FERRAGUTI, DIRETTORE DI TELEDUCATO, E L’ACCUSA DEL PARMA DI INTENTI SPECULATIVI: “OCCORRONO PIU’ PAZIENZA E MENO LIVORE: QUEL GIUDIZIO SOMMARIO NON E’ PROPRIO DA EUROPA LEAGUE”

pietro adrasto ferraguti direttore teleducato parma foto stadiotardini it(Pietro Adrasto Ferraguti, direttore responsabile di Teleducato Parma, dal TG delle ore 19,30 del 21.08.2014 – web registrazione a cura di Alex Bocelli) – Se un politico ruba, se qualcuno ammazza, diamo la notizia. Se una società di calcio, lo ha detto la Federcalcio, non paga una parte di ritenute Irpef, e perde cinque gradi di giudizio tra giustizia sportiva e ordinaria e non va in Europa e i suoi rispettabili tifosi assistono civilmente alla presunta ingiustizia, diamo la notizia. Arriva in redazione la risposta del Tas di Losanna ai nostri quesiti: guarda il caso, nessuno aveva pensato di chiedere conto di nulla.  Eppure la notizia c’è. L’unico Tribunale che poteva riammettere il Parma in Europa pareva addormentato sulle pratiche e invece no e lo fa sapere ufficialmente e dice: non per colpa nostra. Il comunicato del Parma calcio è un conglomerato giuridico che mette punti fermi. La procedura d’urgenza richiedeva imprescindibilmente il consenso di tutte le parti in causa, cioè Parma e Torino. E sempre il Torino si è opposto alla celebrazione del giudizio in lingua italiana, fatto che allunga i tempi. Insomma i legali puntano il dito sull’ostruzionismo dei granata. Nella nota però nessuna traccia del perché il Parma non abbia richiesto la cosiddetta misura cautelare che il Tas, regole alla mano, deve concedere e senza il consenso della controparte. Ora, se si tratta di sottili strategie difensive nulla da eccepire. Stessa cosa se la società, valutando il rapporto costi-benefici di una procedura cautelare e il calcolo delle probabilità di successo, abbia ritenuto di non forzare la mano al Tas, salvaguardando propri interessi economici ed anche ragioni sportive, rispetto a operazioni di mercato e dosaggio della preparazione pre-stagionale. Se ci sia dell’altro o sia tutto qui, resta che le cose bisogna spiegarle prima, non dopo. Il Parma calcio è uno dei beni preziosi che appartengono a tutta la comunità. Che bisogna rispettare e con cui occorre dialogare. Il tema riguarda anche giornali e tv. Sfregiare taluni con l’accusa di intenti speculativi questa no, non è una buona notizia. Occorrono più pazienza e meno livore e quel giudizio sommario non è proprio da Europa League. Pietro Adrasto Ferraguti, direttore responsabile di Teleducato Parma, dal TG delle ore 19,30 del 21.08.2014

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

13 pensieri riguardo “FERRAGUTI, DIRETTORE DI TELEDUCATO, E L’ACCUSA DEL PARMA DI INTENTI SPECULATIVI: “OCCORRONO PIU’ PAZIENZA E MENO LIVORE: QUEL GIUDIZIO SOMMARIO NON E’ PROPRIO DA EUROPA LEAGUE”

  • 21 Agosto 2014 in 20:53
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    Resta il fatto che la trasparenza non è una delle qualità dell’era Ghirardi.

  • 21 Agosto 2014 in 22:48
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    Il sito della Gazzetta di Parma ha ripreso il comunicato del Parma FC limitandosi a pubblicarlo integralmente, oltre a commentarlo brevemente come se si trattasse di una spiegazione fornita “sua sponte” dalla società. Nessun riferimento al”movente” di tale comunicato, ovvero l’inchiesta di Teleducato e le conseguenti comunicazioni da parte del segretario generale del TAS.
    Inoltre nessun accenno al riferimento agli “intenti speculativi”, mentre sarebbe stata auspicabile un intervento solidale a fianco dell’emittente concorrente.
    Stiamo a vedere cosa sarà pubblicato domani sul quotidiano, per ora delusione anche qui.
    Sui social network uno dei futuri conduttori di Bar Sport si sbilancia, lanciando un sondaggio tra gli amici per definire con due aggettivi la “comunicazione del Parma Calcio” sulla vicenda. Non esattamente allineato alla linea editoriale, mi pare.
    Vedremo…

    • 22 Agosto 2014 in 00:05
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      In effetti non è edificante e non si rende un buon servizio ai propri lettori nel limitarsi a riportare un comunicato stampa senza raccontare cosa possa averlo generato. Specie se tale nota stampa contiene espliciti riferimenti, peraltro diffamatori, nei confronti degli autori della trasmissione cui il club ha inteso replicare. E’ anche un discorso di chiarezza. Così come, sinceramente, stamani mi è dispiaciuto non leggere neppure una riga sul quotidiano locale sulla risposta del Tas a Teleducato che è una notizia. Notizia che infatti altri hanno ripreso (non sempre riportando con la dovuta evidenza a chi il Tas aveva risposto, ovvero alla redazione di Teleducato, nella persona di Michele Angella). E non ci si può neanche appellare all’orario di messa in onda della trasmissione (le 21), poiché era dalle 14 che noi di stadiotardini.it avevamo strombazzato che i colleghi di Calcio & Calcio avevano in mano le risposte del TAS alle loro domande, e che le avrebbero lette in apertura di trasmissione. Così come trovo abbastanza ridicolo che qualcuno, riportando il comunicato del Parma, abbia titolato: “il Parma fa chiarezza con un comunicato”. Ma fa chiarezza cosa? Quel comunicato non ha chiarito un bel niente, dal momento che sul punto focale della questione ha bellamente glissato. La regola 37, per cui il Parma avrebbe potuto chiedere le “misure cautelari” (e alla quale non si poteva opporre né il Tas, né le controparti), perché non è stata richiesta? Per strategia? Sarebbe lecito: però lo si dicesse e ci si spiegasse, anziché continuare a menarla (come da due mesi a questa parte) con la sola regola 44.4 (indubbiamente penalizzante, poiché prevede il placet della controparte per il procedimento accelerato), come se la 37 non esistesse. Benedetti figlioli, capisco che non siate professionisti, e, beati voi, siete giovani: però la chiarezza, lasciatevelo dire da un vecchio Grillo Parlante rompicoglioni, è tutta un’altra cosa.
      Cordialmente
      Gmajo

