DONADONI NEL MEZZO DI CAMMIN DI NOSTRA VITA: ORA E’ IL MOMENTO DI STUPIRE
Luca Savarese) – Ieri, come è noto, Roberto Donadoni ha compiuto 50 primavere. Proviamo a fargli gli auguri con qualche assist dantesco, visto che si trova nel mezzo del cammin di nostra vita. 50 anni, l’età che ha Roberto per stupire con questo suo Parma. Quale cantica attraverseranno i crociati in questo campionato? Ce lo dirà via via il campo, intanto ci prepariamo al primo monday night della stagione, quello che ci vedrà al cospetto della Roma (Roma di sera in casa bel tempo si spera, ma non sempre pioverà a dirotto come quando nella notte di Halloween, lo scorso anno portammo a casa la posta piena all’Ennio). La sua Beatrice? Il desiderio di un calcio che possa essere prima di tutto coesione tra i giocatori, seria linfa per creare un gruppo. Roberto in fondo da allenatore sta compiendo lo stesso percorso che fece il grande imperatore Giustiniano, che dalle leggi trasse il troppo ed il vano. Il codex donadoniano non è un’improvvisazione senza capo né coda, ma un respiro largo da dare alle situazioni, un bilancino dell’anima dei momenti. Da Lecco al Ducato, passando per Genoa, Livorno, la Nazionale, Napoli, lo ha sempre portato avanti. Osso quando era in campo, osso da quando siede in panca. Parma la sua Ravenna, come la città romagnola fu la sede della Prefettura bizantina d’Italia nel VI secolo d.C.? I pezzettini per creare un mosaico degno di nota, li sta mettendo assieme. Quelli che gli vogliono tagliare la testa ci sono e ci saranno sempre,ma non ragionar di loro ma guarda e passa, consapevole però che quest’anno si parrà la tua nobilitate, che per essere non solo bravo, ma convincente e magari anche vincente e prepararsi per una carriera da top mister, serve far qualcosa di unico, di importante, magari già provando a spiccare il volo con questo Parma. Perché Roberto sa che perder tempo a chi più sa più spiace, e lui non vuole perder tempo, né punti, perché va bene che galeotto fu il Milan e chi lo scrisse, ma per ora la commedia è tutta da scrivere in versi crociati. Auguroni Roberto,piccolo dono al grande Dona. Luca Savarese
Ma….non erano solo 35 gli anni di metà del cammino…???? e non 50???
Nel frattempo l’aspettativa di vita è aumentata, e quindi il nostro Luca “Carmina” Savarese si è preso la licenza (poetica) di aumentarla…
Cordialmente
Gmajo
Luca Savarese
E’ vero, dice bene il direttore Majo. Era un accostamento un tantino ironico, la cosa più ironica, o anzi abbastanza triste, è che l’ho pensato, ma mi sono poi dimenticato di scriverlo, che l’aspettativa di vita si è alzata. Mi scuso con tutti i lettori per non aver ricontrollato il tutto, ma in questi giorni sto scrivendo solo con la mano destra, senza l’ausilio della sinistra, per un brutto dolore all’omero della spalla sinistra già operato più volte. Ho prodotto una grossa topica, ma, se potete perdonatemi,in fondo chi è senza peccato scrittorio, scagli la prima penna..In fine il breve pezzo era solo un modo, direi di un abbraccio, (visto che fisico mi è abbastanza difficile darglielo),mediatico al nostro allenatore, per il suo compleanno. Buon proseguimento di settimana a tutti.
Luca Savarese