELL’ANDATA – “Quella partita non l’avevamo giocata. Eravamo andati a vedere lo stadio. Stavolta non abbiamo da conoscere lo stadio e dunque giocheremo la partita. Se ricordate l’altra volta avevamo fatto parte delle ballerrine della inaugurazione… Eravamo rimasti tutti folgorati, ci eravamo fatti prendere dall’evento, ma poteva capitaree a chiunque… E’ una partita che deve restare nella nostra mente per come si è svolta e darci una carica in più per rifarci e mostrare che non siamo quelli visti allora”

IL RINVIO DI PARMA-FIORENTINA – “Ci è dispiaciuto, perché avremmo voluto non spezzare la nostra continuità. Arriviamo da quattro partite con risultati utili e prestazioni positive: avremmo voluto giocare per dare continuità. L’aspetto morale conta molto e come sanno tutti, nelle partite ravvicinate, il problema potenziale è nella terza partita, mon nella seconda…”

LA RABBIA PER IL IL RINVIO DI PARMA-JUVENTUS – “Alle 18.40, quando mi ero arrabbiato con Marotta, era perché era prematuro prendere una decisione che non spettava noi. Io, come sempre , sono diretto e schietto: e ho detto noi giochiamo la partita, non siamo noi a essere determinati a non giocarla… Ribadisco, invece, che abbiamo accettato la decisione del rinvio di Parma-Fiorentina, perché è stata presa per tempo nel rispetto dei tifosi, E non è stata una decisione sbagliata, perché ieri ci sono state, seppur deboli, delle ulteriori nevicate, che con la coltre che sarebbe andata sopra lo strato di ghiaccio che si era formato…”

L’ULTIMA SCONFITTA DELLA JUVE FU PROPRIO AL TARDINI… – “Ripensarci mi fa ben sperare. Anzi: avevo proprio fatto il tifo perché non giocassero a Bologna, proprio pensando a questa coincidenza. Non voglio passare per presuntuoso: so bene che da allora la Juventus non ha più perso. E ‘ una squadra che ha dimostrato di meritare la classifica che occupa, è ben allenata e animata a fare risultato. I giocatori rispecchiano fedelmente le caratteristiche del loro allenatore. Sarà molto difficile la partita, non dovremo sbagliare nulla, però mi sento di essere fiducioso come lo ero a Verona e negli ultimi tempi, perché ora la squadra è ben allenata e affronta nelle migliori condizioni le altre e in alcune circostanze si adatta, di conseguenza sono fiducioso”.

CHI HA DA PERDERCI E DA GUADAGNARCI DALLO STOP FORZATO ? – “E’ lo stesso discorso che si può fare quando si gioca una partita tra chi ha riposato e chi no. Ma in questo caso, se c’è uno svantaggio, lo è di più per il Parma che non per la Juve: la vittoria del Milan, infatti, può dare molta più forza alla Juve…. E’ un po’ come quella volta che feci la battuta, dopo una nostra vittoria di due anni fa che ci aveva proiettati al terzo o quarto posto in classifica, e dissi che avrei bloccato la pagine del televideo. Ebbene, alla Juve, vedersi sotto in classifica farà moltiplicare le forze. Anche se le difficoltà per la sosta forzata ci sono per tutte e due le squadre”.

BERLUSCONI E GALLIANI LE HANNO CHIESTO DI BATTERE IL MILAN? HANNO CHIAMATO PER L’IN BOCCA AL LUPO? – “No, non lo hanno fatto, anche perché io non ho mai avuto la possibilità di conoscere Berlusconi, dunque non penso che mi telefoni… Con Galliani abbiamo un rapporto, ma noi abbiamo in animo di vendicare anche la sconfitta di Milano. Non è che la nostra stagione finisca mercoledì, e abbiamo l’obbligo di dimostrare, non come è successo nel girone di andata, che possiamo competere anche con squadre di prima fascia. Cosa che hanno fatto anche altri”.