    • 22 Agosto 2014 in 00:09
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      Niente di nuovo sotto il sole, sono anni che le due emittenti fingono di ignorarsi e di vivere in due galassie distinte, anche se poi, sempre da anni, continuano tranquillamente a scambiarsi “giornalisti” e conduttori come se nulla fosse. Chi fa questo mestiere dovrebbe avere a cuore il diritto dei cittadini ad essere informati correttamente, ma in questa ex “isola felice” al momento di professionisti ne vedo ben pochi.
      In ogni caso, onore al sig. Angella e a Majo per l’ottimo lavoro svolto: almeno sono riusciti a rompere l’assordante silenzio che durava da parecchie settimane intorno alla vicenda della licenza Uefa.
      Personalmente sono molto amareggiato per come è stata gestita dal Parma la faccenda del ricorso al Tas, così come trovo patetico il comunicato emesso sul sito societario: credo che certa gente ai piani alti (in particolare il sig. Leonardi) abbia perso definitivamente anche gli ultimi barlumi di credibilità.
      Saluti

  • 22 Agosto 2014 in 00:13
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    Gentile Direttore,

    ma con il “benedetti figlioli” si riferisce per caso ai suoi “colleghi” di Parmalive.com ?

    • 22 Agosto 2014 in 00:18
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      Si dice il peccato, ma non il peccatore… Appunto perché trattasi di benedetti figlioli…

  • 22 Agosto 2014 in 00:32
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    Il Vermouth è notoriamente bevanda atea, perciò mi sento in dovere di dipanare questo sacro alone di mistero: i benedetti figlioli sono proprio i sagrestani di Parmalaiv.com, che di laiv c’hanno molto ma di Parma molto poco!
    Direttore, gli ricordi le acca!!!
    Mi inCHINO al sacrale rispetto del direttore Majo, ma il quinto mistero di Partima andava svelato in laiv!

    Ossequi inCHINATI!

  • 22 Agosto 2014 in 09:18
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    Ma se il tas desse ragione al parma come potrebbero riammettere la squadra con i gironi gia completi e l’europa league in corso, a me pare che se interessava l el il parma avrebbe dovuto subito fare ricorso al tas non al consiglio di stato tar e amenita’ varie.
    Anche se ce stato l’ostruzionismo del toro i legali del parma dovevano muoversi subito al tas secondo me hanno sbagliato completamente la tempistica.
    A questo punto mi sembra che il parma punti piu ad un risarcimento danni e che l’europa league non fosse proprio la priorita’ di questa societa’ che ha illuso migliaia di tifosi che ci credevano e ci credono ancora.

  • 22 Agosto 2014 in 10:47
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    eh mi sa anche a me,io per assurdo lo avrei presentato il 19 maggio
    vedi che l’amico cairo poteva fare tutto l’ostruzionismo che avrebbe voluto ma siccome il giorno dopo e’ stato il primo a congratularsi col president …magari non si poteva sputtanare per cosi’ poco

  • 22 Agosto 2014 in 11:03
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    Finalmente cominciano ad aprirsi gli occhi anche ai tifosi…
    leggo con piacere quel che scrivono Dede81 e soprattutto vecchiaguardia. Quest’ultimo nelle sue ultime due righe finalmente mette nero su bianco il dubbio che aleggia tra coloro che il cervello lo usano, anziché farselo portare in discarica da Leo Ghiro Gazzetta etc.:
    Il business è più importante del risultato sportivo?
    Spero di essere smentito, ma da fatti oggettivi; sono stufo di sentire panzane come purtroppo accade da due mesi a questa parte.

    • 22 Agosto 2014 in 16:48
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      C’è qualcuno che è venuto qui a scrivere, dopo aver sentito parlare Leonardi, sostenendo di aver capito che il parma pensasse più a farsi rifondere i danni che a partecipare alla competizione sportiva. La cosa non mi sembra il massimo per un tifoso che non penso debba rallegrarsi per l’ipotetica entrata straordinaria di qualche milione di euro in luogo delle partite continentali. Ma chissà cosa ha capito… Del resto confonde la provvisionale con le misure preventive.
      Io dico che la priorità avrebbe dovuto essere, nel rispetto dei tifosi e dei giocatori che l’avevano conquistata, che i tanti tribunali aditi riconoscessero il diritto a tornare sul campo, non tanto il presunto danno economico. E comunque se anziché seguire strade alternative il parma avesse versato per tempo i 300000 euro di irpef agendo come tutti gli altri club che hanno ottenuto la licenza ci saremmo risparmiati tutti questi discorsi.
      Cordialmente
      Gmajo

  • 22 Agosto 2014 in 12:03
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    Nuovo calendario delle udienze Tas, la causa non è ancora stata calendarizzata…

  • 22 Agosto 2014 in 12:40
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    Bravo Ferraguti.
    Se il Parma fosse riammesso? Ci facciamo del male, il tas deve prima riconoscersi competente e poi darci ragione nel merito.. Prepariamoci a sostenere la nostra squadra che finalmente si ricomincia

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