TRAMPOLINO DI LANCIO PER ALTRI LIDI? – “Indipendentemente dal risultato, che come dicevo prima può essere figlio di episodi, sarà molto importante la prestazione, perché se dimostriamo di essere all’altezza, se sapremo farli soffrire, potremmo avere uno slancio per andare avanti. Dobbiamo essere consapevoli che pur non avendo giocato due partite abbiamo mantenuto 9 punti sulla zona retrocessione. Questo deve far sì che ci possa essere serenità in campo. Abbiamo provato cosa significa dovere andare in campo l’obbligo di fare risultato per rialzarsi dal fondo della classifica, ed è una cosa sempre complicata e difficile. Adesso siamo in un momento positivo: se ci fosse la possibilità di fare risulrato e vincere la partita con una buona prestazione si potrebbe aprire un campionato diverso”.

STADI NUOVI E RIORGANIZZAZIONE DEL CAMPIONATO – “Ho letto e sentito tante cose dette in modo interessato… Per parlare di legge sugli stadi bisogna aspettare la neve. Io la dico da tempo immemorabile che sono indispensabili impianti nuovi. Così come ho sempre detto chiaramente che il pensiero di Leonardi e il pensiero del Parma p contro alla riforma dei campionati con la riduzione delle squadre partecipanti, perché va contro l’interesse di piccoli centri o città di provincia che vogliono misurarsi nella massima serie. L’ho detto e ripetuto anche durante dei convegni specializzati. Così come ho spesso detto che si deve giocare in agosto, iniziando una settimana prima il campionato. E si dovrebbe giocare di sera, non alle 15, fino alla fine di settembre. E a chi dice che non si possono aggiungere date nella sosta natalizia dico che io quando ero ancora solo un tifoso, ho assistito a partite il 30 dicembre o il giorno della Befana. Si vuole creare un problema con l’Associazione Calciatori? Ma io dico che il problema sono tutti quei trofei che non valgono niente che le grandi squadre giocano d’estate, che vanno anche a danneggiare le competizioni nazionali. Si parte con una giornata e poi ci si ferma subito: io sarei dell’idea di partire una settimana prima ed inserire lì un turno infrasettimanale. Ma perché non si parte prima? Perché c’è l’interesse delle grandi squadre a giocare questo tipo di amichevoli. Noi stiamo cercando di prendere posizione, poi bisognerà vedere quanta forza ci sarà. Chi trasmette questo tipo di eventi sono poi gli stessi del concetto che seguirà… E allora se vogliono ridurre il campionato a 18 o a 16 squadre, perché non se lo fanno di 10 così sono tutti contenti?
E’ vero che una volta c’erano campionati a 16 e 18 squadre, ma la differenza è che 20 anni fa retrocedere in serie B non era drammatico dal punto di vista dei dividendi, costi e ricavi. E io e chi collabora con me sappiamo perfettamente cosa significhi oggi per una squadra essere retrocessa in serie B,
Io, poi, sarei anche favorevole alla obbligatorietà, per chi partecipa alla serie A, di avere una seconda squadra che partecipi a un campionato inferiore, con la possibilità di utilizzo dello stesso calciatore in serie C al lunedì e alla domenica in serie A, questo per tenere caldi i calciatori nelle rose. Non è normale che ci sia chi guadagni 500.000 euro, questa è la media degli ingaggi, per giocare due partite all’anno. Si sta facendo di tutto per giocare di meno, io, invece, sono per giocare con continuità ed offrire un servizio alla gente. ..,
Sono favorevole alla legge sugli stadi indipendentemente da questi eventi eccezionali che sono stati strumentalizzati, con nevicate incredibili per certe città. Non bisogna mettere in difficoltà i club più piccoli , perché stiamo soffrendo per non finire tra le ultime tre, immaginarsi in un campionato con cinque retrocessioni.
Le decisioni spettano alla Lega e sono molto soddisfatto che finalmente l’Assemblea abbia preannunciato una riunione nella quale si parlerà finalmente di calcio … Voi sapete che mi esprimo sempre in maniera pittoresca: io in Lega ho detto che qui si parla di tutto meno che di calcio e noi facciamo calcio. Finalmente, quindi ci sarà questa assemblea sul tema calcio e non su bacini utenza e altre cose. Ma è normale che chi ha ambizioni e competizioni importanti abbia l’interesse a ridurre il numero delle partite”.

SKY, ANTICIPI E POSTICIPI – “Visti gli eventi penso che dal prossimo campionato saranno meglio distribuiti gli anticipi e i posticipi serali, in città più consone rispetto a Parma in dicembre. Tu, Gallerani, fai parte della famiglia di Sky e hai ragione su una cosa: si dice sempre che chi sceglie gli orari è Sky ed è vero che non è così. Perché collocare Parma-Palermo serale che interesse ha Sky? Ma facciamo una analisi approfondita: il perché della mia arrabbiatura con Sky dopo il rinvio della gara con la Juve è perché si è data tanta importanza a questo rinvio, mentre non si è detto nulla per la gara con il Palermo nella nebbia. Così come l’altro giorno quando sono state rinviate contemporaneamente le due partite tu non eri qui a Parma, ma a Bologna perché lì giocava la Juve. E qui non c’era nessuno. E’ su queste cose che bisogna riflettere: non si può abusare della pazienza dei nostri tifosi, e la partita fatta giocare con il Palermo è stata una roba vergognosa non solo per gli spettatori allo stadio, ma anche per chi era a casa. Anzi, io dopo quella partita che non ho visto ho ringraziato che ci abbiamo dato almeno un punto, che è meglio di zero… E non voglio attaccare neppure il sistema arbitrale, perché se c’è chi fa pressioni a bordo campo dicendo che dopo non ci sono date per giocare i recuperi gli arbitri sono spinti per andare avanti. Ci sono situazioni particolari e falsate: bisogna che ci diamo una regolata se no il calcio diventa una macchietta!
Ecco perché alle 17.40 quando ci hanno convocato e c’era chi stava già decidendo di non giocare mi sono arrabbiato… Siamo tutti amici, e poi quando siamo lì che discutiamo Sky inquadra il cumulo di neve di fianco al loro microfono, così sembrava che nevicasse tanto… Non voglio esser focoso per queste situazioni però già loro hanno i loro vantaggi perché si parla sempre delle solite squadre. E così io mi sono arrabbiato ed come a suo tempo era venuta fuori la gag tra me e Delneri adesso c’è quella tra me e Marotta,,, Io queste cose non le digerisco perché con quel nome e quella maglia la Juve, dove sono stato cinque anni, non ha bisogno di queste cose… Le battiamo le mani perché non ha ancora perso, ma le si dà una importanza allucinante a differenza di altri… E’ un discorso di bacino d’utenza? Perché hanno più tifosi? Ma chi lo dice? I sondaggi? Mi sta bene tutto, ma io ho lavorato cinque anni lì e tolti i grandi eventi con la Champions, il loro stadio non era mai pieno. Nella proporzione Parma come tifoseria ha un bacino d’utenza altissimo per il numero di presenze allo stadio in rapporto alla città e alla provincia. In assoluto è la proporzione più alta di tutti, e quindi va portato rispetto per queste persone”.

LO STADIO TARDINI – “E più che dignitoso, altro che stadio fatiscente. E’ molto bello per come si riesce a vedere il calcio. Certo va sistemato e ci impegneremo per farlo, ma ce n’è di peggio… Gallerani ha fatto un discorso perfetto a proposito di queste nuove responsabilità che riguardano chi gestisce gli stadi e che hanno portato a un rinvio di partite in numero superiore rispetto a prima. E’ evidente che chi deve firmare l’agibilità dopo quello che è successo qui da noi prima che io arrivassi, durante la partita Parma-Vicenza, con tutto il rispetto, ci pensi su 100 volte prima di farlo e non una.”

BORINI – “Non sono assolutamente pentito di averlo ceduto. Anzi, reputo questa la mia migliore operazione fatta da quando sono al Parma. Per arrivare a questa valutazione economica avrebbe dovuto fare molti gol. Quando certi giocatori giovani giocano meno e sono cercati da questi club disposti a spendere queste cifre vanno ceduti . Noi abbiamo anticipato i tempi: siamo contenti che stia facendo molto bene alla Roma, coscienti che da noi avrebbe trovato meno spazio per il modo di giocare dell’allenatore precedente. Abbiamo ottimizzato una operazione patrimoniale , ricavando una plusvalenza molto importante e lo sarà ancora di più per la seconda, come denaro e in più abbiamo preso la compartecipazione di Okaka”.

NIMIS – “Da più parti è uscito che noi siamo su Nimis, però è una situazione difficile, perché stiamo parlando del talento greco più importante. E’del ’90 e ha già esordito, segnando, in Nazionale. E’ del Panathinaikos ed è a scadenza giugno 2012. Ci stiamo lavorando su: speriamo di essere a buon punto, siamo fiduciosi. Questa è un’altra operazione tipo quella di Borini che eravamo riusciti a prendere grazie alla nostra ricerca, perché siamo attenti non solo alla verifica delle capacità dei giocatori, ma anche agli aspetti contrattuali, E’ una ricerca ben gestita da Preiti,cui si è aggiunto, come consulente, anche Imborgia. Questa attività di ricerca ci consente di arrivare per primi: e proprio attraverso Imborgia siamo arrivati prima di altri sul calciatore perché conosceva gli aspetti, aspetti contrattuali. Questo, però, non significa che lo abbiamo già preso, ma siamo a buon punto. Il ragazzo aveva subito la rottura del legame crociato e questo aspetto ha accelerato la trattativa e ci ha consentito di arrivare prima di squadre più altolocate di noi. Non saprei a chi paragonarlo, ma pensate a chi ha fatto un esordio in nazionale segnando”.

GUIDOLIN E IL RATTO DI ARMERO – “Tante volte ci hanno contestato, in modo assurdo, dicendo che avevamo perso Armero per tesserare Zè Eduardo. E questa è una grande falsità, perché Zè Eduardo lo avevamo preso tempo in un tempo antecedente, come stiamo facendo adesso per Nimis. Noi avevamo operato con la certezza che ci fossero due posti da extracomunitari e avevamo depositato subito Zè Eduardo. Ma poi è cambiata la regola e noi abbiamo corso un grandissimo rischio, perché se non si fosse arrivati al deposito avremmo avuto anche una penale. Poi, se mi permettete, sembrerò polemico, ma vi dico che con furbizia l’entourage tecnico dell’Udinese, non potendolo tesserare noi, lo hanno fatto loro, avendo il posto libero da extracomunitario. E questo dovrebbe indurre a riflessioni, perché io lo avevo fatto vedere a più riprese a Guidolin. Ma hanno fatto bene a prenderlo perché erano diventarti professionisti a disposizione dell’Udinese. Però avevamo visto giusto…”

NIENTE GABBIA PER PIRLO – “Io per indole ho rispetto ma nessun timore per nessuno. Se i nostri calciatori sono nelle condizioni ideali per potersi esprimere, così come lo era stato il Siena con la Juve, se riusciamo a dare tutto quello che abbiamo dentro con giusta determinazione non dobbiamo temere nessuno, neppure questa partita. Con tutto il rispetto per Pirlo ogni squadra in serie A un calciatore di grande livello. L’unica paura è di noi stessi: se poi Pirlo sarà più bravo di tutto quello che Donadoni preparerà gli batteremo le mani come sportivi, anche se io sono sempre stizzoso quando perdo le partite, ma spero di vincere. Noi, col rinvio che non volevamo effettuare, a centrocampo ora siamo più completi di prima, perché abbiamo pronto un supporto come Mariga che non avevamo. Abbiamo un’ arma in più , un valore aggiunto, proprio in quel reparto”.

DI NUOVO SUL RINVIO DI PARMA-FIORENTINA – “Giocare la partita significava assumersi un certo tipo di responsabilità per via di leggi che ora ci sono mentre prima no, e decideva solo l’arbitro in base al terreno di gioco. Adesso i rinvii non sono determinati dalle società di calcio. Come già detto da me e Ghirardi del grave disagio che i tifosi purtroppo anno avuto non ne siamo la causa. Con questo rinvio preso per tempo abbiamo evitato ai tifosi che facessero un altro viaggio per non vedere nulla. C’erano di nuovo le stesse difficoltà e ne abbiamo preso atto. Poi il giorno dopo magari all’ora specifica si poteva giocare, ma il rischio reale che non si potesse c’era perché sia pure in maniera debole ma al mattino aveva nevicato. E il rischio, che è po la cosa più brutta che ci sia, è che si arrivi a far giocare le partite a porte chiuse e questo sarebbe paradossale”.

QUANTI PUNTI DALLE PROSSIME OTTO GARE? – “Io sono già alcuni anni che partecipo alla serie A come direttore e dico che l’attuale campionato alle volte è sopravvalutato e alle volte sottovalutato. E’ sempre durissimo, molto equilibrato, probabilmente in peggio. Ma non parlo tanto della zona retrocessione, quando per la lotta per lo scudetto, dove ci sono stati dei mimenti che agli appassionati di carte può essere venuto in mente il gioco Ciapanò, cioè stavano facendo di tutto per non vincere. Molti hanno sottovalutato la nostra vittoria di Verona: ma vincere col Chievo non è una cosa semplice, pensate a cosa hanno fatto lì Juventus, Napoli e altre grandi squadre. Sul fatto di affrontare la Juve e altre squadre importanti ripenso alla grande apprensione che c’era prima della fine dell’anno scorso, ma poi con Colomba avevamo costruito la salvezza pur con il calendario complicato che ci attendeva, Tutti hanno qualità: quando si viince a Verona o col Siena, che poi si è visto cosa ha fatto in semifinale con il Napoli, si pensa sia dovuto, ma ci vuole equilibrio da parte di tutti, perché i tre punti sono sempre difficili, Ci saranno gare ravvicinate per via di queste sospensioni, ma anche se sarà difficoltoso io penso positivo. Vedo aspetti che stanno migliorando nella gestione tecnica, che sono evidenti fin dall’ inizio dell’era Donadoni, da Siena fino al Chievo, con una squadra che a differenza di altre volte continua la sua evoluzione; non c’è uno schema fisso, ma anche di conseguenza all’avversario. Non pongo limiti grazie alla serenità che è in noi per affrontare le gare che ci saranno”.

BRADLEY – “E’ un ottimo acquisto per caratteristiche tecniche e fisiche. E’ l’acquisto più importante del Chievo”.

MARQUES – “E’ un calciatore a disposizione nell’organico, che ha affrontato un infortunio serio. Chi sa di calcio sa cosa vuol dire la pubalgia cronica, con intervento chirurgico. Ha avuto delle difficoltà, ma fa parte della rosa, è a disposizione. Vedremo più avanti il da farsi-“

RITIRERETE LA MAGLIA N. 9 DI CRESPO ? – “Questa cosa non ce la siamo posta. Potremmo analizzarla, ma io ritengo la maglia importante per qualcuno che in futuro, in prospettiva, possa eguagliare quello che ha fatto Crespo, anche se sarà difficile”.

PAVARINI & MIRANTE – “Noi siamo molto contenti di quello che fa Pavarini, ma non mi piace quando non ci si ricorda quello che è stato per due anni e mezzo Mirante, che per noi,in prospettiva, ha grandi potenzialità. Si dimentica troppo in fretta come è stato quando ci siamo salvati o quando siamo arrivati all’ottavo posto. E’ un ragazzo che bada più ai fatti che alle parole. Come nella vita è impegnato nel sociale in campo rispecchia quello che è al di fuori. Non fa parate spettacolari o evidenti, ma è sempre al posto giusto nel momento giusto. Rispetto Pavarini e ho grande riconoscenza, ma per noi l’immediato e il futuro sarà Mirante. Ma lo sarà quando a posto fisicamente perché viene da un infortiunio abbastanza serio e ancora non è al 100% . Ma l’allenatore ritiene più adatto per la panchina Mirante al 50% che non un ragazzo della Primavera. Il ruolo del portiere è particolare per cui quando si ciurla nel manico ci vuole attenzione. Grazie alle sue prestazioni nel Parma Mirante è arrivato in Nazionale, non è l’ultimo arrivato. p. Questa competitività che è stata creata non mi piace, anche perché quando sarà pronto Mirante potrà non solo fare bene ma anche essere libero di commettere degli errori…”i

LE AVANCE DELLA FIORENTINA – “Ringrazio il vostro lettore Luca che mi ha definito l’unico fuoriclasse, ma io non sono un fuoriclasse, ma una persona molto umile che fa questo da tanto tempo e mi dispiace che ci sia chi pensi che io non abbia capito questa città, questo ambiente o che non mi sia posto bene. Io ritengo in questi tre anni di aver fatto il bene del Parma, magari creandomi qualche antipatia perché non le mando a dire, vedi quello cher asuccesso con la Juventus l’ultima volta. Ma non voglio eludere la domanda: mi fa piacere ricevere attestati da società prestigiose e da presidenti importanti come Della Valle. Io l’altra volta non avevo commentato perché sapevo dell’intervento del presidente e mi ha fatto piacere quello che ha detto a livello nazionale e con la stessa schiettezza dico: sono arrivato al Parma post- serie B, con tutte le conseguenze del caso, ma non ho mai voluto far notare una volta quelle che potevano essere le problematiche trovate o gli errori commessi; non ho mai parlato di chi mi ha preceduto; ho sempre cercato di mascherare il grave disagio che questa proprietà ha avuto finendo in serie B. Ma ci ho messo anima e corpo e la testa sottoterra per mettere in linea la società e dare continuità. Per cui alla domanda rispondo così: poco tempo fa, alla presentazione di Jonathan, avevo detto ai giornalisti che finalmente per questa società era arrivato il momento di guardare la luce. Abbiamo fatto un mercato un cui abbiamo ottimizzato a livello economico, senza indebolire il gruppo, ma anzi potenziandolo con inserimenti come Ferrario, Jonathan, Mariga e Okaka. Finalmente si vede la luce dopo aver tribolato tre anni, e adesso che ho apparecchiato la tavola faccio mangiare degli altri? E’ una cosa che non mi appartiene. Io voglio togliermi soddisfazioni con il Parma. Qualcuno ci rimarrà male perché non vedeva l’ora che andassi. Con questa proprietà e con l’avvento del nuovo allenatore non nascondo che sono molto più convinto di quello che sto dicendo: sono convinto che possiamo dare sodi fazioni ai tifosi e alla nostra gente. E vorrei togliermele anch’io: in tempi non sospetti dissi: non vado via da predente da qui: devo dare continuità come all’Udinese che adesso cammina da sola, costruire una macchina da guerra; poi, più avanti, quando sarò ancora più scomodo sarà il momento di andare. Ringrazio chi ha pensato a me, ma voglio rimanere nel Parma”.

IL NUOVO CENTRO DIREZIONALE – “Il progetto è partito, procede bene nonostante il clima ci crei gravi problemi, ma sono fiducioso che al massimo a fine luglio ci sarà il nuovo centro direzionale”.

(Pietro Leonardi, Amministratore delegato del Parma F.C. ospite di Bar Sport (Tv Parma) lunedì 13.02.2012 – Trascrizione a cura di Gabriele Majo per www.stadiotardini.com)

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

2 pensieri riguardo “LEONARDI A BAR SPORT: “IO VIA DA PARMA? RINGRAZIO CHI HA PENSATO A ME, MA DOPO CHE HO APPARECCHIATO LA TAVOLA NON VOGLIO CHE SIANO GLI ALTRI A MANGIARE…”

  • 14 Febbraio 2012 in 09:33
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    'Rispondendo a un sms'. E certo! Per i giornalisti e opinionisti in studio fare domande era troppo scomodo, erano lì per ascoltare la parola del Signore di turno, mica per fare il loro mestiere. Chiamiamola Tv Parma FC.

  • 14 Febbraio 2012 in 16:14
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    Io spero proprio che Leonardi resti a Parma. Potrà essere più o meno simpatico, ma di dirigenti come lui nel calcio di oggi se ne trovano ben pochi. Le plusvalenze di Borini, Biabiany e Mariga (che peraltro sono anche ritornati a Parma) ne sono la più lampante dimostrazione. Davide

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